• Cookies
  • mi presento…

Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi tag: silenzio

senza paragone (2)

29 lunedì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, fine di un amore, fotografia, Gherardo Bortolotti, silenzio

20160829_142501

(foto di poetella)

 

 

……………………………………………………………..senza paragone

come il bisogno di silenzio  appagato in quest’ora sonnacchiosa

in balcone, i rumori della città attutiti dai sette piani sotto, fasciati

dall’aria azzurra, troppo azzurro! di questo cielo d’estate che non

vuole finire come non vuole  finire il mio desiderio di lontano,

gli occhi oltre l’oltre possibile da osservare, oltre i pini, oltre i tetti,

oltre quella piccola montagna azzurra verso dove sempre rivolgo

o non sempre, ma spesso il mio saluto.

 

……………………………………………………………..senza paragone

come le parole che ci portiamo dietro senza dirle, come una provvista,

un bagaglio, un sodalizio con la saggezza, e quelle che vorremmo

riprenderci per ritesserle, ritramarle, riassemblarle come nuova veste

del destino.

 

……………………………………………………………..senza paragone

come la scatola di latta dei biscotti al burro vuota di biscotti,

piena di bottoni, che potrebbe forse ancora profumare di un antico

piacere conservato  in un angolo di memoria, remoto. Perduto.

…

…

…

 

(by poetella)

.

(questi testi ispirati da “Senza paragone” di Gherardo Bortolotti, che rileggo sempre con vivo piacere.)

 

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

tanto tempo fa… scrivevo questo

02 martedì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, amore eterno, bellezza, fine di un amore, fotografia, passione, silenzio

le sue nuvole

(foto… sua)

“…ci ricorderemo, in tempi prossimi e oscuri…questa felicità.
E ne faremo tesoro, come di un’inesauribile fonte d’energia.”

.

……………………………………………………. E tutto silenzio, dopo. Ti ricordi?

Tutto fermo. Gli oggetti dimenticati che riprendevano forma. Riaffioravano alla coscienza.

Un cuscino a terra. L’altro, no. Parte del lenzuolo sopra. I telefonini, uno accanto all’altro. Spenti, sul comodino. Risalita in superficie di tutto il reale come una bolla d’aria nell’acquario.

Pluf, pluf, pluf. Su, fino al tangibile.

Ai pochi rumori dell’intorno.

Al fri fri della veneziana in balcone, canterina al vento. Come un grilletto. Che pareva contenta.

 

Ancora immobili, noi. A tendone del teatro abbassato. Danza  finita.

Cuore lento, lento. Respiro di brezza.

Finito il maestrale e la bora

e il libeccio. Finite le onde, la burrasca. E i flutti.

 

Solo il fri fri della veneziana verdolina in balcone. I suoi palpiti.

I miei jeans sui tuoi jeans, sulla camicia bianca. Tua? Mia?

 

– io non sono un passionale, hai detto.

– No, ho detto io.

– Io non sono di quelli che uccidono, che inscenano drammi. Che sbranano. Straziano.

– No, ho detto io. Tu non sei un passionale.

 

[Con quelle spiagge negli occhi. Quelle baie. Quel respiro largo d’alberi alti. No. Tu no.

La   lentezza. Il lontano.]

 

– Tu non sei un passionale. No. Sei appassionato.

Sorridi? Questa la parola?

Fai sì? Come fai a sorridere così? Tu che ti butti in tutto quello che fai. Questa è passione. Questa.

Tutto quello che fai. Certo. Anche il piano di cottura della cucina a gas. Come lo lucidi.

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai. Sì.

Anche lo spiare i lamponi che crescono nel tuo campo. Arrossendo come adolescenti al primo ballo. Boccucce d’angelo di Giotto.

Anche quando scatti quelle meraviglie e fermi le nuvole e me le mandi.

Tutta passione.

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai. Sì.

Anche quando inventi un vialetto di pezzetti di maiolica, briciole di scarto, mosaico antico nelle tue mani a fare stradine per farci passare le fate. [e non me, che non ci verrò mai, lì, ma che fa?]

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai, tu. Sì.

 

Tutto fai con passione, amato mio. In tutto t’immergi a fondo. Sempre.

 

Anche in quel gioco che, sapiente, così bene conduci

 

in quel luogo oscuro tra le mie cosce.

…

…

…

(by poetella)

Suite bergamasque, for piano, L. 75- No. 1, Prelude. Claude Debussy

(giugno 2013)

 

 

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

che ne dite di un video senza parole?

14 giovedì Lug 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

amore, fine di un amore, gioia, il cielo, il nostro concerto, musica, silenzio, Umberto Bindi, video

(un video di poetella)

.

 

…………….. quando le parole se ne vanno e tornano vuote di risposte, quando i richiami restano inascoltati come inascoltato è il vento forte dietro i doppi vetri e tutto è silenzio, quando non c’è eco, non c’è neanche una minuscola coda sonora

quando tutto intorno è un vociare incomprensibile, come incomprensibili sono i versi dei gabbiani che chissà che diranno mai, chissà che vorranno mai dire

…………….. quando le parole se ne vanno e tornano e non portano niente, a mani vuote come un ospite indelicato, quando le parole si stancano quasi di esistere come si stanca di esistere il desiderio, il sogno, il perdono

 

non resta altro da fare che tacere

…

…

…

 

(by poetella)

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

parla lei…

21 sabato Mag 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

Tag

Beethoven, Chopin, luna, notte, silenzio, Vivaldi

oggi-la-luna

restiamo in silenzio o…

o anche…

e, volendo, anche…

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Mi sono abituata a parlare…

20 mercoledì Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ Lascia un commento

Tag

amore, fine di un amore, fotografia, nostalgia, silenzio, tristezza

12990861_10208168320158002_5030537478130598489_n

(foto di poetella)

.

