(foto di poetella)
Poter credere che le cose, solo per un cambio di luce, uno sfolgorio di rosso al mattino presto, un baluginare di nebbia all’orizzonte che rendesse i colli lontani come un’isola su un letto di nuvole, riuscire a credere che tutte le cose potrebbero in fondo cambiare. Mostrarsi in un’altra angolazione. Una nuova interpretazione dell’attesa. Un nuovo spiraglio. Una nuova scintilla.
Un canto improvviso alle prime ore del giorno.
Poter credere che la Bellezza si sia finalmente decisa a mostrarsi.
Anche, per dire, solo in una minuscola scatola di cioccolatini presa portando il braccio dietro il sedile della macchina, all’ultimo momento prima di vedermi scendere. E un “Per te. Auguri!”che hai detto con quel sorriso dolce. Come di ragazzino vergognoso.
Con tutti i rumori del traffico, improvvisamente lontani. Da un’altra parte.
In un’altra città.
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(by poetella)