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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi tag: passione

Tentazioni…

03 mercoledì Nov 2021

Posted by poetella in poesia

≈ 6 commenti

Tag

amore, lingerie, passione, rosso, sexy, tentazioni

– Piace? Comprato oggi…
– (…)
– Pizzo e seta
– (…)
-Top, reggiseno e mutandine…
– (…)

– Tutto rosso…

– (…)
– Beh, non dici niente? Ti piace o no?
– Sì sì.. però…
– ?
– Mi piace di più quando…
– (…?…)
– Quando te lo  levi…
– (…)
– (…)
…

Sipario.


…
…
…


(by poetella)

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leggere, sì, leggere…

14 sabato Ago 2021

Posted by poetella in poesia

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Tag

amore, Antònio Lobo Antunes, leggere, letteratura, libri amati, passione, scrittori amati, scrittori portoghesi, scrittori preferiti

Ché c’è un modo solo, per me, per sfuggire a tutto questo.

No, non parlo solo del caldo. Per quello ci sono i condizionatori e benedetto chi li ha inventati.

Tutto questo altro. Non sto a fare l’elenco. Ognuno ha i suoi elenchi. Le sue priorità.

E il mio tutto questo magari sarà il tutto questo anche di qualche altro, ma che me ne faccio?

Condividere. Già. E con chi?

Preferisco leggere.

E solo lui, Antònio Lobo, mi sa portare fuori.

I suoi personaggi dolenti, disperati eppure non domi. Ancora con una lucina flebile flebile di speranza. Ancora un’implorazione, mani giunte e aspettare.

E niente che arrivi. Niente. Ci si sente fratelli a leggerlo. No. io mi sento sua sorella. Se fosse qui lo abbraccerei. E fanculo al covid!

…

…

…

(by poetella)

(foto di poetella)

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tanto tempo fa… scrivevo questo

02 martedì Ago 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 4 commenti

Tag

amore, amore eterno, bellezza, fine di un amore, fotografia, passione, silenzio

le sue nuvole

(foto… sua)

“…ci ricorderemo, in tempi prossimi e oscuri…questa felicità.
E ne faremo tesoro, come di un’inesauribile fonte d’energia.”

.

……………………………………………………. E tutto silenzio, dopo. Ti ricordi?

Tutto fermo. Gli oggetti dimenticati che riprendevano forma. Riaffioravano alla coscienza.

Un cuscino a terra. L’altro, no. Parte del lenzuolo sopra. I telefonini, uno accanto all’altro. Spenti, sul comodino. Risalita in superficie di tutto il reale come una bolla d’aria nell’acquario.

Pluf, pluf, pluf. Su, fino al tangibile.

Ai pochi rumori dell’intorno.

Al fri fri della veneziana in balcone, canterina al vento. Come un grilletto. Che pareva contenta.

 

Ancora immobili, noi. A tendone del teatro abbassato. Danza  finita.

Cuore lento, lento. Respiro di brezza.

Finito il maestrale e la bora

e il libeccio. Finite le onde, la burrasca. E i flutti.

 

Solo il fri fri della veneziana verdolina in balcone. I suoi palpiti.

I miei jeans sui tuoi jeans, sulla camicia bianca. Tua? Mia?

 

– io non sono un passionale, hai detto.

– No, ho detto io.

– Io non sono di quelli che uccidono, che inscenano drammi. Che sbranano. Straziano.

– No, ho detto io. Tu non sei un passionale.

 

[Con quelle spiagge negli occhi. Quelle baie. Quel respiro largo d’alberi alti. No. Tu no.

La   lentezza. Il lontano.]

 

– Tu non sei un passionale. No. Sei appassionato.

Sorridi? Questa la parola?

Fai sì? Come fai a sorridere così? Tu che ti butti in tutto quello che fai. Questa è passione. Questa.

Tutto quello che fai. Certo. Anche il piano di cottura della cucina a gas. Come lo lucidi.

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai. Sì.

Anche lo spiare i lamponi che crescono nel tuo campo. Arrossendo come adolescenti al primo ballo. Boccucce d’angelo di Giotto.

Anche quando scatti quelle meraviglie e fermi le nuvole e me le mandi.

Tutta passione.

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai. Sì.

Anche quando inventi un vialetto di pezzetti di maiolica, briciole di scarto, mosaico antico nelle tue mani a fare stradine per farci passare le fate. [e non me, che non ci verrò mai, lì, ma che fa?]

 

Ti butti con passione in tutto quello che fai, tu. Sì.

 

Tutto fai con passione, amato mio. In tutto t’immergi a fondo. Sempre.

 

Anche in quel gioco che, sapiente, così bene conduci

 

in quel luogo oscuro tra le mie cosce.

…

…

…

(by poetella)

Suite bergamasque, for piano, L. 75- No. 1, Prelude. Claude Debussy

(giugno 2013)

 

 

 

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E lei si domandava…

20 venerdì Mag 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, amore eterno, desiderio, fine di un amore, fotografia, J.S.Bach, musica, nostalgia, passione, Ricordi, tristezza

rosso

(foto di poetella)

 

 

E lei si domandava Ma quando diavolo finirà ‘sta storia che ogni tanto, improvviso, mi scoppi in testa  come un foruncolo pieno di pus, dolente, infiammato e m’infetti, m’infetti tutta di desiderio febbricitante velenoso

sciagurato

mortale.

…

…

…

 

(by pooetella)

 

.

 

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Nostalgia sottile di…

02 sabato Apr 2016

Posted by poetella in poesia

≈ 3 commenti

Tag

amore, amore eterno, cenerentola, coscia, fotografia, fuochi, il cielo, nostalgia, passione, poesia, Ricordi

cielo in fiamme

(foto di poetella)

 

.

Nostalgia sottile di cieli stellati

– niente. Neanche una.

Tutto scuro, con quel peso di notte triste, sopra –

nostalgia di luminarie, sobbalzi, punti

accordati pulsanti (dimmi perché questo cielo

è così nero,  amore mio!)

 

nostalgia di fiaccole

fuochi nello skyline del destino

ardere di covoni sulle colline (ricordi

come s’andava in fiamme?)