 

 

……………………………………..Mi sono abituata a parlare

con i piccoli bocci di rosa, a interrogarli, Quanto ci vuole ancora?  quando il colore, il profumo? Senza chiedere Rispondi! E infatti niente risposta.

……………………………………..Mi sono abituata a parlare

coi gerani e le begonie, in fondo senza aspettare che rispondano, senza ordinare Rispondi! perché dovrebbero rispondere? perché sprecarsi a mettere insieme tre, quattro paroline profumate, loro amano i silenzi, al massimo fruscii di vento o lievi gocciolii  di pioggia, non lo scroscio, temono lo scroscio, in fondo tutti lo temiamo, no?          

……………………………………..  Mi sono abituata a parlare

addirittura coi merli, i passeri, ogni tanto qualche rondine chiedere dove se ne vanno, no, no, non chiedere, sospettare, cosa vedranno mai di lassù, che prospettiva ampia, che visuale, oltre, molto oltre, ed io?

…………………………………….. Mi sono abituata a parlare

con le nuvole, l’aria, l’acqua del Tevere, stasera persino la luna e se ci fosse stata qualche stella, c’era, sicuro, ma non la vedevo,  troppo inquinamento luminoso a Roma, avrei parlato anche a lei, ma mica chiedere, no, solo parlare

 

e tutto solo perché tu. No, no! niente.

…

…

…

 

(by poetella)

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Pensa Quando vuoi un po’ …

06 domenica Mar 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 24 commenti

Tag

antiquariato, Debussy, scrivere, silenzio, spazio mio

2

(foto di poetella)

…………………………………………….Pensa Quando vuoi un po’ di spazio per te non riesci mai a trovarlo, in questa casa piena di tutto quello che non serve.
Se ne sta a scrivere in cucina, lei, ché in soggiorno ci sono tre piccoli tavoli, uno quadrato, una cineseria del settecento inglese, pieno zeppo di avori, piccoli cloisonné in smalto su rame, bada bene, non su ottone, su rame, un altro tondo con tazze e ciotoline Ginori ‘700, un altro ancora con una caffettiera di Meissen, una ciotolina, un puttino. Tutto ‘700. Tutto bello. Inamovibile.
E poi un grande tavolo tondo. Affogato di porcellane settecentesche. Anche loro inamovibili. Tanto chi le muove che non si usa mai quel tavolo?
Non c’è davvero posto per il pc, comunque.
……………………………………………. E lei pensa Se volessi uno spazio mio non ci sarebbe, in questa casa piena di tutto quello che non serve. Piena di rumori e di oggetti morti.
Se ne sta a scrivere in cucina, ché nell’anticamera c’è una ribaltina soffocata di porcellanine e ceramiche e mortai di bronzo e libri antichi illeggibili e se per caso aprisse il pianetto, come potrebbe mai scrivere lì, senza una lampada, senza la presa di corrente, Ma scherzi, la presa di corrente? È brutta! senza una seggiolina ché non c’entrerebbe.
La cameretta, poi, è di suo figlio.
E in camera, comò, comodini, altro tavolinetto sommerso di porcellanine, e una poltrona che, ma che ti metti lì? Col pc sulle gambe, a scrivere?
……………………………………………. E lei pensa Se volessi uno spazio mio non ci sarebbe, in questa casa piena di tutto quello che non serve. Uno spazio chiuso come un mondo in una bolla di sapone, come il fondo di un pozzo silenzioso e solitario, come l’interno luminoso di un uovo di Piero della Francesca.
E allora se ne sta in cucina, approfittando del sonno degli altri, del sonno della televisione, meritato sonno della televisione pieno di incubi rumorosi, che in casa fa gli straordinari povera televisione, che un giorno se la sono anche dimenticata accesa, che, dice lui, mica me la sono dimenticata, l’ho fatto apposta, così quando torno a casa sembra ci sia qualcuno.

………………………………………….. e lei pensa Magari non ci fosse nessuno! Ma c’è sempre qualcuno. Qualcuno che uccide l’amato silenzio. Quello che, adesso, le consente di scrivere, ascoltando Debussy. Per quanto ancora? Pochi, troppo pochi minuti.

Ecco, si svegliano tutti. Amen!
…
…
…

(by poetella)

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Senza paragone. Come…

15 martedì Dic 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 12 commenti

Tag

dolore, musica, senza paragone, silenzio

fiume(foto di poetella)
.

Senza paragone.
Come il luccichio dell’acqua del fiume
controluce e il cielo dentro

come le note della suite per liuto di Silvius Leopold Weiss
e tutta la casa in silenzio
e la strada in silenzio e l’appartamento accanto
e quello sotto e quello di fianco a quello sotto
in silenzio. Senza paragone il silenzio del cuore
taciturno il suo battito
silente lo scorrere del sangue
ma scorre?  Senza paragone questo stato
di quiete apparente come apparente
è la quiete del cielo
invisibili i moti
lontano il rombo dei pianeti roteanti
ognuno al suo posto rispettosi
senza paragone lo scorrere delle ore
ognuna al suo posto. Rispettose.

Senza paragone la breve pausa del dolore

che se ne sta lì buono e aspetta.
…
…
…

(by poetella)

 

.
.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Se un impareggiabile silenzio…

19 giovedì Nov 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 20 commenti

Tag

alba, silenzio, venere

venere(foto di poetella)
.
Se un impareggiabile silenzio
quasi ultraterreno silenzio di contentezza
un misterioso singolare silenzio
avvolgeva il brillio di Venere
stamattina
ancora l’alba coi suoi rossori giovanili
per pudore lontana

se il silenzioso panorama addormentato
alberi e strade e fanali e case
lasciava spazio alla semina
di nuovi suoni
lasciava aria da bere
sorso a sorso lentamente
lontanissimo il cielo

allora potevamo disporci
al dilagare del giorno che s’annunciava
silente come pietra levigata
come pietra splendente punteggiata d’oro.
Saldo, come pietra e forte

come pietra immobile. Senza paura.
…
…
…

(by poetella)

.

