(foto di poetella)
Ascolta poetella
Scompigliata orchestrazione di foglie in cielo
Si cercano nuovi assetti. Anche loro provvisori.
Bastasse un po’ di vento.
Bastasse per ridisegnare le mappe, per imprimere il verso, la rotta.
Siamo tutti ciechi senza bastone. Senza cane.
Quella lucina in fondo, che abbaglio, no?
E questo gorgoglio di fontana, fosse una cascata?
Dev’essere il silenzio del parco, in questa mattina grigia, che l’esalta.
Dev’essere il silenzio del coro.
O il troppo rumore. Magari è la nebbia. Si sa come chi non veda
poi sia in grado di sentire meglio. Sentire più.
Scompigliata orchestrazione di foglie in cielo
Gli alberi respirano. Inspirano. Sospirano.
Forse rimpiangono un’altra luce, un calore già provato.
Poi perso.
Che ne sanno loro che l’inverno arriva e si tira dietro la primavera
e poi l’estate
e poi l’autunno
E poi ancora l’inverno.
Che ne sanno loro della giostra perenne.
O quasi.
E tu, tu. M’hai fatto crescere a latte e miele
e un bel busto con le stecche di balena.
Visto che schiena dritta, adesso?
Sì che l’hai vista. Dici sempre che è bella
mentre la disegni con la punta delle dita.
Beh, sono dritta, salda, rossa e oro, adesso
Come queste foglie belle.
Posso togliere il busto, ormai, no?
Posso andare anche sola. Lo sai vero? Lo sai. certo e sorridi.
…
…
…
(by poetella)
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