Quanto ci addolora, quanto ci lega il cuore stretto stretto che parrebbe quasi espellere tutto il suo sangue lasciandoci sospesi in un vuoto malinconico di nebbia grigia, quanto ci fa sentire barchetta senza timone, senza vela, senza più remi alla deriva nel mare d’inchiostro seppia del nostro inesauribile smarrimento in solitudine.
Quanto ci riempie d’un sapore amaro, come di rabarbaro, di chiodo di garofano, d’erba velenosa che lega i denti e sfinisce il cuore questo, all’improvviso, rileggere quanto si scriveva nella nostra lontana, felice, indimenticabile stagione
quando l’amore… e la giovinezza. E tu.
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(by poetella)
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