(foto di poetella)
Martedì 12 agosto.
Tutto bene qui, amore mio.
Il ginocchio sta riacquistando le sue naturali dimensioni. Il cuore, no.
È un guscetto vuoto, attorno ad un niente, come un palloncino a cui si sia tolta tutta l’aria.
Moscio e sformato. Sorridi? Ma sì, lo so, lo so che conosci le tensioni, il turgore esagerato di questo mio cuore sempre oltre le frontiere del misurato, del placido, del trattenuto. Sempre così smodato e gonfio, sempre al limite dell’esplosione, con te, amore mio.
Ma lo vedessi adesso!
Uno straccetto appeso nel ripostiglio, un guanto di lattice usato. Un ciuffo di foglie di basilico colte l’altro ieri. Senz’acqua.
La mia acqua nei tuoi occhi d’oceano. Ah! Come rinverdirebbero tutte le emozioni, tutti i trasalimenti, come si schiuderebbero i boccioli dell’allegria e le mie labbra ad accoglierti.
Ma non ci si scoraggi, adorato.
Non ci si disperi.
La costa tra non molto, non troppo, apparirà all’orizzonte.
S’avvisterà l’isola.
Si inizieranno manovre d’avvicinamento.
Abbassate le vele. Remi in acqua. Vigorosi.
La baia sarà accogliente. Ombreggiata da brividi.
Il fiume dei miei occhi potrà sperdersi nell’oceano dei tuoi. Tutt’uno.
…
…
…
(by poetella)
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