.

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Fingemmo di discutere…

19 lunedì Ott 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 26 commenti

Tag

amore, l stelle, nostalgia, Ricordi, silenzio

spazio(foto di poetella)
.
Fingemmo di discutere stamattina nemmeno
ne sapessimo qualcosa! Dice
nel vuoto non si propagano le onde sonore.
Nel vuoto degli smisurati spazi siderali
non c’è suono. Non c’è
musica. Solo silenzi.

Allora, domanda: spiegami perché
nel mio incolmabile vuoto
di lui
mi pare di sentire, a volte

sommessamente, un pianto.
…
…
…

(by poetella)

(considerazioni a seguito di commenti nel blog di Claudio)

Maurizio Oddone – Live In Oratorio San Filippo

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Perché noi amiamo questo…

21 venerdì Ago 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

amore, fine di un amore, non passa, nostalgia, silenzio

10985568_10205830139904957_947748894693346659_n

(foto di poetella)

.
.
Perché noi amiamo questo silenzio
perforato da piccoli suoni
cinguettii, minuti scricchiolii
un frullare d’ali, chissà dove, verso chi
verso che, verso quale altro largo silenzio
di cieli di vastità sconosciute
di fresche lontananze bordate d’azzurro

noi amiamo questi silenzi
spezzettati da rintocchi della pendola antica
da un soffio di corrente
uno svolazzo frusciante di tenda
il ronzio d’una mosca o anche
del frigorifero che lavora per noi.

Il silenzio scandito dal brontolio dei pensieri
dall’onda dei ricordi, eccola!
che lambisce e rimbomba
e rimbomba e circonda
e ci strazia
sì, ci strazia

il silenzio di quel disamore che assorda.
…
…
…

(by poetella)

Fauré – Romance op. 69

.

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Sì, ma adesso non parlare…

13 giovedì Ago 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, amore eterno, desiderio, passione, piacere, silenzio

.
.
Sì, ma adesso non parlare
Basta parole
Con quella tua voce di vento
con la mia di pioggia
Basta parole. Zitti.
 
Adesso fasciami di te, ché sono qui
Vedi? Sono qui.
Sono il poema del tuo desiderio
Cancellami riscrivimi
Rileggimi nelle mani
E imparami a memoria e toccami
E guardami
 
                       Quei tuoi occhi che so
                       Abissi- notti d’agosto stellate- laghi d’alta quota
                       che chiamano
 
E straziami, adesso, marchiami
Incrostami di sospiri. Rovistami
 
E poi dondolami e scagliami
nello spazio immenso dove
fluttuano le stelle – s’inseguono gli
amori
 
E raggiungimi, con un balzo di grazia
riprendimi catturami
stordiscimi annientami mangiami nella tana
 
Immergimi nel mare della tua voglia
Imperlami allagami affogami e
innalzami rotolami. Sublimami.
 
Poi schiantami fendimi
tagliami spezzettami
Cambia rinnova la pelle dei miei giorni
 
                       Accendimi incendiami consumami
                       E sussurra vento sulle mie valli
                       Rinfrescale. Acquietale. Placale un po’.
 
E guarda il sole.
S’è coperto gli occhi, pronto.
 
Ché non vuole arrossire
…
…
…
(by poetella)
.
.
.
 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

una strana vecchia storia… autobiografica…

09 sabato Mag 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 16 commenti

Tag

alba, amiche, amore, buio, eros, silenzio

lucetta(foto di poetella)

.

Avevano fatto un patto.

Solo buio e silenzio.

Non si sarebbero conosciute, prima, le due donne,

Dopo. Dopo, sì.

Lei sarebbe arrivata a casa sua. Di lui. Dell’amico.

Amico, poi. Beh, sì. Amico.

Treno, tre ore di viaggio. Taxi fino a casa. Poi, davanti alla porta, un trillo di cellulare. Lui avrebbe aperto. Al buio. Senza parole.

Poi, il resto.

Aveva accettato. Voleva distruggere il buio pesto che aveva in petto, in quei giorni. Voleva cancellare il pensiero fisso. Lo strazio. La paura della perdita definitiva.

Aveva accettato. Emozioni forti, ci volevano. La vita normale non bastava a bruciare tutti i sogni spezzettati.

Follia. Ci voleva follia. Questa cosa era quella giusta. Aveva accettato.

In treno si godeva il viaggio. Aspettava.

Conoscere una donna strana. Che sarebbe stata al gioco. Mai vista prima. Non sapeva neanche se fosse bella o brutta.

No. Impossibile, brutta. L’amico aveva gusto. Gusto raffinato.

Il sole spadroneggiava sulle campagne. Sarebbe arrivata col caldo del mezzogiorno. Con la luce accecante del mare. Ma non in casa, la luce. Come cavolo avrebbe fatto lui ad oscurare tutto?

Diceva che sì, sarebbe riuscito.

Le veniva quasi sonno col dondolio del treno. Sensazione di potenza, di libertà, viaggiare da sola. Cercava di non pensare. Di non tirare fuori ricordi. Di cancellare. Stava andando a giocare.

 

Arrivata nella minuscola stazione, aveva trovato il taxi. Uno solo. Bastava.

Una donna guidava. Chiacchiere. E dove va? Sola sola? Ospite? Amici? Chi?

