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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi della categoria: passione

Senza paragone (8)

04 venerdì Lug 2014

Posted by poetella in amore?, insieme, passione, senza paragone

≈ 14 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, gioia, passione, poesia, ti vedrò

nubi rosse

(foto di poetella)

Per ascoltare…

.

Senza paragone

come quando laverò via sbiancherò
cancellerò fiumi di niente
deserti vallate montagne
piccole cianfrusaglie nelle tasche
nelle borse rivoltate
butterò via tutto dimenticherò anche il mio nome
resterà solo il nome che mi darai
i nomi
i mille nomi che mi darai e a loro risponderò
in festa.
Senza paragone

come l’elastico delle ore che s’allungherà
si tenderà a oltranza fino a
spezzarsi fino a frantumare tempo
e spazio e tutti i luoghi del mondo
e della moltitudine dell’universo silente
oltre quella porta dove si spaccherà la terra
e noi precipiteremo nel suo centro
in un magma ribollente bruciante dove il noi
il due sarà finalmente uno

fuso e ardente e amante.
…
…
…

(by poetella)

 
.

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Il tuo corpo, dici, la tua pelle…

07 mercoledì Mag 2014

Posted by poetella in amore?, Gli amori di Giove, passione, poesia

≈ 15 commenti

Tag

amore, bella da morire, bellezza, poesia, ti amo

correggio-giove_ed_io(dal web: “Giove ed Io”- Correggio)

qui poetella la legge

.

Il tuo corpo, dici, la tua pelle
questi tuoi occhi
dici. Le tue labbra
mentre ti muoio e rinasco mille volte
mille volte e ancora mille
tra le braccia

guarda! dici, che splendore! dici
E i tuoi occhi sono più vasti
dello sconfinato blu
danzante

gonfio d’amore
e di meraviglie.
E più dei tuoi occhi le tue mani
e più delle mani la voce
e più della voce il petto
che scotta di febbre
di me.

Io lo so cosa sentiva Danae
e Leda, ed Io
ed io con te, io lo so
bagnata di baci e d’oro
lanciata tra i cirri
d’un Olimpo di carne e calore
e sangue. Così.

Oggi si ricorda. Anche tu, dai. E trema. Fallo.
…
…
…

(by poetella)

Ashkenazy plays Chopin Etude op.10-1

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Magari è solo la mia solita fame a oltranza di bellezza …

10 lunedì Mar 2014

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza, Bellezza che salva, la forza dell'amore, passione, storia d'amore

≈ 43 commenti

Tag

amore, bellezza, gioia, passione, ti amo

Adamo-ed-Eva-detto-anche-Adamo-ed-Eva-addormentati-del-19053

(foto dal web. Rodin :Adamo ed Eva addormentati)

 

Qui la voce di poetella

 

 

 

Magari è solo la mia solita fame a oltranza di bellezza che mi fa calare gli occhi sul braccialetto coi ciondoli che ho comprato ieri.  Mi tintinna al polso.

La stessa che mi spinge ad aprirli prima di te per spiarti rilassato, col respiro lento di un antico guerriero greco addormentato, i capelli scomposti, la mano sinistra sotto la nuca, la destra sulla mia coscia. Il celeste che ti traspare dalle palpebre sottili.

E il petto che si solleva e abbassa lento.

Che quasi mi sento in barca.

E forse siamo in barca. Forse siamo su una zattera che vaga su acque calme, adesso, tra ghirlande di fiori galleggianti.

 

Sarà la mia eterna fame di bellezza che mi fa frugare trai rami dell’albicocco, quando sono in classe, porta socchiusa e  quello splendore nel patio e io che cerco il chiarore di petali, il tramestio di promesse, il sospiro della luce.

 

Come potrei, come avrei mai potuto vivere senza di te, amore mio che solo a ricordare l’elasticità del tuo passo, quel tuo tenere la giacca sopra la spalla con l’indice, quel tuo reclinare la testa di lato, già tremo come fossi la tua preda o la vergine da immolare al dio delle selve.

 

Bizzarro paragone, vero?

 

Io che corro da te ogni volta con le braccia piene di meraviglie e te le verso addosso e ci cucio vestiti trasparenti per poterti continuare a guardare.

 

Ché il piacere che mi dai non è inferiore a quello che provo, che ho provato e proverò davanti all’Antea di Parmigianino, a Capodimonte, o al Narciso, certo, quello di Caravaggio, così bruno, così diverso da te che sei diafano  e luminoso come un principe del Nord.

 

Così, come te, però, quasi dolorosamente bello.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Porto dentro agli occhi…

25 sabato Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza, desiderio, foto di poetella, morire d'amore, nostalgia, passione, poesia, tracy Chapman

≈ 14 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, nostalgia, passione, poesia, Tracy Chapman

occhi

(foto di poetella)

 

 

Porto dentro agli occhi

un vuoto di te

da colmare – quanto prima, dico, almeno –

da colmare e accendere.

Lampada votiva all’amore

…

…

…

(by poetella)

 

Tracy Chapman – Give Me One Reason

 

 

 

 

 

 

.

