Nel libricino della primavera
a segnalibro
il ramo di pruno selvatico
rosa
nel bianco
dice un innesto di qualche anno fa
nel giardino stupito
a ridere, ridere un colore di fiori
sfacciatelli tra i fratelli modesti e semplici
e bianchi.
E se ne stanno quieti
sfidando il mondo
e le geometrie prefissate
Quieti e forti
di sé, invitti.
Ignorati, credo, dai più.
Tutti assieme, i bianchi e i rosa
I bianchi e i rosa
eque proporzioni. Capriccioso colore.
Comune linfa
Comune tronco
Comune destino.
Irrinunciata identità
sdraiati sulla primavera
senza baruffe
dolci come una tela di Hokusay
senza cadute di fede o vessilli
Netti e splendenti
i bianchi e i rosa. Accanto
a farmi – farci bello il mondo
…
…
…
(by poetella)
.
massimobotturi ha detto:
la sfacciataggine meravigliosa della vita risbocciata
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poetella ha detto:
che la possino….
😉
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Amato Giuseppe ha detto:
Vorrei imitare quel dire davanti ai pruni in fiore….ciao
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poetella ha detto:
amico caro…
era un po’ che non…
ciao a te!
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memoriedalpo ha detto:
resto incantata al fiorire dei pruni dei ciliegi delle robinie
amo questo senso di vita che non si perde
e poi il vento arriva e poi i frutti e poi ancora nudi
ciao poetellina con te è bello sentir cantar la primavera
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poetella ha detto:
che cara che sei!
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