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(foto di poetella)
Certamente doveva esserci parecchio paradiso
parecchia primavera
parecchie richieste accorate di perdono
in quelle paroline sul display del telefonino, la mattina
se adesso lei, mentre stirava camicie ascoltando Bach
sola soletta, a casa, con gli occhi sorrideva
oscillando piano
come stesse danzando una giga.
Sebbene tra tutte le camicie non ce ne fosse
neanche una celeste.
Perché tu, amore mio, forse, pensi di non saper dire, ma…
ed io, io stessa che parlo parlo
come potrei mai racchiudere in quei cerchiolini, quelle curvette
quelle asticine
tutto quello che m’impasta il cuore
e me lo fa molle
foglia a terra
dopo il temporale?
C’è solo un modo, allora, ecco. Vieni qui, quando puoi. Abbracciami
E sentimi tutta addosso.
Ché sentirai. Capirai. Te lo dico io.
…
…
…
(by poetella)
pc riparato a tempo di record! Viva!
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