 

nostalgia della quiete della cenere

ancora calda (la tua mano

sulla mia coscia sinistra, pesante, abbandonata)

 

chissà mai dove andranno a dormire i gabbiani.

…

…

…

 

(by poetella)

.

.

 

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Sì, ma adesso non parlare…

13 giovedì Ago 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 7 commenti

Tag

amore, amore eterno, desiderio, passione, piacere, silenzio

.
.
Sì, ma adesso non parlare
Basta parole
Con quella tua voce di vento
con la mia di pioggia
Basta parole. Zitti.
 
Adesso fasciami di te, ché sono qui
Vedi? Sono qui.
Sono il poema del tuo desiderio
Cancellami riscrivimi
Rileggimi nelle mani
E imparami a memoria e toccami
E guardami
 
                       Quei tuoi occhi che so
                       Abissi- notti d’agosto stellate- laghi d’alta quota
                       che chiamano
 
E straziami, adesso, marchiami
Incrostami di sospiri. Rovistami
 
E poi dondolami e scagliami
nello spazio immenso dove
fluttuano le stelle – s’inseguono gli
amori
 
E raggiungimi, con un balzo di grazia
riprendimi catturami
stordiscimi annientami mangiami nella tana
 
Immergimi nel mare della tua voglia
Imperlami allagami affogami e
innalzami rotolami. Sublimami.
 
Poi schiantami fendimi
tagliami spezzettami
Cambia rinnova la pelle dei miei giorni
 
                       Accendimi incendiami consumami
                       E sussurra vento sulle mie valli
                       Rinfrescale. Acquietale. Placale un po’.
 
E guarda il sole.
S’è coperto gli occhi, pronto.
 
Ché non vuole arrossire
…
…
…
(by poetella)
.
.
.
 

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WordPress mi…

13 giovedì Ago 2015

Posted by poetella in poesia

≈ 9 commenti

Tag

amore, amore eterno, felicità, passione, vecchie mie poesie

11880352_10206478481633095_8152787162036347779_n

sì, WordPress mi dice che sono cinque anni dalla mia iscrizione.

In realtà, sì, dalla prima poesia postata, cinque anni.

Solo che poi è passato un lungo periodo in cui  non ho postato niente.

Sono tornata  a dicembre 2011, carica di felicità.

Come si evince da questa poesia di allora…

Bei tempi, eh?

buona lettura da

poetella

…..00000000000000000…000000000000000000…..

Sì, ma adesso non parlare
Basta parole
Con quella tua voce di vento
con la mia di pioggia
Basta parole. Zitti.
 
Adesso fasciami di te, ché sono qui
Vedi? Sono qui.
Sono il poema del tuo desiderio
Cancellami riscrivimi
Rileggimi nelle mani
E imparami a memoria e toccami
E guardami
 
                       Quei tuoi occhi che so
                       Abissi- notti d’agosto stellate- laghi d’alta quota
                       che chiamano
 
E straziami, adesso, marchiami
Incrostami di sospiri. Rovistami
 
E poi dondolami e scagliami
nello spazio immenso dove
fluttuano le stelle – s’inseguono gli
amori
 
E raggiungimi, con un balzo di grazia
riprendimi catturami
stordiscimi annientami mangiami nella tana
 
Immergimi nel mare della tua voglia
Imperlami allagami affogami e
innalzami rotolami. Sublimami.
 
Poi schiantami fendimi
tagliami spezzettami
Cambia rinnova la pelle dei miei giorni
 
                       Accendimi incendiami consumami
                       E sussurra vento sulle mie valli
                       Rinfrescale. Acquietale. Placale un po’.
 
E guarda il sole.
S’è coperto gli occhi, pronto.
 
Ché non vuole arrossire
…
…
…
(by poetella)
 
 
Scriabin – Etude op.8 no.12.
.
(e sì… ero proprio  felice!)
.
.
.

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A pensarci e ripensarci…

19 venerdì Set 2014

Posted by poetella in amore?, foto di poetella, ricordare

≈ 17 commenti

Tag

amore, bellezza, fotografia, gioia, musica, passione, Ricordi, ti amo

10660170_10204068985317193_4091858066734810869_n(foto di poetella)

A pensarci e ripensarci, normale no?

tirare fuori e stare a guardare e cercare di dare nome corpo forma credibilità ( sarà successo davvero?) magari un sogno un miraggio un ghirigoro di bellezza sul vetro degli accadimenti delle utopie delle proiezioni di speranza, che ne so?

A pensarci e ripensarci ecco,

oltre che rivivere ritornare al cospetto dei fatti (fatti?)ricostruire una tela ad olio, no, un acquerello, meglio una sanguigna con toni di biacca, oltre che a ritrovare il sorriso da dea beata,
oltre che spazzare via tutto il quotidiano grigio imprigionato e poi liberato da tutte le ragnatele della noia del devo dell’adesso dello sbrigati che fai tardi, oltre che spazzolare la polvere accumulata in un giorno (solo un giorno?)sopra il cristallino splendore della gioia

a pensarci e ripensarci ecco che

s’è delineato il cosa, il come, il com’era, quanto era. Era. O è?
È, certo, ancora è e sempre ché ormai è lì, imprigionato nel ricordo, tassello irremovibile, come uno svuotarsi, un tirare su col secchio e riversare, un trasmigrare da quella tua bocca alla mia, da quel tuo petto al mio, da… ok, non serve precisare oltre.
Senza paragone, come dice Gherardo Bortolotti, come un propagarsi di trasalimenti, uno svernare anche se è indubbiamente estate, ancora, come un albero invaso dai passeri, un campo di girasoli intriso di luce, un’onda alta e sull’onda un’altra onda e ancora un’altra e ancora.
E poi e poi e poi.
E poi non riuscire. Le parole dovrebbero brillare come brilla quel ricordo, invece d’essere nere e piccole e veloci.
No, meglio non dire niente. E tenere tutto lì.

E poi e poi e poi.
…
…
…

(by poetella)

Ashkenazy plays Chopin Etude op.10-n°1

.

