(foto di poetella)
Svegliarsi con quest’orchestra d’acqua.
Impagabile.
La casa trasportata in un altro paesaggio
felci e liane, ululati di gorilla e strani animali
invisibili
vaganti sotto le ombre della stanza.
Bagliori dallo specchio-stagno verticale
Sussulti azzurrini sul damasco delle tende
E un mondo vegetale, melograni e foglie
sconquassato dal vento furioso
eppure immobile, se non per quei sobbalzi.
Ecco. Starsene così ad ascoltare elefanti e tigri
ghepardi e giraffe, tutti assieme a fare una gran baldoria
una specie di festa all’Acquapiper
spruzzandosi, spintonandosi, stramazzando tra schizzi e boati.
Ed io lì, al calduccio, a vedere il film
sperando sia solo il primo tempo
e ce ne sia ancora un po’ da poter vedere
prima d’alzarmi e tuffarmi
nella consueta giungla di faccende che m’aspetta.
…
…
…
(by poetella)
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