Lei era rimasta sul vago. Discrezione.

S’era fatta lasciare nella piazzetta. Poi era scesa da una scaletta stretta stretta, fino alla casa. Dietro, il mare. Calmissimo. Azzurro.

Aveva preso il cellulare e fatto il numero dell’amico. Uno squillo. Basta.

Poi s’era avvicinata al portoncino. Era socchiuso. La porta. Socchiusa. Era entrata. Buio pesto, negli occhi ancora il sole di fuori. Di luglio.

Due mani l’avevano guidata. Sentiva il profumo della pipa. Il profumo noto dell’amico. Sentiva i tappeti, sotto i piedi. Silenzio. L’amico le aveva fatto scivolare la giacca a terra. Poi la camicia. Poi tutto il resto. Non sapeva dove cadevano le cose. Ci avrebbe pensato dopo.

Presa per mano e condotta, dove? Il centro della stanza, forse. Ricordava la stanza. Grande. Quadri, tappeti. Piante. Porcellane. Sperava di non far danni. Le mani dell’amico continuavano a sospingerla con garbo. Sedersi a terra. Il tappeto era molto morbido, sotto la pelle nuda. Anche lui s’era seduto. Silenzio.

Silenzio. Buio e silenzio.

Poi un trillo di cellulare.

Aveva sentito l’amico alzarsi. Un fruscio. Poi la porta. Una sottile lama di luce e una sagoma che scivolava dentro. Le sembrava avesse le sue stesse proporzioni. Ma poi, buio. Di nuovo. E silenzio.

Poi immobilità.

 

Chi sei? Chi sarai? Come sarai? Non vedo niente. Poi, le mani. Le mani di lei , l’altra a cercare le sue. Piccole. Piccolissime. Le mani dell’amico sulle sue cosce. Lei a sfiorarla. Non sentiva timidezza. Niente imbarazzo. Sono una sfacciata. Era bello. Molto intenso. Pregnante. Catturava.

I capelli dell’altra. Cortissimi. La pelle calda. La stanza riluceva di minuscoli riflessi. Gli occhi si stavano abituando. Distingueva appena la sagoma dell’altra. Dell’amico. Sagome fluide. Si toccavano. Si conoscevano con le mani. Le sembrava molto bella, la donna. Liscia. Sottile. Fragile. L’amico largo, saldo, caldo. Odore di muschio e gelsomino. Il suo sapore. La stava baciando. Acre di tabacco. Poi altre labbra. Fresche. Liquerizia, forse. O menta. Buono. E le mani. Due, quattro, sei mani che si cercavano, si studiavano, s’accarezzavano. Si stringevano. Esplorazione .

Nel silenzio. Poi, qualche filo di sospiri. Lievi. Trattenuti. Bellissime voci impastate, intrecciate in sordina. Piacere. Scambio di piacere. Grande intensità. Respiri più veloci. Vortici di piacere nel buio. Stupore. Niente che esistesse oltre. Tutto risucchiato da un buio complice. Una grotta col fuoco in fondo. Col fuoco dentro. Con la terra che tremava. Con l’universo che si voltava e rideva. E piangeva. E crollava. Tre universi concentrici crollati all’unisono.

Poi, pace.

i respiri che si tranquillizzano.

Nel patto, al battito delle mani, si sarebbe accesa la luce.

Uno, due, tre. Luce.

E lei, guardando l’amica, la sconosciuta, aveva detto Sei bella. E l’altra, Anche tu. E avevano sorriso.

 

Poi, amiche. Per sempre.

…

…

…

(by poetella)

.

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

niente parole… sono finite

11 domenica Gen 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 18 commenti

Tag

fotografia, musica, silenzio

10923658_10204922458453488_4784976765500432238_n

(foto di poetella)

Joseph Nicolas Pancrace Royer  – Le Vertigo

 

 

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Stavo ricordando di una mattina…

23 martedì Set 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 5 commenti

Tag

bellezza, pace, serenità, silenzio, viaggi

09SPcy0120(foto dal web, che allora non facevo foto)

.

.
Stavo ricordando di una mattina
tanti, tantissimi anni fa, che ho attraversato passo Giau
con la macchina, non ricordo che macchina fosse,
ma non è importante, no?e quell’emozione davanti alla vastità
alle punte rosate dei monti

era prestissimo e non c’era nessuno

a quel silenzio. Anche la macchina scivolava placida
e, non so, m’è sembrato allora, ricordo, un paesaggio da dinosauri
da primo giorno del mondo. O secondo, al massimo.
Con tutto quel silenzio. Quale silenzio doveva trattenerla la terra
avvinghiata a se stessa in quelle ere lontane?
Che quiete sovrumana o che gorgoglii, che note, che canti nel cielo
che gridi e suoni di bestie sommamente più consoni al tutto.
E magari, il vento.

Eppure quella immota meraviglia pareva fosse davvero
rimasta ferma a quel tempo ed io con lei.
E lo so perché m’è tornata in mente
stamattina. Lo so

Ma non mi va di dirlo. Mica serve.
…
…
…

(by poetella)

 

Shostakovich – Piano Concerto No 2 Op. 102, II. Andante

.

.

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

In quest’ora …

22 lunedì Set 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

fotografia, poesia, quiete, silenzio

10603328_10204093457408980_60233510556125089_n(foto di poetella)

 

In quest’ora – senti come tutto è in movimento attorno?-
in quest’ora di gente che torna o ancora traffica
con le beghe del giorno
me ne sto ad ascoltare il chiacchiericcio quieto
della pentola che bolle sul gas senza altro rumore che quello
ogni tanto un rombare lontano di qualche moto
e magari macchina
o un gridolino d’uccello che ancora ha voglia di cantare
all’estate che sta finendo.
Dai fiori, dal verde delle foglie, silenzio.