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ri-post… ché oggi…

09 mercoledì Lug 2014

Posted by poetella in amore?, Bellezza, foto di poetella, la voce

≈ 14 commenti

Tag

amore, bellezza, cannella, fotografia, gioia, passione, poesia, velluto

petali(foto di poetella)

 

 

Oggi  pensavo alla tua voce

Tabacco e cannella, mi dicevo

magnolia, limone e gelsomino.

 

Pensavo alla tua voce

braccialetto d’argento coi ciondoli

[Ricordi, ieri?]

La tua voce, pizzo nero

velluto rosso

 

lago che s’increspa

al mio vento

…

..

…

(by poetella)

 

 

 

Borodin   – String Quartet No. 2 In D Major

.

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E si parlava, dopo…

08 martedì Lug 2014

Posted by poetella in che bello che sei!, chiacchiere, dopo l'amore, gatti, poesia

≈ 29 commenti

Tag

amore, bellezza, fotografia, gioia, passione, poesia, serenità, ti amo

gatto(foto del”gatto”)

Qui per ascoltare…

E si parlava
dopo
di potature e nuovi polloni
della grandezza esagerata dei lamponi
di gatti spariti per paura.
Di attese
e tranquillità del sentire comune
di stupore, dopo tanto
ma davvero sono tanti anni?
di come fosse bello ancora
e di più, aveva detto lei.
Sicuramente di più. Ché ora…

Si parlava di emozioni, ah! Le emozioni.
Si parlava dell’e poi? E del fa niente! Non ci pensiamo
che per adesso va bene così.

Si parlava ed era dolce guardarsi
complici
intimi. Amici?
Il bicchiere d’acqua sul comodino
la luce che filtrava sbieca ancora dalla serranda abbassata.
Il sudore che si stava lentamente asciugando.
I capelli ancora no.

E mentre lei Ricordati di dirmi quando tornerà il gatto
mentre gli diceva così pensava
Madonna che bello che sei!
Che fortuna spudorata che c’ho.

E poi glielo diceva pure. Senza paura. Né vergogna. Mai.
…
…
…

(by poetella)

 

P.s.
Il gatto è tornato…

 
.

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Senza paragone (8)

04 venerdì Lug 2014

Posted by poetella in amore?, insieme, passione, senza paragone

≈ 14 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, gioia, passione, poesia, ti vedrò

nubi rosse

(foto di poetella)

Per ascoltare…

.

Senza paragone

come quando laverò via sbiancherò
cancellerò fiumi di niente
deserti vallate montagne
piccole cianfrusaglie nelle tasche
nelle borse rivoltate
butterò via tutto dimenticherò anche il mio nome
resterà solo il nome che mi darai
i nomi
i mille nomi che mi darai e a loro risponderò
in festa.
Senza paragone

come l’elastico delle ore che s’allungherà
si tenderà a oltranza fino a
spezzarsi fino a frantumare tempo
e spazio e tutti i luoghi del mondo
e della moltitudine dell’universo silente
oltre quella porta dove si spaccherà la terra
e noi precipiteremo nel suo centro
in un magma ribollente bruciante dove il noi
il due sarà finalmente uno

fuso e ardente e amante.
…
…
…

(by poetella)

 
.

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E sarà meraviglioso…

14 sabato Giu 2014

Posted by poetella in amore immenso, attesa, poesia, ritrovarsi

≈ 28 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, gioia, passione, poesia, ti amo

luce-e-colore1

(foto di poetella)

 

 

Ascolta. Qui la voce di poetella

 

 

 

E sarà meraviglioso, vedrai, come

sempre è meraviglioso guardare

la pioggia scendere impetuosa da dietro i vetri

per un bambino che non ha paura

per chi è bambino sempre

e non ha paura

quasi più.

 

Sarà meraviglioso come guardarsi

le mani pulite    lavate via tutte le scorie

del passato

le mani aperte verso il cielo

 

lo so. Sentimi. Sarà meraviglioso

per noi che conosciamo la grandezza

che sappiamo lo stupore

che ci accende la musica

di questa nostra libertà

di prigioni slegati

ritrovata la casa

il fuoco  e lo specchio.

 

Sarà un cantico      una laude al destino

generoso e benevolo

ritrovarti

sapiente la trama che ha steso i giorni

sapienti gli occhi che hanno visto

riconosciuto

intrecciato

queste nostre anime di seta e oro

splendente veste di festa

attorno ai passi di danza. Insieme.

…

…

…

(by poetella)

 

 (…che non ha tempo di scrivere..e allora…ripropone. Ok? Giusto per non…)

 

 

.

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tu…tu sei…(poetella in versione hot…)

29 giovedì Mag 2014

Posted by poetella in amore?

≈ 17 commenti

Tag

amore, hard?, passione, solo tu

tibet in fiamme

(foto di poetella)

qui poetella e la voce…

 

– tu…tu sei…

ma non le venivano le parole mentre la città in petto le andava a fuoco e lui le continuava ad appicar fiamme su ogni tetto, sui balconi, in ogni finestra in ogni porta e portone

– tu…oh! Tu…tu sei…

e la pelle aveva mille bocche che avrebbero urlato e mille ferite aperte e mille occhi accecati dalle fiamme, incendio a monte, incendio a valle, dio le fiamme!
Incendio sul mare e in fondo al mare.

– Ah, tu! tu…tu sei…

Ma non riusciva che a soffiare quelle parole per dire cosa, come, quanto. Dio, quanto!

E sulla schiena piumette di cigno, o erano baci? Addosso, ovunque mentre a sud inferociva la battaglia e a est e a ovest.
Era un assedio di mani, di braccia, di sguardi, di gambe, di bocca, di lingua

– Ah, tu! tu…tu sei…

Non riusciva a dire altro che questo. E lui

– No ! non io. Tu…tu sei…

Incastro perfetto d’amore. Così.

E ancora e ancora così. E poi ancora e ancora.
E chissà che fine aveva fatto il tempo. Chi lo sa mai?

Finché non c’era rimasto più niente da ardere e il mare, col suo ampio respiro, aveva sommerso tutto.

E ora scriveva per ricordare. Ancora.
…
…
…
(by poetella)

 

An Affair To Remember. (dal film Un amore splendido)

 
.

