scuola(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Stanotte ho sognato due alunne

di tanti anni fa. Donne, ormai e una diceva

Professoressa, me lei è uguale! Non è cambiata per niente!

 

Ero contenta. Sia di rivederle, ché erano due brave, sia  di…

 

Oggi si sta bene, qui, per adesso.

Mi sono fatta un tè alla vaniglia, per cambiare.

La casa è in silenzio. E fuori non passa un’anima.

grazie al blocco della circolazione.

Il cielo è tutto grigio d’ovatta. Dev’essere quello che attutisce i rumori.

O magari è l’assenza dei rumori che lo fa grigio. Non lo so.

 

Eppure, adesso mi viene in mente che, un mesetto fa,

mentre aspettavo nello studio del dottore per farmi fare il certificato,

una donna sui trent’anni m’ha detto Ma lei è una professoressa? Ha insegnato nella scuola Giacomo Puccini? E io sì, ho detto, ma tanto, tanto tempo fa! Perché?

Perché è stata mia professoressa, 18 anni fa! ha detto lei.

Lo sa? ha continuato, non è cambiata per niente!

 

E invece sì che sono cambiata. Perché ho conosciuto te

che, Sei la mia eterna giovinezza, t’ho detto l’ultima volta che ci siamo visti.

 

Che, quando non ti vedrò più diventerò brutta, cattiva e vecchia come

il ritratto di Dorian Gray.

 

O forse no.

(by poetella)

 

 

 

 

 

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