Eppure lei non era quella che le rimandava lo specchio.
Era lo specchio ad essere vecchio, con tutte quelle macchie (questa mania dell’antiquariato!)
con tutte quelle rigature, (magari una pulitina sarebbe servita, che ne sai?)
lei era quella della stanza rossa, quella che Sei stupenda, guardati, diceva la voce, la voce morbida, la voce che quasi non ricordava più. Ma che avrebbe riconosciuto. Sicuro questo.
(Tanto che ti vuoi riconoscere, ormai).
Stanne certo, lei non era assolutamente quella che le rimandava lo specchio.
Erano le crepe della vecchiaia, povero specchio.
Andare subito a comprarne un altro. Nuovo. Brillante. Magico.
Uno specchio che sapesse annullare il tempo. Maledetto tempo. Maledetti ricordi.