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Magari è solo la mia solita fame a oltranza di bellezza …

10 lunedì Mar 2014

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza che salva, la forza dell'amore, passione, storia d'amore

≈ 43 commenti

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amore, bellezza, gioia, passione, ti amo

Adamo-ed-Eva-detto-anche-Adamo-ed-Eva-addormentati-del-19053

(foto dal web. Rodin :Adamo ed Eva addormentati)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Magari è solo la mia solita fame a oltranza di bellezza che mi fa calare gli occhi sul braccialetto coi ciondoli che ho comprato ieri.  Mi tintinna al polso.

La stessa che mi spinge ad aprirli prima di te per spiarti rilassato, col respiro lento di un antico guerriero greco addormentato, i capelli scomposti, la mano sinistra sotto la nuca, la destra sulla mia coscia. Il celeste che ti traspare dalle palpebre sottili.

E il petto che si solleva e abbassa lento.

Che quasi mi sento in barca.

E forse siamo in barca. Forse siamo su una zattera che vaga su acque calme, adesso, tra ghirlande di fiori galleggianti.

 

Sarà la mia eterna fame di bellezza che mi fa frugare trai rami dell’albicocco, quando sono in classe, porta socchiusa e  quello splendore nel patio e io che cerco il chiarore di petali, il tramestio di promesse, il sospiro della luce.

 

Come potrei, come avrei mai potuto vivere senza di te, amore mio che solo a ricordare l’elasticità del tuo passo, quel tuo tenere la giacca sopra la spalla con l’indice, quel tuo reclinare la testa di lato, già tremo come fossi la tua preda o la vergine da immolare al dio delle selve.

 

Bizzarro paragone, vero?

 

Io che corro da te ogni volta con le braccia piene di meraviglie e te le verso addosso e ci cucio vestiti trasparenti per poterti continuare a guardare.

 

Ché il piacere che mi dai non è inferiore a quello che provo, che ho provato e proverò davanti all’Antea di Parmigianino, a Capodimonte, o al Narciso, certo, quello di Caravaggio, così bruno, così diverso da te che sei diafano  e luminoso come un principe del Nord.

 

Così, come te, però, quasi dolorosamente bello.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Le cose stanno così…

28 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza che salva, cosa sarà di noi?, fedeltà, felicità, foto di poetella, indipendenza, innamorata pazza, la forza dell'amore, libertà, morire d'amore, poesia

≈ 12 commenti

Tag

amore, amore vero, bellezza, crescere, passione, sto bene, ti amo

isola

(foto di poetella)

.

Lo so bene. Ormai conosco tutti i percorsi. L’andata e il ritorno.

Il crescere e il calare. E quel galleggiare come di foglia sull’acqua. Come di ramo spezzato.

Di barchetta di carta. Via. Per la corrente.

Conosco l’evoluzione del percorso. I picchi. Le cadute.

 

Lo so come vanno le cose.

Quel senso di ubriachezza sazia.  Di luce. Di abbaglio. Di spossatezza infinita.

Il passo lento. Che tanto, dove devo mai correre, dopo? Quell’andare tra mille gambe su per le scale della metro. Salire, scendere. Con le labbra che bruciano per i troppi baci.

Camminare da sonnambula.

 

So come mi lascio scivolare addosso il suono dei battiti cardiaci dell’orologio, il vento delle cose da fare. La pioggia della noia.

So come, per un po’, la prima settimana, diciamo? sarà tutto un ricordare, un intrecciare scene e scenette, fino a consumarle come foto troppo stropicciate, prese e rimesse via, riprese e rimesse via, fino a vederle quasi evaporare, scolorare, sbriciolare.

E i miei pallidi richiami d’amore, magari. Ogni tanto.

Messaggini. Qualche mail. Qualche foto.

Cinguettii di colibrì, ogni tanto.

Ché non mi piace fare troppo fracasso. Preferisco sparire come una nebbia. Te l’ho detto, no? La tua isola si vela di nebbia, adesso. E sparisce. Per un po’.

 

Le isole che si rispettino non devono essere troppo grandi. Troppo affollate. Troppo note.

Meglio se non se ne conosce l’esatta collocazione sulla mappa. Meglio trovarsele davanti all’improvviso, all’alzarsi della nebbia.

Ti piace questo gioco. Anche a me.

 

Poi, in fondo, la mappa ce l’hai.

 

La prima settimana scorrerà via così. Poi comincerà la discesa. Giù, giù, giù, un pozzo nero.

Rocce sedimentarie, basalti, rocce metamorfiche, giù, giù, giù, graniti, ossidiane, verso il centro della nostalgia.

Un buco nero fondo come il più fondo dei pozzi petroliferi.  E anche di più. Oltre 6.000 kilometri.

Fino al centro della terra, infocato d’amore.

La seconda settimana sarà così.

E niente cinguettii, niente richiami di colibrì. Silenzio.

 

Infine, magari, ci sarà ancora un’altra settimana. (ma sì, che ne sai? hai detto, non si può mai dire!)

E sarà quieta. Lo so. Di una calma distratta. Noncurante. Volutamente scordarella.

E libri, e musica e faccende. E viaggi e incontri. E magari pure scontri. No! Non con te. Mai con te. Mai più con te.

Nebbia fitta attorno all’isola.

 

Niente vento. Niente pesca di perle.

Silenzio.

 

Fino a che si vedrà all’orizzonte la vela della tua nave.

Senza  fil di fumo, che quello non è mai stato di buon auspicio.

 

E l’isola uscirà dalla nebbia. Ci sarà vento forte. Gran turbinio di rami. Gran movimento d’onde.

Profumo di terra.

 

Ti accoglierà nella sua baia, l’isola,  tiepida di sole.

…

…

…

(by poetella)

.

.

.Bach – Cello Suite No.1 -Prelude

.

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Porto dentro agli occhi…

25 sabato Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza, desiderio, foto di poetella, morire d'amore, nostalgia, passione, poesia, tracy Chapman

≈ 14 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, nostalgia, passione, poesia, Tracy Chapman

occhi

(foto di poetella)

 

 

Porto dentro agli occhi

un vuoto di te

da colmare – quanto prima, dico, almeno –

da colmare e accendere.

Lampada votiva all’amore

…

…

…

(by poetella)

 

Tracy Chapman – Give Me One Reason

 

 

 

 

 

 

.

