(foto di poetella)
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…………………………………………………………….. Sai che pensavo, amore mio?
mentre l’arietta fresca delle sette di mattina trafficava tra i piccoli fiori
del plumbago e in cielo una coperta di nubi stagnava come ovatta bagnata
dopo tanto azzurro troppo azzurro, basta azzurro! quasi a placare con quel grigio
quasi a cancellare, a scolorire, a favorire l’oblio, non trovi che il grigio sia il colore dell’oblio?
Dunque seguitiamo.
…………………………………………………. Dicevo: sai che pensavo, amore mio?
mentre spiavo la pianta delle rose, quella grande, così stanca di caldo, così
prosciugata di forze, languente quasi di sonno, di voglia di ristoro che poi ma da dove
ma quando, per quanto ancora? Si cambi ritmo, carina, adesso. Ci si spieghi.
…………………………………………….Ma sì, dicevo: sai che pensavo, amore mio?
analizzando le mie forze bruciate da troppo rimpiangere, troppo rimescolare
troppo sparpagliare speranze, troppo aspettare risposte negate, insomma
………………………………………….. ecco: pensavo che in teoria dovrebbe essere
arrivata l’ora di farla finita
…
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…
(by poetella)
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