Che poi piove! Piove, finalmente
Tutta la terra ne aveva voglia, la terra, le piante, le panchine polverose del parco, anche il cemento, forse, e la pelle e gli occhi. La faccia, le mani. Le idee. I sogni.
Anche se poi si dice Basta pioggia, no? La pioggia, Uffa la pioggia!
Se poi si dice Peccato la pioggia, dovevo uscire e la pioggia.
Ma la senti? La senti l’aria che fa la doccia? Senti come si muove con la spugna in mano?
Come oscilla e si pavoneggia, si rinfresca e si fa bella. Come aspetta che poi, il sole…
E adesso, poi, piove! Adesso piove, finalmente
Non trovi che ci venga più voglia di stare a guardare il mondo ora che è tutto lucido, tutto pulito.
Non pensi che le scale di piazza di Spagna, le cupole, i ponti siano una festa così bianchi e scintillanti? E gli alberi di Valle Giulia, lisci lisci, quasi fosforescenti come in una foresta tropicale…
E gli occhi dei gatti, visti mai da sotto le macchine? schegge di luce, impuniti e sornioni.
Che poi piove! Adesso piove, piove, finalmente!
Non lo so, una tazza di tè alla vaniglia, il ticchettio dei tasti, una sigaretta e fuori tutti i malanni che si sciolgono nell’acqua, chiedendo perdono. Ecco.
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(by poetella)
Over the Rainbow – Israel Kamakawiwoole
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