E il silenzio m’è amico.
Con lui condivido i pensieri e lui, garbato
non fa domande.

Né risponde.
…
…
…

(by poetella)

 

 

 

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

un ripost…

14 domenica Set 2014

Posted by poetella in amore?, desiderio, foto di poetella, libertà, niente fiato sul collo

≈ 4 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, gioia, poesia, serenità, silenzio, sto bene, ti amo

10629801_10204044797872522_3619547247087052193_n

 

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Chissà       forse sarebbe piacevole se… anche solo se…

 

Ma no. In fondo io ho mille amici, mille voci, mille luci, due gatti che mi salutano tutte le mattine, in androne, quando esco. I  vicini. I lontani. I chissà chi.

Per non dire delle mille e mille faccende in cui sono affaccendata e sfaccendata, i mille e mille progetti disegnati su carta lucida e realizzati in scala 1:1, nel territorio delle mie congetture impensabili.

 

E, comunque, chissà       forse sarebbe piacevole se… anche solo se

 

Ma no. In fondo io amo svolacchiare libera tra mille cieli, mille prati fioriti e sfioriti, mille isole conosciute e cancellate dalle mappe. Memorizzato e poi dimenticato il percorso. Amo sfiorare e guardare di sguincio e girare le spalle, scrollare i capelli, sgusciare veloce ad ogni catena che volesse avvilupparmi, catturarmi, costringermi e bloccarmi, ogni laccio, ogni nastro anche rosso, anche d’oro, anche di seta, di raso o di brillanti.

Come fai a bloccare le nuvole?

 

E quindi per quanto io sospetti che forse sarebbe…

 poi, sai? no. Non stiamo a credere che…

No.

Non sarebbe affatto bello. Lo so come sarebbe. L’ho provato. E dunque, amore mio, continua così. A non cercarmi,

a non chiamarmi,

a non implorarmi,

a non assediarmi,

a non circondarmi con mille richiami disperati.

 

Continua così. Che così va bene.

…

…

…

(by poetella)

 

 e mettiamoci pure ‘sta musichetta, che mi sto beando da tutto il pomeriggio…

Chopin – Notturno Op.27 nr. 2 – Maurizio Pollini

 

 

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Ho camminato sugli aghi di pino…

28 lunedì Lug 2014

Posted by poetella in amore?, foto di poetella

≈ 26 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, poesia, silenzio

la rosa(foto di poetella)

 

 

.
Ho camminato sugli aghi di pino, finalmente. Ho sondato il terreno, cauta. Passetti di bimbo.
Tornare a sentire il terreno sotto i piedi. Riconoscerlo. Con un po’ di paura. No. Non paura. Circospezione.
È come se si dovesse riprendere una consuetudine. Tralasciata per un po’. Capita.
Tralasciare.
Lasciare tra. Ti sto tralasciando, amore mio.
Devo. Si snodano giorni di devo. Di aspetta. Di dopo, poi, vedrai.

Un dopo ancora troppo lontano per starcisi a concentrare su. Dunque ti tralascio, amore mio.
Ti metto un velo sopra. Ti oscuro come il cielo di ieri. Nubi spesse.
Hai visto oggi, però? Che schiarita!

Non dobbiamo scoraggiarci, non dobbiamo disperare. Hai detto.
Quando l’hai detto?
Come si misura il tempo? La clessidra nella mia testa non la giro più.
Per un po’, almeno. La metto via.
Chiudo il cassetto.
Apro la finestra e guardo fuori.

C’è il sole. Quello torna sempre. Basta aspettare.
…
…
…

(by poetella)

Tema dal film “The Third Man”

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

No, non scriverò…

10 giovedì Lug 2014

Posted by poetella in amore?, desiderio, farfalle, libertà, lontananza, scrivere a...

≈ 29 commenti

Tag

amore, attesa, crescere, fotografia, nostalgia, silenzio

cassetti(foto di poetella)

 

qui se volessi ascoltare  poetella

(che davvero è tutta ‘n’altra cosa!)

 

 

 

No, non scriverò, ti dicevo

per fare crescere il fuoco, soffiarci su e custodirlo.

Senza dispersione.

Ma lo sai, no?

Lo sai che sono sempre miniera di dubbi, soffio sulla cenere e si scompiglia tutto.

Lo sai come sono, no?

Bene o male, fatta bene o male, non so.

Tanto per cambiare.

Non so mai.

Ma no, non scriverò, ti dicevo

ché a stare troppo serrati, accostati, collegati, si perdono i confini.

Si frantuma l’essenza.

Poi, diciamolo, chi mai ha voglia di cercare qualcosa che già sta lì, nel cassetto grande,

quello che si apre bene, non s’incastra, scorre via come il tempo.

 A  che serve cercare. Apri, prendi. Richiudi.

 

E invece no. Io no.  Noi no.

Dunque no, non scriverò.

E non perché così tu. O forse sì, vallo a sapere.

Non lo voglio sapere.

Comunque no. Credo di no.

Magari per non, sì, lo sai? sai tutto tu, vero?

per non stare sempre lì, davanti ai tuoi pensieri, forzandoli. Per intrusione.

Un inserimento meccanico non richiesto.

Una mosca che entra dalla finestra e non riesce più a uscire.

Non mi piacciono le mosche. Mi piacciono le farfalle.

Quelle che non le prendi mai e magari ti si posano su un dito, così, perché va a loro.

E tu lo tieni fermo per non farle scappare via. Belle vero?

Come le tue farfalle, ti ricordi?

Io sì. Tanto tempo fa, eppure…

 

Comunque, tornando alla questione

no, non scriverò, ti dicevo. Cercami tu.

