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alba, amore, bellezza, camminare guardando, fotografia, monteverdi, musica, orfeo, poesia, Ricordi
Era ancora notte quando sono uscita oggi
mani in tasca borsa a tracolla passo veloce
e tutt’attorno un brillio da discoteca.
Prima i fanalini del giardino poi, fuori
lampioni e fari e lucette direzionali e semafori e catadiottri bianchi rossi
pure uno verde sul fianco del 311 fermo al capolinea
un cerchiolino verde scintillante
pulsante come una stella lontana.
Brillava tutto contro un cielo di piombo fuso.
Che allora ho pensato all’oculista. Dice
– Ma le danno fastidio, adesso, gli abbagli dei fari, di notte, se guida?
E io che non guido, io che mai dato fastidio gli abbagli.
io che magari fosse tutto un abbaglio
magari tutta luce trillante e ombra cupa
magari un Caravaggio vivente
io ho detto No!
Stamattina era così.
Che poi, camminando, sono passata davanti al Motel
Lucette striminzite, due piantine spelacchiate davanti all’entrata
Qualche macchina e un camion parcheggiati nella piazzola solitaria
A fari spenti. Proprio uno squallore.
E mi sono ricordata di…
Ma era una faccenda, una scialba faccenda di tanti anni fa.
Non ci sono stata a pensare più di tanto
In mezzo a quello sfolgorio della strada.
Invece, chissà perché, m’è tornata in mente
la luce che dalla piccola lampada sul comodino
disegnava la curva plastica del tuo bicipite destro
scivolava sul collo
si perdeva in mille fiotti d’argento tra i tuoi capelli
sul mio viso.
E tutto attorno buio.
…
…
…
(by poetella)
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per Tilla… che lo so che le piace…
e poi ci sta bene, no?
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