buongiorno(foto di poetella)

 

 

 

Aveva cominciato che ancora non si vedeva

che un leggero baluginio di chiaro, in cielo. Faccenduole. Di quelle che fai, fai e non pensi.

Non pensare, non pensare.

Stop alla lavatrice. Il suo lavoro diligentemente svolto. La notte.

Panni sullo stendino e conti le mollette. E senti il profumo d’attesa.

Non pensare, non pensare.

Una  due tre quattro, conti le mollette, l’arietta fresca, un leggero cinguettio dalla gronda.

I boccioli di gerani. Tra poco di nuovo un’esplosione di fiori. S’esce dalla palude.

L’arietta come un soffio leggero da Nord, come un pensiero che la raggiungesse. Da Nord.

Un fiato. Un sospiro.

Aveva cominciato che ancora non si vedeva

che un leggero baluginio di chiaro, in cielo. Faccenduole. Di quelle che fai, fai e non pensi.

Non pensare, non pensare.

Lavi i pomodorini li scotti li peli li passi. Eccetera eccetera.

Mica belli come quelli che. I pomodorini. Ma fa lo stesso. Zitta. Lavora.

Non pensare, non pensare.

Ecco il sole, dietro il palazzo di fronte. Eccolo.

Aveva cominciato che ancora non si vedeva che…

E adesso il sole.

Magari un progetto di pulizia dei vetri. E fuori a specchiarsi, a vibrare, una luce tra le foglie della gardenia. Lucide lucide. E luce sulla buganvillea, e sulle begonie e sulle azalee ancora in fiore.

E luce sui colli distesi, tremolanti d’ aspettative impellenti.

Sfianchiamoci, aveva pensato. Ci sarebbero anche le mattonelle gialle da pulire.  Ci sarebbero i tappeti. Tutte le porcellane.

Si può trovare tanto da fare.

L’unica salvezza è nel fare, diceva Tony Musante. Metti una sera a cena. Bel film.

 

Aveva cominciato che ancora non si vedeva che…

E adesso il sole.

Ma intanto niente. Niente!

Continuamente, come un flash, un’esplosione improvvisa, un tonfo di sasso nell’acqua, una porta che sbatte, un irrefrenabile starnuto, un inciampo

un sobbalzo di cuore

e negli occhi, ecco, negli occhi magicamente, urgentemente, categoricamente chiusi, come un filtro, come un vetro azzurro, come un fondale marino a brillare di quella frasetta piccola piccola in Times New Roman punto 12 con dentro il mondo

A martedì, Belladonna. Bacio…

 

 

E tu, pensava, tu come giochi a scacchi col tempo?

Chi vince, per adesso?

Tranquillo. Sta finendo la partita.

 

L’ultima mossa la si fa insieme. Scacco matto.

(by poetella)

 

 

 

Tracy Chapman – The promise

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