Chissà forse sarebbe piacevole se… anche solo se…
Ma no. In fondo io ho mille amici, mille voci, mille luci, due gatti che mi salutano tutte le mattine, in androne, quando esco. I vicini. I lontani. I chissà chi.
Per non dire delle mille e mille faccende in cui sono affaccendata e sfaccendata, i mille e mille progetti disegnati su carta lucida e realizzati in scala 1:1, nel territorio delle mie congetture impensabili.
E, comunque, chissà forse sarebbe piacevole se… anche solo se
Ma no. In fondo io amo svolacchiare libera tra mille cieli, mille prati fioriti e sfioriti, mille isole conosciute e cancellate dalle mappe. Memorizzato e poi dimenticato il percorso. Amo sfiorare e guardare di sguincio e girare le spalle, scrollare i capelli, sgusciare veloce ad ogni catena che volesse avvilupparmi, catturarmi, costringermi e bloccarmi, ogni laccio, ogni nastro anche rosso, anche d’oro, anche di seta, di raso o di brillanti.
Come fai a bloccare le nuvole?
E quindi per quanto io sospetti che forse sarebbe…
poi, sai? no. Non stiamo a credere che…
No.
Non sarebbe affatto bello. Lo so come sarebbe. L’ho provato. E dunque, amore mio, continua così. A non cercarmi,
a non chiamarmi,
a non implorarmi,
a non assediarmi,
a non circondarmi con mille richiami disperati.
Continua così. Che così va bene.
…
…
…
(by poetella)
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