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La verità è che, non so se …

23 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in adoro la pioggia, allegria!, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, camminare guardando, cose consolanti, cose piacevoli, diario, emozione, felicità, foto di poetella, innamorata pazza, messaggi, morire d'amore, passione, poesia

≈ 31 commenti

Tag

amore, attesa, bella da morire, bellezza, Chopin, fotografia, gioia, messaggini al cellulare, passione, ti amo

IMG_3947ridotta

(foto di poetella)

 qui la voce di poetella

 

La verità è che, non so se sia il caso di dirlo

la verità, comunque è che davvero non saprei cosa inventarmi

per essere felice, per camminare quasi volando su queste

grigie strade di periferia se

non avessi queste tue parole che mi raggiungono

improvvise come una pioggia d’agosto

e m’inzuppano da testa a piedi e meno male che ho scarponcini

belli comodi e antiacqua

e meno male che ho un ombrello di saggezza

tenuto chiuso in borsetta

piccolo piccolo, ma basterà per non montarmi la testa

ché chi non lo farebbe

a leggere dei messaggi così chiari, che

meno male che c’è un po’ di riverbero del sole

sul display del cellulare

che se no mi lascerei abbagliare, mi sentirei arrossire

sarebbe sciocco vedermi arrossire così,

così, camminando, alla mia età

passando come un’ombra davanti alla macelleria

al negozio di calzature, col telefono in mano

lo  sguardo imbambolato

davanti al piccolo  bar sempre pieno

di giocatori di gratta e vinci che non vincono mai

 

e io, io sì. Ho vinto la storia più bella del mondo.

 

E ne scrivo e ne scriverò. Contaci. Ammalata di te.

…

…

…

(by poetella)

Chopin opera22 – Andante spianato

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Ci facciamo bastare poche parole…

20 lunedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, emozione, empatia, foto di poetella, innamorata pazza, la forza dell'amore, le cose importanti, parole, tracy Chapman

≈ 11 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, luce, passione, poesia, ti amo

rami(foto di poetella)

Ci facciamo bastare poche parole

 

Oppure no. Magari cerchiamo la coda invisibile. Devono avere certo una coda invisibile.

Come la scia che lascia un pensiero. Ecco.

Devono avere un seguito nascosto, uno strascico di seta azzurra, un profumo che impregni a lungo, anche a finestre aperte.

Quando un desiderio s’espande oltremisura ogni cosa prende i suoi connotati.

Tutto si colora e scolora e colora ancora del suo abbagliante colore.

C’è riverbero.

C’è riflesso.

Ci si specchia, ci si potrebbe specchiare nel suo riflesso.

 

E allora

 noi ci facciamo bastare poche parole.

Ci saziamo della traccia che lasciano nell’aria e ce la scriviamo in petto. Come un marchio, come un sigillo. Un riconoscimento.

Ce le ripetiamo e ripetiamo per sciogliere il gusto in bocca. Anche se non riesce ad arrivare in gola.

Troppo poco. Troppa fame. Alcune, poi, particolarmente dolci, si dissolvono come grumetti di meringa.

Ma la bocca resta dolce, dopo.

Così dolce che anche quel lievissimo gusto amaro, ce n’è di gusto amarognolo, no? Anche quello, beh, via!

Va giù.

Dunque, noi, sempre affamati, ma tanto chi ci toglierà mai quella fame, chi potrà mai saziare la nostra sconfinata ingordigia, la nostra golosità?comunque, noi, almeno proviamo e

 

ci facciamo bastare poche parole

 

senza andare troppo per il sottile, senza indagare, senza chiedere. Sarà, sicuro che sarà, deve proprio essere paura. Saggi quelli che dicevano

chi si contenta gode. Certo. Ma quando?

…

…

…

(by poetella)

 

Tracy Chapman – The promise

 

 

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Stanotte ho guardato a lungo la tua …

18 sabato Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, desiderio, diario, foto di poetella, innamorata pazza, morire d'amore, nostalgia, notturno, passione, poesia

≈ 27 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, nostalgia, occhi, passione, sogni, ti amo

20140118_124813

(foto di poetella)

 

 

 

Stanotte ho guardato a lungo la tua fotografia prima di dormire. Lo faccio spesso. Anzi devo francamente confessare che lo faccio tutte le sere. Poi spengo tutto. Ecco.

A lungo. Così teneramente, così intensamente che davvero non mi sarei stupita di scoprire che chiudevi gli occhi, quando anche io  sbattevo per un attimo le palpebre.

Che non ce la facevi neanche tu a sostenere il mio sguardo. Con quei tuoi occhi vittoriosi così fissamente puntati  nel mio cuore, i tuoi occhi temerari e spavaldi.

Altro che Tosca che guarda Cavaradossi alla faccia di Scarpia!

Altro che guru ipnotizzatore di folle.

 

I tuoi occhi così larghi con dentro tutte le onde di tutti gli oceani della terra e della luna, onde alte chilometri, onde che seppelliscono interi continenti, fanno riaffiorare valanghe di desideri, affondano navi di dubbi e le rivoltano. E ci fanno crescere le alghe. E nuotare i pesci.

Occhi con dentro tutte le sorgenti dell’amore e del piacere, della gioia e dell’attesa e dello stupore.  I tuoi occhi di quell’indefinibile azzurro che provaci a rifarlo  con gli acquerelli, provaci a rifarlo con gli inchiostri più preziosi d’oriente. Ma che!

 

Ho guardato a lungo la tua fotografia

E non c’erano le tue mani

E non c’erano le braccia e  le gambe, la curva plastica della schiena, il petto largo  e non c’era il calore del tuo corpo di febbre quando mi stringi che mi scotti.

 

L’ho guardata a lungo e poi ho spento il  display del telefonino.

E t’ho tenuto in mente sperando di portarti nei sogni. Costringerti a venirci.

Niente da fare, però. Non sei venuto. Credo d’aver sognato d’essere al supermercato con mamma. Che non c’è più da tre anni. E al supermercato, con lei, non ci sono andata mai. Forse per questo? Perché al supermercato con te non andrò mai? Vallo a capire che strana strada prendono i sogni.

