E tu, tu! Resta come sei, hai detto.
Certo che resto come sono. Certo.
Lo sai? hanno potato tutti gli alberi, in giardino. Adesso, solo rami scheletriti verso il cielo lontano, così lontano, così terribilmente lontano, maledettamente, irrimediabilmente lontano
allontanato da prove, da dispetti, da fatiche sgraziate di titani nemici e invidiosi
e se lo sono tirato via, quelli, come una coperta azzurra frusciante di raso e noi, dai! dai a strattonare, dai a puntellare, dai a cercare appigli per contrastare
E tenercene un po’.
Eppure, sì, eppure sai che ti dico?
Riesco ancora a sorridere. Bello, no?
Sarà che quando hai imparato, sarà che quando qualcuno ha insegnato, (no, non qualcuno, tu) sarà che quando è tua ormai una serenità di foglia sul fiume
di piccola bolla di sapone che va
di goccia che stilla dalle pareti della grotta
e lo sa, lo sa che prima o poi,
prima o poi finirà nel mare vasto
– dove mai, se no?-
grondante di vita sommersa, allora
di cosa ti vuoi preoccupare mai, dico io.
Ricresceranno le chiome degli alberi.
Che non ci mettano troppo, però. Ché io amo l’ombra.
…
…
…
(by poetella)
FELIX MENDELSSOHN – BARTHOLDY – Spring song.
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