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(foto di poetella)
È un fatto.
T’ho lasciato spadroneggiare conquistare
palmo a palmo
territori istruiti a dovere
sconfinati di sempre nuovi desideri
di piacere.
In lungo e in largo t’ho lasciato andare
e venire
aperte, violate tutte le serrature del castello
dispersi fanti cavalli e re
spodestati fuggiti spariti.
Rinserrati o ammutinati.
Si sono inginocchiati i voleri i poteri.
vinti, stravinti da quei tuoi occhi
bordati di notte.
T’ho lasciato piantare il tuo vessillo
su ogni radura
su ogni picco e strapiombo.
Nelle valli hai colto padrone grano e grappoli
mai sazio di pane
mai ebbro di vino nel cerchio delle danze.
Di quelle terre, poi, m’hai fatto regina.
Di lì si vede nascere e volare ancora, possente, l’aquila.
…
…
…
(by poetella)
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