contro luce(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Ero vissuta in penombra

senza chiedere troppo

agli occhi, al cuore.

No, al cuore sì, per compensare

per compassione del vago

del piccolo del lontano

dell’impreciso incerto scorrere pressappochista delle ore.

 

Ero vissuta in penombra

senza capire bene

senza precisione

facendone a meno, spavalda

una gatta nella notte che tanto, lei…

 

Indovinando sospettando immaginando

lo sfolgorante baluginio dei colori

dicendo sì, sì, vedo…vedo

per non essere da meno

per non fare pietà.

Bastava la mia di pietà rappresa

congelata cristallizzata per non farsi scoprire.

Dietro i pitturati sorrisi.

 

Poi…

Sai, amore mio? è successo agli occhi quello che era successo al cuore

cinque anni e mezzo fa.

Lui che ancora esulta. Di chiara luce. Di te.

 

Che, come si fa ad amare tanto, per così tanto, ancora?

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

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