Ma tant’è.

Comunque, stamattina, quando sono uscita, c’era un gran vento. Un vento caldo di primavera.

E, in aria, voci acute di gabbiani.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

John Cage – Dream.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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ché se potessi, cancellerei tutto il mondo, meno…

14 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, Bellezza, cosa sarà di noi?, foto di poetella, innamorata pazza, la luna, morire d'amore, passione, pensieri sparsi

≈ 19 commenti

Tag

alba, amore, bellezza, fotografia, passione, ti amo

luna piena

(foto di poetella)

 

La tua camera. No, stammi a sentire. Anche se non ci sei. Anche se non ti vedo. Al solito. Quasi. Quasi al solito, dico.

Niente alberi per noi. Niente strade, giardini, fiori, supermercati, vetrine, per noi. Niente passi.

Niente vento. A che ci serve il vento? A che ci servono gli alberi? Che mi basti tu per fare ombra.   Ti basto io per contrastare lo sfacciato, accecante schiamazzo del mondo. E poi, anche il vento? L’ho detto, sì, a che ci serve? A niente. Basto io, basti tu, nella tua camera, a soffiare brezza sulla mia, sulla tua voglia di riconoscimenti, ritrovamenti, ricongiungimenti.

E le strade? Che ce ne facciamo delle strade se io non voglio andare da nessuna parte se non qui, da te, non voglio negozi, non voglio vetrine illuminate o no, non devo comprare niente, non voglio accumulare niente, non voglio accatastare inutilità che diano parvenza di ricchezza, la fuori, dove tutto già è un debordare di devi, non devi, di dimmi, di dammi. Di fammi.

No. Non mi interessa, grazie! Neanche a te, vero?

Non mi servono vetrine da guardare con gli occhi stupiti di desiderio, tu sei il mio desiderio cha nasce ogni volta, bambino ricciolino malizioso e impudente, non mi servono mercati e mercanti per comprare o barattare quello che ho già e che mi tengo gelosamente nei cassetti segreti del cuore, custodito, qui, con te. Nella tua, mia camera con le pareti celeste polvere e quella parete rossa, che è sempre una sorpresa, per me. Sempre uno schianto cromatico, un soprassalto, per me. Come te.

Niente passi, per noi, lo  sai, vero? Solo una passeggiata insieme, quasi sei anni fa. E basta. Ma a che mi servono i passi, insieme? E a te? Io che cammino ovunque col tuo marchio d’amore in fronte, con l’azzurro del tuo esistere che mi fa da lente per avvicinare o allontanare il mondo. All’occorrenza.

La tua camera, sentimi! Anche se non ci sei, anche se non ti vedo, proprio perché non ti vedo, adesso, eppure ti sento, ti sento ché lo so che sei qui, con me, e fuori non è ancora giorno, e ti sei svegliato da poco, ci siamo svegliati assieme, lontani, vicini sotto diversi soffitti, sotto diversi cieli, ma la luna, la luna piena la vedi anche tu, la guardi anche tu, anche tu come me, sempre come me, quante volte come me, diciamo?

La tua camera, sentimi, dai!  La tua camera, solo lei io amo, che è il pozzo dove ho gettato il mio passato, dove il presente emerge come la Signora del lago, con l’anello e la corona e ci inonda di una pioggia di luce. Che m’acceca.

Per non farmi guardare al futuro. Che non c’è.

Lontana da li.

…

…

…

(by poetella)

.

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Non ti cercherò…

08 mercoledì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, poesia

≈ 8 commenti

Tag

amore, passione, poesia, Ricordi, ti amo

Non ti cercherò. Non ti cercherò tra

le mille carte nel taschino segreto della mia borsa

Non ti cercherò nemmeno sotto il bavero del cappotto

alzato per contrastare l’eventuale malinconia

Né tra i rami secchi della vite americana

che aspetta la primavera

Arriverà?

 

No. Non ti cercherò sotto il cuscino gonfio

dei ricordi che mi stanno ancora appiccicati tra i capelli

né sull’orlo della sottoveste

che ormai riposa gettata sulla poltrona

ai piedi del mio letto. Solitario.

 

Non ti cercherò da nessuna parte ché non serve

cercare

quello che portiamo sempre addosso.

come un paio di occhiali appesi alla catenella

o il piccolo anello di nonna. Quello col rubino  rosso rosso.

 

O la mia fantasia

che ti costruisce ad ogni passo, ad ogni respiro

ad ogni attraversamento di strada e di ponte

accanto a me.

Sai? I riverberi luminosi delle nuvole

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

E niente musica. E niente foto. Ecco.

 

 

 

 

.

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E mi parlavi di emozioni…

08 mercoledì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, Bellezza che salva, diario, emozione, empatia, felicità, foto di poetella

≈ 18 commenti

Tag

amore, amore vero, bellezza, fotografia, gioia, il cielo, passione, poesia, sto bene

isola(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

E mi parlavi di emozioni

dopo che il rosso e l’oro e il nero e il rosa

 

dopo che  l’azzurro cielo vasto dei tuoi occhi s’era posato

quieto

brezza marina  sulle mie dune

scompigliate

dalla selvagge raffiche

dei tuoi sogni di carne

 

Mi parlavi di emozioni.

Quella volta, dicevi, che bello guardarti le labbra mentre parli!
quella volta, sì,  dicevi, che ho sentito frullare le ali degli uccelli

a un passo dal mio viso

sdraiato com’ero sull’erba dell’altopiano

conquistato come un castello assediato

In faccia

il  cielo.

 

Mi parlavi di emozioni.

E intanto m’accarezzavi, la tua gatta impregnata

d’amore.

Si giocava a rincorrerle, noi, e t’ho detto la mia.

Ieri. Momento stupendo, sai?

No. Non come oggi, dai! Ma bello.

Un presagio.

Un’epifania.

 

 

Quel gabbiano, mentre camminavo per via del Casale di S. Basilio

che ci fa un gabbiano a via del Casale di S. Basilio?mah!

quel gabbiano che ha fatto tre, quattro, cinque giri

in aria, proprio sopra la mia testa

accompagnandomi. Lanciando richiami.

prima di volarsene via non so dove.

non so mai dove.

