(foto di poetella)

No, senti, Rosa, fammi il favore, ok?(la guarda quasi imbronciata. Per finta) fammi il sacrosanto favore. Come di che? Di che, dice (ironica) Di che!

Cacchio! Ma come di che? Di che stiamo parlando da mezz’ora? Allora non mi stai a sentire, fai finta… dillo che parlo al vento, al muro, a questi fiori di questa cavolo di pianta che non mi ricordo mai come cazzo si chiama. Sì. Dico cazzo. Problemi? Mi fai arrabbiare.

Dai…vuoi un po’ di tè alla pesca? Prendo?(rientra in cucina. Torna col vassoio. Due bicchieri. La caraffa col tè)

Allora, dicevamo. La fedeltà.

Ma secondo te, l’uomo, nasce monogamo? Eccola là.

Ma fammi il piacere.

Sai, quel romanzo di Marquez, ok, ok, non leggi mai. Insomma, il protagonista dice, a un certo punto, Ci sono due categorie di persone: quelle che scopano e quelle che non scopano. Ecco.

Ma certo, no! Non è così. Come dici tu. Non c’entra niente la fedeltà. Tutto inventato. L’amore eterno, la famiglia. Due cuori e una capanna.

I figli…

Tutto a scopo conservazione ordine prestabilito. Solo questo.

Tutto perché così, da vecchi, non si sta soli.

Tutto perché i figli…

I figli…

Bell’affare fare figli di ‘sti tempi!

Secondo me andrebbe bene finirla lì. Chiuso. La terra ha fatto il suo corso. Stop.

Fine delle danza.

È peccato, dici. Ancora col peccato! Stai messa bene.

Ma che peccato!

È che bisogna essere rocce. Bisogna essere in gamba, te lo dico io! proprio in gamba, per tirare avanti una vita doppia. Per non volersene scappare via e mettersi con un altro solo perché quello meglio, quell’altro meglio, quell’altro, poi, meglissimo…

L’amante. Sì. L’amante.

Che? Non sta bene?

Senti: mi dici, onestamente, però, onestissimamente. Ok?

Mi dici se tu, adesso, dopo, quanti sono?quarant’anni? dico bene? Insomma, tu te lo risposeresti lui, oggi, se dovessi riscegliere?

Ecco. Lo sapevo che dicevi così. (beve. Riprende fiato)

Dico, metti che si potesse. Spugnata sopra e si ricomincia. Allora?(la guarda e poi guarda i fiori del balcone. Stupendi)

No. Lo sapevo.

 

Trovamene una che direbbe sì.

 

Dammi retta, Rosa. Meglio niente. Non mi preoccupo, sai, che mio figlio non c’ha la ragazza. Non mi preoccupo. Non mi preoccupo. Non mi preoccupo.

 

Tutte quelle che vuole, ancora. Niente gabbia. Niente E vabbè, dai, pazienza…

Niente, Ma sì..va bene, come vuoi tu…cara!

Solo come vuole lui.

Libero.

 

Che? Da vecchio? Senza figli? Solo?

Ma perché, facciamo i figli per non stare soli da vecchi?

Bell’affare.

 

Dai, Rosa. Ho ragione io. Dammi retta. Meglio soli.

Ma che c’entra che io ho…

Ce l’avrei comunque. E me lo potrei gestire con meno fatica.

Quando dico io. Se mi va. E va a lui.

Liberi. E se ce ne fosse uno meglio, vai! Però mi sa che non c’è.

(by poetella)

 

Suite bergamasque, for piano, L. 75- No. 1, Prelude.Claude Debussy

 

 

 

 

 

 

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