 

Anche se certe volte mi prende una gran paura d’evaporare,

sfumare via, dissolvermi del tutto  dal tuo mondo e, peggio,

vederti svanire dal mio.

Al calore di tutte le distrazioni del vivere.

 

Sì, sì, certo, lo so. Lo so. Non lo credi possibile.

Ma va’ a sapere. Hai visto mai?

…

…

…

(by poetella)

 

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Troppo stanca. Stanchissima…

16 venerdì Mag 2014

Posted by poetella in basta!, classe, disciplina, rumore, uffa, voglio una scuola diversa

≈ 31 commenti

Tag

silenzio

il ponte

(foto di poetella)

.

.
Troppo stanca. Stanchissima. Il rumore ovunque. Schiamazzi. Vociare inutile. Movimento di masse. Onde concentriche. Oggetti volanti.
Basta.

Chiudere le orecchie. Impossibile.
Urla che si sovrappongono a urla. Girone infernale. Guerre, battaglie, attacchi e scontri.
Negazione dell’ascolto. Incomunicabilità. Aria viziata da viziati rapporti di forza.
Inutile cercare di coprire le voci con la voce.
Provare col silenzio. Chiudersi nel silenzio. Chiedere aiuto al silenzio.
A volte funziona. Per stupore. Per inquietante domanda: che succede?
Aspettare faccia effetto.
Un minuto. Due minuti. Immobile. Quattro. Ancora niente.
Poi, diminuzione impercettibile del rumore. Lievissimo abbassamento del rimbombo.
Soglia d’attenzione più alta. Piccoli gruppi che si fermano a guardare. Voci che suggeriscono il silenzio.
Sei minuti. Sette.
Altri gruppi che si quietano.
Immobilità e sguardi. Su tutto l’ondeggiare della bufera. Che si sta placando.

Ancora tre voci. Due. Una. E zitto! Non vedi che…
Tutti fermi. Tutti dietro i propri banchi.
In piedi. Zitti. Tutti.
Trattenere il silenzio. Sospensione. Sguardi. Un leggero colpo di tosse.
Silenzio. Una sedia che si sposta rumorosamente.
Silenzio.

Ora si può cominciare la lezione.
Tempo d’attesa: nove minuti.

Troppi.
…
…
…

(by poetella)

 

Lets Twist Again – Chubby Checker

 
.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Ci sono momenti…

23 mercoledì Apr 2014

Posted by poetella in amore?, foto di poetella, nostalgia, poesia

≈ 16 commenti

Tag

amore, fotografia, mi manchi, nostalgia, poesia, silenzio

20140422_100807(foto di poetella)

Qui la voce di poetella

.

.

Ci sono momenti in cui il rimbombo
del silenzio è un olio denso
da friggerci le ore
rosolarle bene rigirarle
farle saltare un po’.

Fammi saltare, fammi trasalire piccolo
rumore di un pensiero che mi
raggiunga
sottile sottile come un filo
d’erba come un capello biondo
sottile come questa spina d’assenza
che mi si infila in petto ogni tanto
e punge un po’
solo un poco fa male

doloretto che fa vita. Comunque.
…
…
…
(by poetella)

.

.

.

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

ancora nebbia… (e silenzio)

19 mercoledì Mar 2014

Posted by poetella in fotografia, nebbia, silenzio

≈ 18 commenti

Tag

bellezza, fotografia, il cielo, nebbia, silenzio

nebbie 3 nebbie 4 nebbie 5 nebbie 6 nebbie 10 20140318_075533

(foto di poetella)

 

,

,

,

,

,

,

 

 

 

 

 

 

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Prendere decisioni. Urge?

10 lunedì Feb 2014

Posted by poetella in addio, amore?, attesa, basta!, fine di un amore, foto di poetella, malinconia, poesia, stanchezza

≈ 16 commenti

Tag

amore, attesa, fine di un amore, fotografia, poesia, silenzio, sono un po' stanchina...

SAM_0933(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

 

Prendere decisioni. Urge?

O non sarebbe forse meglio uno scivolare

proprio come Ofelia sull’acqua

magari con delle notine lievi

nostalgiche – struggenti che cantano una ninna

ai pensieri. Stanchi.

 

Stare ad argomentare sul migliore dei silenzi

o sul grido,  sull’affollarsi delle giostre

o sulla dolcezza d’una panchina solitaria

e vuota, in pieno inverno. senza neve

servirà?

Servirebbe forse uno scambio di mani

di fiati di occhi di braccia

un intreccio di gambe un contatto uno scontro

servirebbe un contrasto?

O anche un più morbido sorvolarsi

sfiorarsi immergersi in un campo magnetico

di tenerezza.

Servirebbe, dico io?

 

Con tutta questa libertà tutta questa leggerezza

si comincia a temere  l’oblio.

 

E, peggio, si teme di cancellare la mappa.

 

Tuttavia, sì, devo dirlo, sono stanca forse, d’essere isola

pensavo ieri.

 

Siamo nati per essere penisole, noi. Credo.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

 

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

a spasso per giardini… in pausa pranzo…

21 martedì Gen 2014

Posted by poetella in foto di poetella

≈ 9 commenti

Tag

fotografia, serenità, silenzio

1609790_10202360256280035_1776235832_n

…pensando a te

che stai pensando a me

A spasso a ristorarsi occhi e cuore…

.

.

.

Johann Sebastian BACH  – Adagio, BWV 974.

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Stanotte ho scritto due o tre poesie…

03 venerdì Gen 2014

Posted by poetella in poesia

≈ 19 commenti

Tag

anima, attesa, poesia, silenzio, sogni

20130822_152429(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Stanotte ho scritto due o tre poesie

anche se era tutto buio e la pagina dietro i miei occhi

era nera nera

e non c’era neanche un riflessino dal cartagloria dorato

dal suo specchio addormentato, beato lui!

ché io, inutile provarci.