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La verità è che, non so se …

23 giovedì Gen 2014

Posted by poetella in adoro la pioggia, allegria!, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, camminare guardando, cose consolanti, cose piacevoli, diario, emozione, felicità, foto di poetella, innamorata pazza, messaggi, morire d'amore, passione, poesia

≈ 31 commenti

Tag

amore, attesa, bella da morire, bellezza, Chopin, fotografia, gioia, messaggini al cellulare, passione, ti amo

IMG_3947ridotta

(foto di poetella)

 qui la voce di poetella

 

La verità è che, non so se sia il caso di dirlo

la verità, comunque è che davvero non saprei cosa inventarmi

per essere felice, per camminare quasi volando su queste

grigie strade di periferia se

non avessi queste tue parole che mi raggiungono

improvvise come una pioggia d’agosto

e m’inzuppano da testa a piedi e meno male che ho scarponcini

belli comodi e antiacqua

e meno male che ho un ombrello di saggezza

tenuto chiuso in borsetta

piccolo piccolo, ma basterà per non montarmi la testa

ché chi non lo farebbe

a leggere dei messaggi così chiari, che

meno male che c’è un po’ di riverbero del sole

sul display del cellulare

che se no mi lascerei abbagliare, mi sentirei arrossire

sarebbe sciocco vedermi arrossire così,

così, camminando, alla mia età

passando come un’ombra davanti alla macelleria

al negozio di calzature, col telefono in mano

lo  sguardo imbambolato

davanti al piccolo  bar sempre pieno

di giocatori di gratta e vinci che non vincono mai

 

e io, io sì. Ho vinto la storia più bella del mondo.

 

E ne scrivo e ne scriverò. Contaci. Ammalata di te.

…

…

…

(by poetella)

Chopin opera22 – Andante spianato

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Stanotte ho guardato a lungo la tua …

18 sabato Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza, Bellezza che salva, cose consolanti, cose piacevoli, desiderio, diario, foto di poetella, innamorata pazza, morire d'amore, nostalgia, notturno, passione, poesia

≈ 27 commenti

Tag

amore, attesa, bellezza, fotografia, nostalgia, occhi, passione, sogni, ti amo

20140118_124813

(foto di poetella)

 

 

 

Stanotte ho guardato a lungo la tua fotografia prima di dormire. Lo faccio spesso. Anzi devo francamente confessare che lo faccio tutte le sere. Poi spengo tutto. Ecco.

A lungo. Così teneramente, così intensamente che davvero non mi sarei stupita di scoprire che chiudevi gli occhi, quando anche io  sbattevo per un attimo le palpebre.

Che non ce la facevi neanche tu a sostenere il mio sguardo. Con quei tuoi occhi vittoriosi così fissamente puntati  nel mio cuore, i tuoi occhi temerari e spavaldi.

Altro che Tosca che guarda Cavaradossi alla faccia di Scarpia!

Altro che guru ipnotizzatore di folle.

 

I tuoi occhi così larghi con dentro tutte le onde di tutti gli oceani della terra e della luna, onde alte chilometri, onde che seppelliscono interi continenti, fanno riaffiorare valanghe di desideri, affondano navi di dubbi e le rivoltano. E ci fanno crescere le alghe. E nuotare i pesci.

Occhi con dentro tutte le sorgenti dell’amore e del piacere, della gioia e dell’attesa e dello stupore.  I tuoi occhi di quell’indefinibile azzurro che provaci a rifarlo  con gli acquerelli, provaci a rifarlo con gli inchiostri più preziosi d’oriente. Ma che!

 

Ho guardato a lungo la tua fotografia

E non c’erano le tue mani

E non c’erano le braccia e  le gambe, la curva plastica della schiena, il petto largo  e non c’era il calore del tuo corpo di febbre quando mi stringi che mi scotti.

 

L’ho guardata a lungo e poi ho spento il  display del telefonino.

E t’ho tenuto in mente sperando di portarti nei sogni. Costringerti a venirci.

Niente da fare, però. Non sei venuto. Credo d’aver sognato d’essere al supermercato con mamma. Che non c’è più da tre anni. E al supermercato, con lei, non ci sono andata mai. Forse per questo? Perché al supermercato con te non andrò mai? Vallo a capire che strana strada prendono i sogni.

Ma tant’è.

Comunque, stamattina, quando sono uscita, c’era un gran vento. Un vento caldo di primavera.

E, in aria, voci acute di gabbiani.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

John Cage – Dream.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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ché se potessi, cancellerei tutto il mondo, meno…

14 martedì Gen 2014

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, Bellezza, cosa sarà di noi?, foto di poetella, innamorata pazza, la luna, morire d'amore, passione, pensieri sparsi

≈ 19 commenti

Tag

alba, amore, bellezza, fotografia, passione, ti amo

luna piena

(foto di poetella)

 

La tua camera. No, stammi a sentire. Anche se non ci sei. Anche se non ti vedo. Al solito. Quasi. Quasi al solito, dico.

Niente alberi per noi. Niente strade, giardini, fiori, supermercati, vetrine, per noi. Niente passi.

Niente vento. A che ci serve il vento? A che ci servono gli alberi? Che mi basti tu per fare ombra.   Ti basto io per contrastare lo sfacciato, accecante schiamazzo del mondo. E poi, anche il vento? L’ho detto, sì, a che ci serve? A niente. Basto io, basti tu, nella tua camera, a soffiare brezza sulla mia, sulla tua voglia di riconoscimenti, ritrovamenti, ricongiungimenti.

E le strade? Che ce ne facciamo delle strade se io non voglio andare da nessuna parte se non qui, da te, non voglio negozi, non voglio vetrine illuminate o no, non devo comprare niente, non voglio accumulare niente, non voglio accatastare inutilità che diano parvenza di ricchezza, la fuori, dove tutto già è un debordare di devi, non devi, di dimmi, di dammi. Di fammi.

