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(Leon Francois Comerre – Danae)
E mentre guardo il tuo ventre piatto
movenze regolari
come di canneto al vento
e la luce spezzettata sul velo di sudore
[questi i resti d’imprese eroiche?]
e tutto è silenzio
no, solo il ronzio del condizionatore e qualche macchina
di sotto e un cane che non si sa che voglia
e non voglio più niente adesso,
più niente mentre guardo
la salda curva della tua coscia destra sollevata
e quel ginocchio [sai, Prassitele? Mirone, Policleto?]
Mi torna in mente allora quel tuo Come te nessuna mai!
E come s’increspava lo sguardo azzurro
E Danae, e Leda ed Io.
Ed io che so cos’è il sorriso che ci nasce
desiderate da un dio.
…
…
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(by poetella)
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