Quando ti girano in testa due o tre poesie

o le scrivi o niente.

 

Allora quella dentro di me, piano piano s’è alzata

lasciandomi a letto, gentile! a occhi chiusi. E s’è messa a scrivere.

 

S’era illusa, poverina, che quella a letto

con la luce del mattino

avrebbe ricordato la scia d’argento che aveva lasciato

strisciata sui muri scuri, sull’angelo del comò

sulla tenda invisibile e gonfia di sonno. Come me.

 

S’era illusa d’avermi lasciato una fiammella

per passarci sopra le parole e farle apparire

una alla volta. Chiare. Leggibili.

 

Ma la luce del sole era troppo forte.

Non sono riuscita a leggere niente se non qualche parolina.

La mia prima sbornia, c’era scritto e

Quando sarò, e anche altro, ma era confuso. Troppo.

 

Allora, ormai col sole alto dietro le nuvole

mi sono alzata

triste triste,

con un senso di colpevolezza abbandonato sul cuscino

per aver lasciato volare via quelle parole

 

dimenticate, sconsolatamente. Per sempre.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Dovremo aspettare …

30 lunedì Dic 2013

Posted by poetella in anima, atmosfere magice, attesa, basta!, Bellezza che salva, biografia..., cose consolanti, cose faticose, desideri..., diario, foto di poetella, indipendenza, J.S:Bach, le cose importanti, libertà, musica, non ne posso più, poesia, un po' di tempo per me

≈ 18 commenti

Tag

attesa, J.S.Bach, musica, poesia, silenzio, sto bene

20131103_105454(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Dovremo aspettare le ore piccoline

e che le posate siano tutte nel cassetto

ben asciugate e lucidate

e che fuori smetta di piovere oppure no

che tanto

non si sentirà rumore qua dentro

con queste finestre sigillate che tengono fuori freddo e notte

 

gioia delle muffe

che dai a ripulire

dai a ripitturare. Questa casa  che è tutta una muffa

che lo diceva Cetto: I funghi ci sopravviveranno.

Come chi era Cetto? Lo so io. E lo sanno anche i fungaioli.

Ma lasciamo perdere che perdiamo il filo.

 

Dovremo aspettare le ore piccoline, dicevo

e che si cominci a sentir russare di là per mettere

piano piano

un po’ di buona musica, di quella che ti consola

di quella che ti dimentichi del dammi e del dimmi e del fammi

di quella che dentro la stanza c’è  un roteare d’astri

azzurrini

crome e biscrome e chiavi di violino

e chiavi di porte segrete

con dentro parole tutte in fila

scartate come caramelle pronte per essere succhiate

sciolte assaporate. Gustate sorridendo.

Con la testa reclinata un po’ indietro e i capelli che diventano più lunghi

 

E i minuti che diventano più lunghi

Proprietà privata, cancello sigillato da dentro.

E guai a chi tenterà di…

via! Pussa via! Questo posto adesso è mio. Dirò. Ok?

…

…

…

(by poetella)

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Avessi orecchie …

29 domenica Dic 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, Borodin, cosa sarà di noi?, crescere con l'amore, desiderio, foto di poetella, innamorata pazza, le cose importanti, malinconia, morire d'amore, non ne posso più, nostalgia

≈ 23 commenti

Tag

amore, attesa, Avessi, bellezza, borodin, fotografia, mi manchi, nostalgia, poesia, sai?, silenzio, ti amo

SAM_0396_1(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Avessi orecchie per sentire

che ne so

magari un  sospiro di formica

lo scricchiolio notturno dei sogni, hai presente?

il fruscio di seta dei ricordi, molle.

 

Avessi orecchie per captare il  palpito

che fa quando plana la libertà

giù dall’altura più solitaria

e bianca e azzurra e altera

lo sciabordio della gioia intermittente

lucetta colorata clic clac clic clac

come un’onda.

 

 

Avessi affinato l’ascolto del buio

occhi di gatta verdi verdi

scintillanti.

[Quando ascolterò la tua voce, ancora?]

 

Invece, vedi un po’! queste orecchie mie

stanche

di silenzio di cella

temo si feriranno al primo scalpiccio

dell’attesa

di gioia. Che verrà.

 

Aspetto, chi lo nega?  Prima o poi verrà.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Come ci fossero mille occhi nascosti…

09 martedì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, foto di poetella

≈ 14 commenti

Tag

occhi, ombra, silenzio

SAM_0054(foto di poetella)

 

 

Come ci fossero mille occhi nascosti

mille e mille che guardano e guardano

un po’ di sguincio, un po’ sotto sotto

 

e mille nascondigli.

O bocche mute.

Mica lo so perché ho avuto sempre questa impressione

specie di notte. A guardarli.

 

Quel loro silenzio che basta a se stesso

o il sommesso mormorio. Anche quello

 

che fa sgorgare i pensieri

gravidi di possibilità [come quasi tutti i pensieri. Almeno]

 

Alberi. Compagni discreti di questo mio faticoso

accaldato viaggio

vi benedico

grata dell’ombra.  Che non chiede.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

bene. E allora….

29 lunedì Apr 2013

Posted by poetella in silenzio

≈ 17 commenti

Tag

silenzio

.

.

.

.

.

.

silenzio. Ecco.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

poetella non ha testa per scrivere….

01 venerdì Mar 2013

Posted by poetella in attesa, Chopin, foto di poetella, fotografia, musica, pazienza

≈ 9 commenti

Tag

andres segovia, attesa, chopin prelude, fotografia, luce, musica, paura, silenzio

in questi giorni…

dunque…

ariosoridotta

foto!

e musica…

Andres Segovia – Classical Guitar – Chopin Prelude

.