No. Non mi interessa, grazie! Neanche a te, vero?

Non mi servono vetrine da guardare con gli occhi stupiti di desiderio, tu sei il mio desiderio cha nasce ogni volta, bambino ricciolino malizioso e impudente, non mi servono mercati e mercanti per comprare o barattare quello che ho già e che mi tengo gelosamente nei cassetti segreti del cuore, custodito, qui, con te. Nella tua, mia camera con le pareti celeste polvere e quella parete rossa, che è sempre una sorpresa, per me. Sempre uno schianto cromatico, un soprassalto, per me. Come te.

Niente passi, per noi, lo  sai, vero? Solo una passeggiata insieme, quasi sei anni fa. E basta. Ma a che mi servono i passi, insieme? E a te? Io che cammino ovunque col tuo marchio d’amore in fronte, con l’azzurro del tuo esistere che mi fa da lente per avvicinare o allontanare il mondo. All’occorrenza.

La tua camera, sentimi! Anche se non ci sei, anche se non ti vedo, proprio perché non ti vedo, adesso, eppure ti sento, ti sento ché lo so che sei qui, con me, e fuori non è ancora giorno, e ti sei svegliato da poco, ci siamo svegliati assieme, lontani, vicini sotto diversi soffitti, sotto diversi cieli, ma la luna, la luna piena la vedi anche tu, la guardi anche tu, anche tu come me, sempre come me, quante volte come me, diciamo?

La tua camera, sentimi, dai!  La tua camera, solo lei io amo, che è il pozzo dove ho gettato il mio passato, dove il presente emerge come la Signora del lago, con l’anello e la corona e ci inonda di una pioggia di luce. Che m’acceca.

Per non farmi guardare al futuro. Che non c’è.

Lontana da li.

…

…

…

(by poetella)

.

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Lo sai? aveva detto lei…

18 mercoledì Dic 2013

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, empatia, foto di poetella, Hymne à l' Amour...., innamorata pazza, la forza dell'amore, morire d'amore, musica, passione

≈ 27 commenti

onde 3(foto di poetella)

 

 qui la voce di poetella

 

Lo sai? aveva detto lei

mentre la stanza s’era riempita d’acqua. Si respirava attraverso la pelle. Attraverso gli occhi. O anche le labbra, o i capelli.

O le mani, le braccia, le gambe. Dalle superfici lisce entrava come un’aria che ossigenava l’essere e lo sollevava.

Lo espandeva in una fluttuazione d’alga, di grande, libero animale acquatico, padrone assoluto del luogo. Del tempo.

 

Lo sai? aveva detto lei

È bello che noi non si viva insieme.

 

Poi l’acqua aveva continuato a saturare tutto.

Le voci, solo fruscii, solo gorgoglii, minuscole bolle d’aria vaporosa che trasalivano e risalivano

in superficie dal fondo del loro  tumulto azzurro.

Quasi un canto d’alghe sottomarine. Una ribollente scia di cetacei lenti.

Tutto questo fluttuare senza posa, senza pause, senza meta e destino. Se non la direzione verso il fondo più fondo del loro essere uno. In due.

 

Saturi. Inglobati nella totale, conosciuta, ritrovata  ritualità del pieno. Lo spazio prossimo all’esplosione.

E ancora e ancora e ancora.

 

Improvvisa, imprevedibile, ma forse no, prevedibilissima, inutile stare a inventar storie, dopo un’era geologica compiuta, la rottura dei confini.

Diga che crolla.

E sussulti e scrosci. E schianti.

A sentir bene, qualcuno doveva aver detto un Amore mio! O due. O tre. Forse. Ma chi?

 

E l’acqua, ora, una vasta distesa calma. Da scivolarci quieti, un lasciarsi portare come di foglia. Di zattera.  Di vecchio tronco molle. Di barca alla deriva.  Di sonno.

 

E riecco la voce. Le parole. Lui, adesso.

Sì. Proprio ieri ci pensavo, sai? bello questo nostro aver sempre tanto da fare. Bello che io non sia uno sfaccendato che, uno e due, ti chiede: vieni da me. adesso. Subito. Tutti i giorni. Dice.

Bello che invece…

No?

 

E lei aveva detto Sì.

 

Ché non aveva mai motivo, né tempo, né voglia

 

di dirgli, anche solo una volta: No!

…

…

…

(by poetella)

 

 

J.S. Bach- Prelude  and Fugue in A Minor, BWV. 543.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Voglio parlarvi di Proserpina, oggi…

16 lunedì Dic 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, consapevolezza, diario, emozione, empatia, felicità, foto di poetella, luce, morire d'amore, passione, poesia

≈ 30 commenti

Tag

Proserpina

proserpina(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

 

 

Voglio parlarvi di Proserpina, oggi.

Lei, amata da un dio.

Chi dice che piangesse, laggiù

non sa

Non sa, ora che la vede tra i chiari confini dei giorni

tra le cose certe, delineate, semplici

forchette, coltelli cucchiai e pentole

e sorrisi stanchi e dentifrici sbiancanti

 

chi dice che piangesse laggiù

d’averla pensata in lacrime per aver perso la luce

certamente non sa

non sa come fosse felice di perderla, la luce

con gli occhi chiusi dai baci del dio

scossa dal vento delle sue braccia

dai flutti scuri che gli intorbidivano lo sguardo

e l’accendevano di voglie.