Non so mai quando né dove.

Ma che importa?

 

Ed ho pensato, ieri.

Sei tu, amore mio.

Tu che mi chiami.

Tu, che… e infatti

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

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Horowitz – Chopin Waltz op. 64 n°2

29 domenica Dic 2013

Posted by poetella in Bellezza che salva, Chopin, cose oltremodo commoventi, emozione, le cose importanti, musica, pianoforte

≈ 4 commenti

Tag

amore, bellezza, Chopin, gioia, Horowitz, luce, musica, passione, poesia

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meraviglia!

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Chiedi se potrai, quando… se potrai?

30 sabato Mar 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, desideri..., foto di poetella, musica, passione, poesia, Scriabin

≈ 17 commenti

Tag

amore, amore vero, musica, passione, per sempre, poesia, scriabin, ti amo

riverbero

(foto di poetella)

 

 

 

Chiedi se potrai, quando… se potrai?

Chiedi se? Tu?

 

Che io, stammi a sentire, ti dico.

Stammi bene a sentire.

Mettiti seduto e senti.

Tu che mi sei gioia di risveglio

e mi sei attesa e scompiglio.

Tu che sei profumo di legna al mattino presto

 

di castagne, di rosmarino

profumo di vino in un grottino d’estate.

Tu che sei assalto alla noia

nessun drago grigio ti resiste, lo sai, no?

tu mi chiedi se puoi?

 

Puoi, puoi spalancare tutte le porte chiuse da sempre

Puoi entrare in tutte le grotte

Puoi macchiare di rosso la seta bianca dei bachi

 

Puoi spandere aghi di pino sull’acqua della memoria

farci un letto per stenderci i sogni

per stenderci il piacere e il mistero

e il rosso e l’oro

 

tu puoi, puoi, puoi, non starmi a chiedere permessi

per regalarmi la sete.

che già m’assilla senza pace e mi piace. Mi piace.

Dalla sete altra sete, come sorgente.

 

E sì. Sempre sì. Tutto sì. A te. Sì.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

Scriabin – Etude op.8 no.12.

 

 

 

 

 

 

 

.

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a proposito di eros…(ri-post)

22 venerdì Mar 2013

Posted by poetella in amore?, Antonio Moresco- La lucina, atmosfere magice, Bellezza che salva, foto di poetella, hard..., passione, quasi racconti, vecchie mie...

≈ 10 commenti

Tag

amore, antunes, passione, viso d angelo, zitto

l'isolaridotta

(foto di poetella)

Ascolta poetella

   – Che poi, vedi, quando lo leggo, quando leggo questo Antunes,

questo gigante, questa fucina che rimischia  stupori, meraviglie, emozioni continue e ti porta in alto, in alto come un ascensore puntato dritto verso Marte, o Andromeda, o che ne so.

Mi guardi, bellissimo? Non mi guardare così, dai, zitto. Stammi a sentire.

Gira quei tuoi occhi d’oceano, che annego, non riesco a continuare, mi perdo, m’invischio nell’acqua azzurra del tuo sconfinato, travolgente desiderio acchetato.

No. Zitto. Fermo. Lasciami dire.

Quando leggo questo Antunes,

che sto lì appesa a quelle parole che si snodano compatte, come una collana di pietre dure e cristalli di rocca e ogni tanto brilla una perla e ogni tanto c’è una scheggia d’ossidiana nera nera e poi magari, c’è un sasso. Sì, un sasso che si stacca dalla collana e ti colpisce il cuore, te lo ferisce, ci fa un buco fondo che ci va a finire dentro tutto il mondo e il mondo si slarga e si schiara e t’avvolge e ti tira via e si espande dentro di te come un lago, come un mare, come…

 

Fermo.

Stai lì. Non ti girare. Resta immobile.

Lasciami parlare mentre guardo questo tuo profilo perfetto di Endimione addormentato, questo tuo petto che respira regolare e brilla nella luce rosata di tramonto e la tua mano gioca con la mia coscia come se lisciasse la sua gatta preferita. Buono. Lasciami parlare, mentre guardo i tuoi capelli d’argento lunghi e lisci sparsi su questo lenzuolo azzurro come un’aureola attorno al tuo viso d’angelo caduto.                   

 

Quando leggo questo Antunes

che mi dimentico di tutte le meschinità e anche le meschinità diventano splendori, certo, fasti di questa nostra piccola, umana vita di mortali che vorrebbero parlare con gli dei, e penso che fortuna, cazzo, che ho trovato questo che scrive ‘ste cose qui e lo aspettavo da una vita e mai, mai, mai, mai avrei pensato, mai penserò di trovare un altro, no vedi, mai ci sarà per me un altro, impossibile un altro

 

che fa l’amore come te.

 

 Ridi? Non ridere, dai. Baciami, adesso.

…

…

…

(by poetella)

 

 SAM_0014

 

 

 

 

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Ma no. Non mettiamoci a parlare …

13 mercoledì Feb 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, emozione, empatia, foto mie..., le cose importanti, passione, poesia

≈ 27 commenti

Tag

amore, dopo l'amore, gioia, passione, poesia

Copia di IMG_0301(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

Ma no. Non mettiamoci a parlare di angeli.

Neanche di dei. Magari nemmeno di eroi.

Sebbene qualcosa di eroico mi pare che…

Ma no, dai.

Non parliamo neanche di perché, ché chi lo sa il perché? Chi lo sa mai!

Pure quelli che fanno i furbi, quelli che fanno finta, che ne sanno loro dei perché?

Non mettiamoci a parlare dei per sempre, con quella struggente tenerezza dei giovani amanti

O di mai più. Quei mai più che ci fanno tanta paura. Che mi fanno tenta paura.

No, a te, no. Sei giovane tu.

 

Che se si parla di mai più  la voce s’incrina, s’inceppa, s’indurisce, liscia e tagliante come un rasoio che stacca rose e margherite e brandelli di cuore e io non voglio una voce così, adesso.

Adesso che tutto è così tenero e vaporoso, tulle nell’aria e sui nostri corpi allacciati, tenero e vaporoso e fermo e mi viene quasi voglia di piangere per la pienezza di questo cuore, per la lucida bellezza dei nostri corpi calmi e caldi sotto il piumino rosso.

