C’era questa donna che girava con una fotografia nel cuore.
La teneva chiusa lì, sul velluto rosso sangue. In cornice di muscoli e vene.
Al caldo. Al buio. Per non farla scolorire.
Andava in giro e rumori sgraziati, astio e supponenza, stupidità, ignoranza e grettezza. Volgarità.
Niente.
Niente la toccava.
Lei si guardava dentro e sorrideva. A vedere la foto.
A vedere la Bellezza, la Grazia, l’Armonia. La Gentilezza e la Saggezza.
A vedere l’Ardore e la Forza. La Leggerezza, l’Empatia. L’Amore.
Camminava per le strade dei giorni, nei luoghi dei giorni, tra la gente dei giorni.
La foto in cuore le faceva da schermo.
Le faceva pinacoteca di meraviglie.
E gli angoletti sporchi dei pavimenti dei giorni scomparivano.
Non c’erano. C’erano e non c’erano.
E l’accumulo di scarti dei giorni non c’erano. C’erano e non c’erano.
E il grigio. Il grigio, il vuoto, lo squallido, il meno, il poco, il poco poco, il mai.
Niente c’era. C’era e non c’era.
La foto nel cuore era una lente di smeraldo.
La sera a casa la tirava fuori. Finalmente.
E la guardava e guardava. Si guardavano.
Fino a che la notte non chiudeva i loro occhi nel sonno. Che li univa.
…
…
…
(by poetella)
An Affair To Remember- EmilePandolfi
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