 

Vi voglio parlare di Proserpina, oggi

Di come amava quell’abisso di cupa meraviglia

col sole intrappolato nelle viscere della terra

che esplodeva alla voce che le ripeteva

in un soffio (come poteva essere anche dolce il dio!)

 

Sei bellissima! E mia. E tornerai.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

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Oggi voglio parlarti della luce, amore mio…

03 martedì Dic 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Bellezza della natura, camminare guardando, ci vedoooooooooooooooooooooo!, emozione, empatia, foto di poetella, innamorata pazza, nostalgia, passione, poesia

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SAM_1181(foto di poetella)

qui la voce di poetella

Oggi voglio parlarti della luce, amore mio

Voglio passartela negli occhi come un suono

come un vento che porta foglie colorate.

E accadimenti da lontano.

 

Voglio parlarti dei trasalimenti  che spalancano le porte dei colori

e li mettono tutti in fila in ordine

come scolaretti

 

Oggi

oggi voglio parlarti di questo cielo di gioia

deliziosamente ha deciso di mostrarsi

scampato forse per sempre il pericolo dei grigi

sfarfalleggia come una veste da ballo

con piume di struzzo girate due volte

con veli e  mossette. Sorridendo.

 

Cercami, allora, vieni.

Ci deve pur essere una radura dove danzare insieme

assolata d’aria fresca e profumo.

E non metterò occhiali da sole.

Anche questo  va detto.  Abbagliami di te.

…

…

…

(by poetella)

 

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Come quella volta lì…

21 giovedì Nov 2013

Posted by poetella in alchimia, amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, emozione, felicità, Hymne à l' Amour...., innamorata pazza, la forza dell'amore, passione, poesia

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Tag

bellezza

sardegna-2012-img_2213(foto dal web)

Qui la voce di poetella

 

 

Come quella volta lì, che ero ragazza,

all’alba, arrivare al porto di Olbia.

Spettacolo. Di quelli che, a ripensarci…

 

Quinte azzurro grigio alternate a strati di cielo rosa e mare rosa e nubi rosa

E azzurro e verde e nero e ancora rosa e grigio, fino in fondo

fino in fondo al cuore in subbuglio e luce e nebbie.

Tutto un tremolio, un dondolio di sonno, di sospiro, di attesa

uno sfavillio, un giocare con l’aria e la fantasia e col mattino.

Dio! quell’arrivo io non, io mai più…io…

 

E quell’altra volta

chinare un po’ il capo, non che non ci si passasse, no, non so perché

chinare un po’ il capo ed entrare

e le tombe Medicee lì, davanti, attorno a me.

tutta quella Bellezza, quell’appassionata, dolente Bellezza

quella tensione, quella pressione, le finestre murate, forse?

I timpani spezzati?

O semplicemente quel peso sul cuore che fa la Bellezza quando è totale

quando è oltre, è  a oltranza

come nella cripta inferiore di Assisi

tra gli angeli e i santi

e il blu e il rosso e l’oro.

 

Stessa questione.

A farla breve, quando davvero è troppa, sconsideratamente, incalcolabilmente

troppa, senza indulgenza, senza pietà né perdono

la Bellezza

che m’entra negli occhi

da qualche parte deve pur uscire, che se no…

 

Beh, ecco,  dunque

quando ti sei affacciato alla porta socchiusa, col tuo maglioncino celeste

e sono entrata e ti ho  visto bene

che l’argento ti scivolava quasi liquido sui capelli

e le labbra così rosa, così rosa di bambino appena sveglio, Dio! e il naso piccolo

e gli occhi

quegli occhi, i tuoi occhi, il sorriso

che poi, solo un attimo, prima del buio totale catturata

intrappolata, asserragliata, tempestata

un cammeo tra i rubini

dai tuoi mille e mille baci quasi disperati

 

insomma, io, allora, è sempre per quella questione,

per quella mia reazione, quella tracimazione

 

che ho pianto. Tranquillo!

…

…

…

(by poetella)

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Ma no, come faccio?

20 mercoledì Nov 2013

Posted by poetella in amiche, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, emozione, felicità, fiabe, foto di poetella, Hymne à l' Amour...., J.S:Bach, le cose importanti, passione, poesia

≈ 17 commenti

Tag

Bella Venezia, dimmi

IMG_3758

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

…e ascoltate, che è più bello, no? dai…

 

 

Ma no, come faccio? Come faccio a raccontarti, amica mia.

Ieri, sì. Ieri.

Ti dico che no, non posso raccontare

l’indicibile.

 

Tu, piuttosto. Racconta tu.

Dimmi di Venezia, c’era il sole? Bella Venezia col sole, d’inverno

Dimmi  di voi, di te. Il dottore? Dimmi dei gatti  a rivederti e della casa

nuova.

E della cura. Parla.

Parlami tu, cara.

 

Dammi la mano e riportami su questa terra.

Ché ancora la testa mi gira, mi gira

per l’altitudine, la vertigine di quei miei mondi ritrovati

per un po’

e oggi è oggi.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

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E ancora, ti devi centrare, dici…

17 domenica Nov 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, Bellezza che salva, consapevolezza, cose consolanti, crescere con l'amore, emozione, foto di poetella, la forza dell'amore, le cose importanti, morire d'amore, passione, pensieri sparsi, poesia

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20131117_123046(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

 

E ancora, ti devi centrare, dici

Devi smettere di salire, dici, su in cima alla più alta vetta della più alta catena di monti

(dio che aria, che vista straordinaria da lì!) per poi precipitare nel fondo più nero e fondo diecimila, undicimila. Centomila kilometri sotto. Sbatacchiata di qua e di là.