 

Comunque non mi va di parlare nemmeno del qui e ora. O del futuro che non esiste.

 

Lasciamo stare tutte queste storie, adesso, mentre sento l’incavo del tuo collo contro la testa, mentre sento il calore del tuo petto (come batte lento, adesso, il tuo cuore appassionato)

 

Neanche delle piantine, le tante piantine che hai ordinato e che curerai, farai crescere come un sogno, come un bimbo tanto desiderato e amato. No. Adesso no.

 

Adesso mi va di parlare d’amore. Vuoi? Sì? Davvero posso?

Che io ancora mi meraviglio di come si possa essere così innamorati per così tanto tempo. E’ tanto, vero?

Ti peso sul petto? No? Resto, allora.

Come si possa totalmente, teneramente, inconfondibilmente, appassionatamente, dolcemente, selvaggiamente, timidamente, spudoratamente (basta, adesso, ché hai capito, no?) di come si possa essere innamorati, ancora, così.

 

Vedi come brillano le parole nell’aria?

Lucciole.

Tu hai mai visto le lucciole? Io sì.

 

Solo una cosa voglio dire, adesso, con sfacciata certezza: io ti amo.

 

E non c’è più un prima. Né ci sarà un dopo.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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E adesso c’è la notte…

23 mercoledì Gen 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, felicità, foto di poetella, passione, poesia

≈ 14 commenti

Tag

amore, amore vero, bella da morire, gioia, passione, poesia, scriabin, ti amo

fragole

(foto di poetella)

 

 

E adesso c’è la notte.

Adesso. Dopo i fuochi

Fuoco d’incastrate anime

Fuoco di  pietre roventi di ritrovamenti

quante volte m’hai detto sei bella?

Di scontro d’incontro d’incastro

fuoco di fucina di Vulcano

 

C’è stato un evento in cielo, vero?

rivoluzione del mondo.

Eravamo lì, io e te. Gemelli.

E tutto  sbriciolava s’allontanava

s’avvicinava s’inorgogliva  s’incatenava

Era lontano era vicino

Era dentro il dentro di noi

il fuoco

nucleo pulsante di stella

ganglio stupito stupendo raggiante scorreva

scioglieva le ore

 

andavano le ore passando

scomposte in battiti forgiate

ricomposte in minuti in secondi in frazioni di secondi con dentro

l’eterno perenne

in eterno per sempre. Amandoci.

……

…

(by poetella)

Scriabin Etude op.8 no.12

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Ovviamente aspetto. Che altro?

16 venerdì Nov 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, foto di poetella, le cose importanti, passione, poesia, speranza

≈ 4 commenti

Tag

amore, attesa, passione, poesia

 

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Ovviamente aspetto. Che altro?

 Una gatta acquattata. Hai presente? In  silenzio. Puoi sentirla respirare lenta.

Leggero soffio regolare.

Proviamo, hai detto. Sì. Proviamo.

 

Oggi c’era una luce rosata sulla magnolia. Probabilmente l’ombra del palazzo tagliava il riflesso d’alba.

Ci vuole qualcosa che copra, che veli. Che neghi.

Avessi visto quelle foglie illuminate, che festa! Spudorate…

Stagliate su dall’ombra.

 

L’ombra in cui stagno sta per schiudersi.

Ovviamente aspetto. Che altro?

Aspetto la luce.  La conosco. Quella che t’esce dagli occhi quando la porta socchiusa ti svela, ti scopre. Ti scopro sempre più magico. Il sorriso di un dio. Eterno .

 

Quanti passi dovrò fare pe’ arrivare al tuo castello, senza spada e senz’anello?

 

Porterò il gioiello più bello, però. Lo sai, per te.

Sarà un incendio di luce. Sai come danza la fiamma? Balenio di rossi e oro.

Brucerà tutte le cose. Quelle  create e quelle sognate.

E quelle perdute e ritrovate. E ancora perdute, poverette.

Tutte le cose vive e quelle morenti e anche le morte. E sepolte.

E anche il dolore e la malinconia.  No?

E il dubbio. Non andare via!

Purificati in questo bruciare.

Sublima..

 

Brucerà sulla pelle.

Sulle labbra. Su tutte le ore passate. Sulla presente, rovente.

Sarà sigillo di fuoco a fuoco. Impresso.

 

E sarà inutile, fidati, provare  a scordarmi, poi.

 

Ma non ci proverai, vero? Come potresti mai?

..

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

 

 

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ancora una vecchia mia…

17 mercoledì Ott 2012

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, emozione, felicità, foto di poetella, hard..., passione, poesia, vecchie mie...

≈ 17 commenti

Tag

amore, passione, yo yo ma

(foto di poetella)

– No, grazie, niente giornale –

     Ché non voglio sapere

Fuori dei fatti fuori del tempo, via!

E dentro a questo tempo

solo questo mio tempo

ché non c’è tempo

[e vorrei andare a spasso con te

o al mare o in aereo- magari anche in treno, dai]

Non c’è altro tempo che il nostro tempo

rubato al tempo

 

Guardami, allora. Guardami!

E lasciati cadere, adesso

Guardami per ore

Lasciati cadere che non c’è fondo

non c’è più fondo

mai stato fondo

affonda, affondo e poi

è un planare dolce, largo

e lento. Vedi? Senti?

[correnti ascensionali di respiro]

 

Dove sono i tuoi occhi, solo questo ci resta

Guardami. Guardami

 

Guardami per ore e ore

E sfiorami assaggiami leccami mordimi

Fammi sanguinare

Sfama la belva. Nutriti. Cresci

 

amore mio

e dimmelo, dimmelo ancora

che sono bella [ché c’è ancora tempo. Un po’ di tempo]

dimmi che questi occhi [coi tuoi occhi] che questi seni che questi fianchi

e il ventre

che questo collo che queste mani [stringile]

che queste spalle

dimmelo che questa notte non finirà

 

dimmelo, dimmelo per ore e ore e prendimi

 

e poi uccidimi.

 

Che la vecchiaia non

…

…

…

(by poetella)

 

 

Yo Yo Ma – Soul of the Tango –

 

 

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