(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Tra una volta e l’altra, a volte.

Quasi  sempre.

No. Solo a volte.

Tra una volta  e l’altra le venivano su dei rigurgiti di dubbi. Addensamenti, avviluppi di dubbi concatenati a spirale, uno tira l’altro, uno tira l’altro, allargando il raggio, dilatandosi.

Come una nausea sottile. Circoscritta, comunque. Di breve durata e danno contenuto.

Magari bastava a terapia la percezione dell’arietta finalmente fresca, al primo mattino, per rimetterle a posto stomaco e cuore. E respiro.

E allora poteva quasi vedere i suoi dubbi salire ad incontrare il cielo e lì diluirsi, fino a sparire.

Ma questo non accadeva sempre.

 

Allora imprecava, sbuffava. Smaniava.

Arrivava anche a.

No. Lì non ci arrivava. Lì mai.

 

Ma c’era talmente tanto tempo. tra una volta e l’altra.

Si poteva cercare, trovare risposte.

O decidere, scrollando la testa e sorridendo lieve, che in fondo non ne servivano affatto.

In fondo, no.

C’era talmente tanto tempo per.

 

Aveva scovato un segreto, uno stratagemma per manifestare sempre una inalterabile certezza.

 

Brava! Dieci  pieno. Scrivitelo sul diario che te lo firmo.

(by poetella)

 

 

 

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