Devi trovare un centro di stabilità, dici.

Devi, dici. Solo perché…

A parte che, perché? dico io. Perché?

E comunque tu, tu che ne sai? tutti a sapere quello che. Tutti bravi. Tutti a consigliare.

Io manco a me stessa do consigli. Ma che ne so io!

E tu, il tuo cuore sotto anestesia. Il tuo cuore fasciato d’equilibrio fasullo.

Il tuo cuore in letargo. È mai stato sveglio? Senti che odore di muffa? No, io no, grazie!

 

Sì, certo,  ti devi centrare, dici

Quello scivolare di sponda in sponda galleggiando, senza conoscere lo scroscio, lo schianto. Senza trasalimenti. Senza apnee e respiri grossi a bocca aperta, quell’aria che fa girare la testa, tutta di colpo così.

Questo è il tuo centro? No, grazie! Davvero no.

La conosci? La conosci la voglia di scrivere un nome con la bomboletta sulle valli della luna, tu?

Che poi te lo guardi da lontano e ti fa luce? Un faro azzurro.

Che gira e gira e lo vedi e poi no. E lo rivedi e poi no. Ma è lì.

 

Tu che ne sai di parole come gocce d’oro fuso gocciolanti sulla pietra dei giorni.

Tu che ne sai dell’armonia delle stelle che danza in un corpo vivo, vero, davanti a te?

Ogni azione geometria di perfezione.

Ogni non azione, ancora perfetta.

 

E allora, allora smetti, ti prego

sempre con questo certo,  ti devi centrare!

 

Il mio centro è amore e attorno ancora amore e amore.

Strati d’amore concentrici

bave d’amore uscite dal cuore a ricoprire l’amore.

Una perla splendente d’amore.

 

Cosa? Quando non ci sarà più, dici?

Ma lui vive in me, cara mia.

Ormai è in me.

Non ci sarà più solo quando non ci sarò più io. Ché sarò morta.

O non ci sarò più io, sarò morta io, quando non ci sarà più.

 

Vedi te. Per me è uguale.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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…sipario!

04 lunedì Nov 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, foto di poetella, Hymne à l' Amour...., morire d'amore, passione, poesia

≈ 30 commenti

img_3944

(foto di poetella)

qui la voce di poetella

 

Grigio di striscio, mobile. A righe[scena prima]

Gocce sui vetri – umido sipario abbassato-

S’aspetta il prologo d’ansia in gola.

 

Riflessi di rosso/ poi verde. Via alla musica

Lenta. Troppo lenta

Luce gialla [scena seconda] ascensore

sfacciato. Troppi segni  ai lati

degli occhi urlano o sussurrano

Pessima resa in scena.

Accensione di luci verdognole di pianerottolo

[scena terza] vasi anemici ai lati delle porte, sciatti.

Quinte chiuse, niente dietro?

Una no. Fessura di buio

Scivolare nel buio

Come fumo come ombra come idea luminosa

Azzurro. Immersione nell’azzurro

E di nuovo buio [scena quarta. Gran finale. Forse. O forse…]

 

Profumo umido di chiodi di garofano

Chiodo nel cuore. È teatro? È finzione?

Emorragia di desiderio. No. Non è.

 

(Coro)

Cauterizzami cogli occhi. Ferma il sangue con le labbra. Adesso.

 

Ovunque. Non smettere. Zitto.

Sipario.

…

…

…

(by poetella)

 

 

Liszt – Sogno d’amore

 

 

 

 

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Poche parole, oggi…

15 martedì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, biografia..., cose consolanti, cose piacevoli, emozione, felicità, foto di poetella, le cose importanti, passione, Scriabin

≈ 15 commenti

dalla finstra(foto di poetella)

 

 qui la voce di poetella

Poche parole, oggi

e chi lo dice che servono le parole

il colore, il suono delle parole il sapore

 

chi lo dice che si deve spiegare misurare

definire indagare raccontare confessare

scavare

analizzare ritrattare confermare.

 

Per quanto mi riguarda mi sono bastati quei tuoi occhi di celeste dipinto

e le mani e i capelli mischiati, i tuoi, i miei

e il resto, oggi. Ovvio.

Che poi, Anima bella! hai detto. E qualche altra cosa che non scrivo.

Me la tengo per me..

 

Lo sai?Abbiamo composto il nostro poema più bello.  D’amore. Oggi,

 

quasi, quasi completamente in silenzio.

…

…

…

(by poetella)

Gilels plays Scriabin  Etude op.2 no. 1

 

 

 

 

 

 

 

.

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Ora dopo ora, pieno dopo vuoto …

12 giovedì Set 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, desiderio, foto di poetella, nostalgia, passione, poesia

≈ 13 commenti

Tag

attesa, dimmi, fiamme, lavanda, Ricordi

tibet in fiamme(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

 

 

Ora dopo ora, pieno dopo vuoto
– o vuoto dopo pieno –
passa. Passa, un giorno dopo l’altro.
Passa?
Passa. Alla rinfusa si sommano i fare,
i dire, i dare.
I sì. I no.

(quando ti vedrò, dimmi?)

Accurata manutenzione dell’attesa.
Accurato spolverio di ricordi.
E chiudi nel cassetto, bella mia. Ordinato.
Profumato. Mettici anche un po’ di lavanda, va.
(che non guasta mai)


– ma dimmi quando? Quanto ancora? –

C’è una scala nel cuore. Solo salita.
Non si torna indietro. Con questo strazio di cuore scellerato.
Aria rarefatta, che non si respira. Quasi. Più.