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Andare a cercare il …

11 venerdì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, dolore che guarisce, foto di poetella, inverno, nebbia, poesia, speranza

≈ 14 commenti

Tag

amore, il cielo, luce, nebbia, passeggiata, poesia, serenità, silenzio

nebbie

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Andare a cercare il nocciolo. Il cuore invisibile.

Il remoto principio del tutto.

Guardinghi, nel lucore della nebbia.

 

Stamattina, camminare, davvero una sfida.

Si può procedere, comunque, anche senza distinguere nettamente i contorni del destino.

Anzi, forse proprio per questo.

L’indeterminatezza è certo fonte di allerta.

Di sensibilizzata attenzione.

Una percezione di vento sulla pelle bagnata.

Oltre all’innegabile bellezza del paesaggio che sfuma dolce, attorno.

Delle sue svariate, ignote potenzialità.

 

Persino il cinguettio di un invisibile abitante di un invisibile albero

può contenere un indubbio fascino sottile.

Senti le note, tintinnanti, unica certezza nitida, senti?

in un vaporare di tutte le questioni del mondo.

 

Eppure davvero devo riconoscere che quella mia passeggiata

in un quasi niente grigio-bianco

acceso qua e là di luci giallognole fisse o rosse o bianche mobili

quella mia passeggiata m’ha ammorbidito il cuore. Inzuccherato.

Placata la sua inestinguibile fame di certezze.

 

Ho accolto quei colori sfocati come premessa alla luce.

 

È che la nebbia, è come se la nebbia mi facesse pensare ad un prossimo, promesso, possibile, atteso, sempre mi facesse pensare a un delicato, morbido, fremente risveglio di bimbo.

 

Ancora possiamo aspettare, dunque. In silenzio.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Altro
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Reddit (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Telegram (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)
  • Clicca per condividere su Skype (Si apre in una nuova finestra)

Mi piace:

Mi piace Caricamento...
← Vecchi Post

quanti hanno letto...

  • 204.267 visite dall'inizio

Enter your email address to follow this blog and receive notifications of new posts by email.

Unisciti ad altri 1.642 follower

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • Flusso di pubblicazione
  • Feed dei commenti
  • WordPress.com

questo il mio primo libro…

pubblicato da  RUPE MUTEVOLE

e questo il mio secondo…

pubblicato da Progetto Cultura

il terzo. Vincitore del Premio Mangiaparole-Romanzi

vincitore del Premio Mangiaparole-Romanzi

il mio primo e.book

eccomi qui…

e chi volesse leggermi...
sarà gradito!

Commenti recenti

poetella su Eppure vorrei…
nerodavideazzurro su Eppure vorrei…
endorsum su Punto dopo punto…
poetella su Punto dopo punto…
endorsum su Punto dopo punto…
poetella su Punto dopo punto…
endorsum su Punto dopo punto…
poetella su Punto dopo punto…
endorsum su Punto dopo punto…
poetella su Ascolto Glass…
poetella su Punto dopo punto…
almerighi su Punto dopo punto…
poetella su Punto dopo punto…
poetella su E gli alberi, chissà…
The Butcher su E gli alberi, chissà…

Articoli recenti

  • L’incipit…
  • Undici anni fa…
  • Eppure vorrei…
  • Ascolto Glass…
  • Punto dopo punto…
  • E gli alberi, chissà…
  • Eppure arriva sempre…
  • ma io dico…
  • Già…
  • c’è…
gennaio: 2021
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
25262728293031
« Dic    

Archivi

  • gennaio 2021
  • dicembre 2020
  • novembre 2020
  • ottobre 2020
  • settembre 2020
  • agosto 2020
  • luglio 2020
  • giugno 2020
  • maggio 2020
  • aprile 2020
  • marzo 2020
  • febbraio 2020
  • gennaio 2020
  • dicembre 2019
  • novembre 2019
  • ottobre 2019
  • settembre 2019
  • agosto 2019
  • luglio 2019
  • giugno 2019
  • maggio 2019
  • aprile 2019
  • marzo 2019
  • febbraio 2019
  • gennaio 2019
  • dicembre 2018
  • novembre 2018
  • ottobre 2018
  • settembre 2018
  • agosto 2018
  • luglio 2018
  • giugno 2018
  • maggio 2018
  • aprile 2018
  • marzo 2018
  • febbraio 2018
  • gennaio 2018
  • dicembre 2017
  • dicembre 2016
  • novembre 2016
  • ottobre 2016
  • settembre 2016
  • agosto 2016
  • luglio 2016
  • giugno 2016
  • maggio 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • gennaio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015
  • ottobre 2015
  • settembre 2015
  • agosto 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015
  • maggio 2015
  • aprile 2015
  • marzo 2015
  • febbraio 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • settembre 2014
  • agosto 2014
  • luglio 2014
  • giugno 2014
  • maggio 2014
  • aprile 2014
  • marzo 2014
  • febbraio 2014
  • gennaio 2014
  • dicembre 2013
  • novembre 2013
  • ottobre 2013
  • settembre 2013
  • agosto 2013
  • luglio 2013
  • giugno 2013
  • maggio 2013
  • aprile 2013
  • marzo 2013
  • febbraio 2013
  • gennaio 2013
  • dicembre 2012
  • novembre 2012
  • ottobre 2012
  • settembre 2012
  • agosto 2012
  • luglio 2012
  • giugno 2012
  • maggio 2012
  • aprile 2012
  • marzo 2012
  • febbraio 2012
  • gennaio 2012
  • dicembre 2011
  • agosto 2010

Blog su WordPress.com.

Annulla
loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.
Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: