si consiglia vivamente di andare a curiosare in questo neonato blog…
Una miniera di bellezze sconosciute ai più…
(tutte traduzioni di David Iori. Ricordate?
L’Osteria di Giovanni?… Il giovane “cameriere/traduttore”?
😉
Mi succede come a quei maghi della televisione, che toccano il pavimento con la bacchetta e sale un filo di fumo. Uguale. Passeggio sull’acciottolato del centro storico e improvvisamente spuntano fuori —con tanto di fumo, certo— la banda dei ragazzini coi grembiuli azzurri a quadratini e il maglioncino bianco, Negro Varela, che trasportava cose nella sua carriola —‘la Chevrolet’, la chiamava—, Menéndez lo Spagnolo, che piantava mais in ogni campo incolto che trovava, Pamento, che dirigeva il coro dal podio del bancone, il postino Sacucho, che pregava Dio in Terra Santa perché gli facesse guarire un osso malconcio.
E poi gli angoli delle vie. In un quartiere gli angoli hanno la stessa importanza della gente. Le persone stesse si riconoscono dai loro angoli. Chiunque di voi avrà detto una volta di un altro “ha il suo lato buono”. È un errore di geometria, o di semantica, se preferite…
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