 

E dai, fammi respirare un’altra volta. Dai!
Fammi correre su quest’altura/ precipizio
di desideri.

(e taglia il tempo, maledetto tempo,


avaro tempo che non c’è. Taglia con le forbici della voglia. Di me)

Accoglimi.
Un’altra volta ancora. Una sola. Che poi lo so che…

Scioglimi. E legami. E…

E fatti stordire


fatti stordire

 in cima al nostro Tibet. In fiamme.

…

…

…

(by poetella)

(Dicembre 2010

Poetella scriveva questo, anni fa…

Oggi ci sta bene…)

 

 

 

 

 

 

.

 

 

 

 

 

.

 

 

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Rosso…

09 lunedì Set 2013

Posted by poetella in amore?, attesa, desiderio, foto di poetella, la forza dell'amore, passione

≈ 14 commenti

Tag

baci, pelle, ti penso, vento

20130908_200633(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Rosso, rosso ti penso ti voglio

spoglio le ore le conto e riconto

sconto l’attesa nel grigio del giorno

Torno  ritorno a pensarti in tondo.

 

Rosso

Rosso di brace di fiamma di fiore

di foglia che vola sfuggita all’autunno

tardivo furtivo sognato sperato

ché troppo troppo infocato è questo

rosso

 

canto di carne assetata

di pioggia di baci di vento

di pelle di febbre che avvampa di rosso

 

velata del bianco impaziente che aspetta

te.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

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Aveva dovuto chiudere gli occhi per …

20 martedì Ago 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, diario, felicità, hard..., Miles Davis, passione, poesia

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celeste(foto di…)

 

 

Aveva dovuto chiudere gli occhi per tutto quel celeste.

 

Tutto quel celeste. Guarda come rimbalza attorno. Una farfalla contro il vetro.

Colpisce  e rimbalza. Colpisce e si frantuma. Colpisce e mi frantuma.

Spezzetta ogni residuo di pazienza. Quanta pazienza. Ora. Ora  non serve più.

 

Aveva dovuto chiudere gli occhi per tutto quel celeste.

Le pareti, la camicia, pure la camicia, canaglia! Tutto quel celeste che partiva da lì, da quegli occhi. Oddio quegli occhi!

Non si può, non posso guardare. Lo sai che troppa bellezza fa male? Lo sai che diventa intollerabile, doloroso. Uno struggimento, uno sciogliersi di ogni residuo di forza.

Di qualsiasi improbabile resistenza.

Un arpione che scava, scava, scava. Colpisce. Imprigiona.

Lo sai che è un marchio, una tenaglia, uno sfinimento?

Lo sai? Troppa, troppa bellezza.

Devo  chiudere gli occhi per tutto questo celeste.

Zitto. Zitto, adesso li apro. Zitto.

Adesso respiro.

Ecco, sì, baciami.

No, non dire, non chiedere, non raccontare. Zitto.

Tu, tu fasciami con queste tue braccia di raso

fasciami della seta d’argento dei tuoi capelli. Non li hai tagliati. Bravo.

 

Sorridi? Adesso smetti di sorridere, vedrai. Adesso ci penso io e la smetti di sorridere, vedrai.

 

Sì, così. Proprio così. Visto?

…

…

…

(by poetella)

Miles Davis – blue in green

.

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Eccoti! Sei tornata dal lungo viaggio, dirai…

14 domenica Lug 2013

Posted by poetella in amore clandestino, atmosfere magice, attesa, consapevolezza, emozione, fedeltà, felicità, foto di poetella, la forza dell'amore, passione

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Tag

la voce, luce, lungo viaggio, sequoia

IMG_3758(foto di poetella)

 

 

Eccoti!

Sei tornata dal lungo viaggio, dirai.

Dove sei stata?

Settantasette volte sette ho girato il mondo

[le mie parole sul tuo collo]

in un giorno, in due, in sette, in dieci

Settantasette volte sette ho visto nascere

e morire il sole

 

ho aspettato ansiosa la luna  

e le sue sorelle stelle

in un giorno, in due, in sette, in dieci

[bevi le mie parole, adesso. Respirale!]

e la voce del cielo

 

Settantasette volte sette ho guardato gli abissi

e le vette delle montagne e oltre e oltre

[il tuo corpo è il mio tronco di sequoia. Racchiudimi!]

e contato i grani di sabbia

stesi sui miei ricordi

 

 

Settantasette volte sette

ho cercato i passi del ritorno

e s’infiammavano di luce le ore

sulla scia azzurra dei tuoi occhi di quarzo.

 Eccomi, adesso. Tornata.

Fammi stare in po’ con te. Dai.

…

…

…

(by poetella)

.

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Ma che ne so se perché noi, mai…

13 sabato Lug 2013

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, atmosfere magice, attesa, diario, emozione, felicità, passione, pensieri sparsi, poesia

≈ 20 commenti

Tag

abbraccio, ardente, previsioni meteorologiche, specchi

lava 1(foto dal web)

 

 

Ma che ne so se perché noi, mai

– Che ti va per pranzo, oggi?

