(foto di poetella)
«Mammina! Non lo sai pecché?»
Claudietto stava a nasino in su e guardava, nel cielo d’estate, su in montagna, pieno di piccoli punti d’argento, uno spicchio di luna.
Ogni tanto posava gli occhioni in quelli della mamma e poi di nuovo a naso in su.
«Cosa, pulcino? Che vuoi sapere da mamma?»E se lo teneva in braccio, godendosi la sera di vacanza… che bello! E gli accarezzava i capelli corti e morbidi, come pelliccia di marmotta…
«La luna, mamma! Perché una volta è spicchietto di limone e una volta una frittata? Perchè mamma?»
Era bella la sera… fresca, serena…non c’era niente da fare ormai.
Tutto in ordine, tutto sistemato… era l’ora delle coccole… delle fiabe!!! L’ora dei «pecché»…
Allora, con l’aria magica, misteriosa che sempre le illuminava gli occhi a quell’ora, la mamma cominciò…
«C’era una volta e…lo sai? C’è ancora!
C’era una volta un coniglietto,,,»
«Come si chiamava, mamma?»
«Si chiamava Betto! Betto, il coniglietto!» il piccolo aspettava guardando la mamma…ora la vedeva più bella della luna…”E poi? Poi, mamma? »
«Betto il coniglietto guardava sempre la luna! Doveva essere anche buona da mangiare, bella com’era!!! Grande grande, liscia liscia, tonda tonda come una frittata.»
«Sì, sì! Buona la luna!!!Poi?»
«Allora Betto decise! Prese una scaletta lunga, lunga, lunga…e.. ticchete tacchete, ticchete, tacchete arrivò fino alla luna!»
«Ih! Mammina! » gli occhioni azzurri del piccolo erano enormi di gioia e dentro c’erano tutte le fiabe del mondo che danzavano felici…
«Poi, ghiotto com’era… gnimmete gnammete, gnimmete gnammete! Cominciò a mangiare!»
Stava a bocca aperta Claudietto e guardava la mamma e la luna, la luna e la mamma…sospeso al sogno.
«Mangia che ti rimangia, mangia che ti rimangia, la luna…finì!»
Il piccolo ebbe un lieve trasalimento…e guardava la luna fisso fisso, a cercare il coniglietto, a fermarlo con un ordine, che non si finisse la luna! Era bella!
«Tranquillo amore mio! Vedrai, quando il padrone del cielo vedrà che la luna è finita ne prenderà un’altra, tonda tonda, liscia liscia, grande grande come una frittata e plic! la rimetterà su!»
La voce dolce della mamma l’aveva placato.
Bella questa età! Scappano via tutte le paure al suono di una voce di mamma!
Tutte…e si può chiedere, e si hanno risposte..
«E se gli viene di nuovo fame?»
« Se gli verrà ancora fame…e gli verrà… prenderà la scaletta e ticchete tacchete, ticchete tacchete… andrà su! E gnimmete gnammete, gnimmete gnammete, se la mangerà!»
E il bimbo che aveva imparato il gioco…
«E mangia che ti rimangia, mangia che ti rimangia… la luna finirà!!!»
«e quando il padrone del cielo si accorgerà che la luna è finita…» cantilenava la mamma
« prenderà un’altra luna, tonda tonda, liscia liscia, grande grande come una frittata… »
«…e plic! La riappenderà! »
Raccontavano a due voci… la sera era bella e forse fuori dal regno della lampada ballavano le lucciole.
…
…
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(by poetella)
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