Noi mai, – Il pane è più buono. Dove l’hai preso?-

Che ne so se perché noi, mai, mai – Allora, dove si va in vacanza?-

O – Mi lavi la camicia azzurra?-

Mai questo o altro, come questo,

e il condividere

 e la faccia del mattino e i doloretti sparsi,

e la faccia della sera, stanca di fatiche innaturali. Noi, mai…

 

Ma che ne so se perché noi, mai

– E no! non mi va di andarci. Vacci da solo da tua madre-

 

Mai – Esco. Non lo so quanto ci metto.-

E mai, mai, mai – Apparecchi tu che intanto io annaffio il balcone ?-

 

Noi, niente balcone, niente tavola da apparecchiare.

E sparecchiare.

Niente camice da lavare e stirare.

Niente cassetti da riordinare e disordini da tollerare

Noi niente spesa da fare o rimandare

né programmi. Né progetti. Né previsioni

meteorologiche o no. Ché il tempo, che è il tempo?

non c’è tempo. Non  c’è mai tempo.

Non c’è più tempo.

 

Noi, niente – Lascia perdere che, meglio se faccio io –

 

Ma che ne so se perché noi, mai. Mai!

 

Noi solo – Domani puoi?-

 

E allora il cuore che si frantuma in mille specchi, in ognuno i tuoi occhi,

in ognuno i tuoi meravigliosi occhi,

incredibili occhi

solo per me, occhi di forziere di pirati

occhi di acquerello antico

 

e dentro gli specchi ci cavalcano gli angeli

al galoppo, al galoppo e gridano,

gridano scalmanati in tumulto e non si fermano, 

non si fermano fino a che ecco! Non l’accogli

tutti

e con loro me

 

in quel tuo ritrovato abbraccio ardente

 

che tutto rapprende, tutto annulla. Come lava.

…

…

…

(by poetella)

.

 

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E invece pensami grande grande, oggi…

12 venerdì Lug 2013

Posted by poetella in amore?, desiderio, foto di poetella, passione, poesia

≈ 21 commenti

Tag

ghiaccio, nuvola

fuoco1(foto di poetella)

 

 

E invece pensami grande grande, oggi

Rosso rosso pensami

pensami affastellato

Uno sull’altro, uno sull’altro pensami pensieri roventi

pensami cubetto di ghiaccio che scivola

sulla schiena pensami trasalimento sobbalzo

brivido

ché lo sai come sono

anche,

lo sai

la nuvola bianca

diventa rosa, rossa e poi scroscia

 

le  sai le unghie e le ciglia che ti sfiorano il petto

il soffio di fata delle labbra

la morsa della voglia

 

e allora pensami fondo fondo, oggi

incatenato pensami

e chiamami

che corro e t’incendio, io. Ti sciolgo

…

…

…

(by poetella)

.

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Di cosa posso mai scrivere, di cosa parlare…

24 lunedì Giu 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, desiderio, foto di poetella, musica, passione, poesia

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Tag

conto alla rovescia

isola(foto di poetella)

 

 

 

 

Di cosa posso mai scrivere, di cosa parlare,


cosa posso mai pensare, fare, trafficare, adesso che è cominciato il conto alla rovescia, adesso che s’è avviato il meccanismo, sapientemente, perennemente, pazientemente, professionalmente, pietosamente oleato che farà scoccare provvidenzialmente quel…


Ma di cosa posso mai scrivere, di cosa parlare,


cosa posso mai pensare, fare, trafficare, inutile imbrogliarmi, come posso richiudere la botola del cuore che mi si spalanca improvvisa come quei coperchi di vecchi giocattoli meccanici.

Li tenevi in mano, curiosa,  e per un insignificante, inspiegabile, impercettibile movimento

plaf!

saltava su il mostro. Verde. O nero. O rosso. O giallo. Ondeggiando minaccioso.

 

E mi spaventava e m’affascinava, come mi spaventa e m’affascina questo  desiderio incontrollato, sconsiderato,
avventato e scellerato (scellerato? Ma no, dai!)

di te,

ora che so che ci siamo, quasi ci siamo, tra poco ci siamo! ci si potrà abbandonare all’onda.

Non servirà più tamponare,

non servirà abbarbicarsi al fare, distrarsi a fare, temporeggiare

non servirà rinsaldare vele e timone.

 

Mollare fiocco e randa, allora!

Tra poco si potrà. Via! Al largo.


Se il cielo (quale cielo), se gli astri, (ma quali astri mai?) se Dio (se solo ci fosse un Dio!)

e tutti i suoi santi benedetti!

(Benedetto te, amore mio)

 se l’universo, il creato e anche quello che ancora non c’è vorranno,

 

se vorranno, finalmente  noi….

…

…

…

(by poetella)

Evgeny Kissin plays Scriabin- Etude op.8 no.12.

 

 

 

 

 

 

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Ma sì, vedi come sono…

19 mercoledì Giu 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Debussy, desiderio, passione

≈ 16 commenti

Tag

collana di perle, quando penso, ravel sonatine

conchigliaperla(foto dal web)

 

 

 

Ma sì, vedi come sono?

bastano un po’ di giorni (un po’?)

e mi prosciugo.

Mi prende un vuoto in testa, uno scollamento, un lasciar andare di fiume largo, scivolando via sui fatti e non fatti, detti e non detti, senza guardare troppo, senza guardare più, io che guardo, invece, guardo sempre, trattengo, rielaboro, in genere, quando…

.

E invece no. Lo vedi come sono?

Mi prende come un congelamento, come una sospensione dei lavori con gli attrezzi a bordo strada e le pietre ammonticchiate, pale, vanghe, chiodi (un chiodo conficcato in testa) tutto scomposto, disordinato, impolverato, io che porto sempre tutto a termine, organizzo, ordino e metto bene bene e faccio bello quando penso che presto, noi…

.

lo vedi, invece? lo vedi come sono?

Mi prende una stanchezza, su per le gambe, su per le braccia e gli occhi, le mani, una stanchezza su per le parole che non vogliono uscire, s’induriscono, si smarriscono e si nascondono e non si fanno trovare, fanno dispetti come queste ore che non passano mai.

 senza te.

.

E sì che io ci giocherei con le parole, ci giocherei con le parole da gatta col gomitolo fino a scioglierle tutte e mettermele attorno come una collana di perle a coprirmi, la tua Salomè

aspettando che tu, adorato, con un gesto sapiente

click, rompa il filo dell’attesa e finalmente

.

mi  spalanchi il mondo attorno. E dai…

…

…

…

 

(by poetella)

Ravel – sonatine – modere

 

 

 

 

 

 

 

.

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Stavano lì, come in un segreto…

09 giovedì Mag 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, buon quinto anniversario!, foto di poetella, passione, pioggia, poesia

≈ 24 commenti

Tag

alba, il tempo, luce, pioggia, zitto

fluttuare

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Stavano lì, come in un segreto. E niente chiedersi del tempo, dov’era finito il tempo?

Stavano lì, lo spazio evaporato e niente piani orizzontali e niente orizzonti e niente verticali né vertici né punte

né piani obliqui né obliqui pensieri.

Solo fluttuare. Fluttuare di prima del primo suono, della prima impercettibile luce, del primo movimento, prima del primo istante del mondo. Non ancora creato.

 

Finite le parole basta parole. Troppe parole pensate cercate parlate scritte. Zitto, amore mio!

Zitto, adesso.

E lui uccideva e  resuscitava e ancora uccideva e resuscitava i loro giorni. Fiato divino sull’erba dell’alba..

 

Poi come il fuoco si fece tepore-ricordo e morbida cenere, fuori, improvvisa, da qualche parte, sicuramente,

 

scrosciante, sarà caduta la pioggia.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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E chiudiamola ‘sta ferita.

04 sabato Mag 2013

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, attesa, auguri amore mio!, desiderio, fedeltà, foto di poetella, passione

≈ 36 commenti

una coppa piccola

(foto di poetella)

 

 

E chiudiamola ‘sta ferita.

Basta. Ora no. Basta pensarci.

Ti devi distrarre, carina. Non ci badare. Lascia che stia lì, un buco che s’allarga.  Attesa.

Dice, sono avvezze all’attesa, le donne. Ce l’hanno nel DNA, loro. Pazienti.

La pila sul fuoco, piano piano.

I panni che s’asciugano. Piano piano.

Il pane che lievita, silenzioso, di notte. Piano piano.

Il ventre che lievita e non sai come. E non sai chi.Piano piano.

Sanno aspettare. Le donne. Abituate.

E allora, guarda. Organizzati.

Lista della spesa. Che se no, con quella testa per aria…

Scrivici bene tutto: pane, latte, stuzzicadenti. Pizza bianca e rossa. Pizzette. Baccalà. E pure le olive di Gaeta. I capperi, no. Ci sono. Crostatine. Lievito per i dolci.Ferramenta: tappo per lavandino cucina.

 

Tappo per questo mio cuore che mi sta scappando via.

 

Farmacia: tisana rilassante, anti ansia, anti desiderio. Chissà se martedì…

Zitta! Non ci pensare. Continua a buttare giù ‘sta cazzo di lista. Fettine vitella per involtini. Ah, sì, sedano, che è finito. Fragole, rosse rosse. No, la tua bocca, no, non è rossa. È  rosa, rosa pesca, rosa salmone, rosellina tua bocca bella bella. Pare un acquerello. Che se avessi tempo, da te, ti dipingerei. Le tue labbra, frescomorbidoumidodolce.

E dai! Basta. Scrivi. Fragole, dicevo, nespole. Ci sono le nespole. L’ho viste nel cesto del fruttivendolo a via Monrovalle, ieri.

Ci sono le nespole, agro-dolce-succoso. I tuoi baci. I baci che ti darò. Che era ancora inverno di mele e arance e odore di camino. E adesso le nespole. Quasi estate!

 

Insomma, basta! Non ci pensare, che poi, se martedì non…

Se martedì scoppia la guerra, se crolla una diga che non c’è, se s’allaga tutta Roma, se cadi dalle scale e ti spacchi la testa, carina mia, se prendi solo una storta, una brutta storta che non puoi camminare, o solo camminare zoppicando forte, se c’è lo sciopero dell’ATAC, se c’è lo sciopero anche dei taxi, se crolla la casa per le vibrazioni della metro, se…

se crolla, o solo si sposta il sole e la luna e l’altre stelle, se crolla pure la terra e tutti giù per terra!

 

Se…ma no. Non succederà niente, via.

 

Stavolta non succederà niente, cazzo. Stavolta, no.

…

…

…

(by poetella)

…e saranno cinque anni! Auguri già da adesso, amore mio!

.

 

 

 

 

.

 

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Avercela, una seggiolina di quelle impagliate…

30 martedì Apr 2013

Posted by poetella in amore?, antiquariato, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, foto di poetella, passione, poesia

≈ 12 commenti

leon gambetta2(foto di poetella)

da un commento di Intesomale, questo ne è uscito…

*******************************************************

Avercela, una seggiolina di quelle impagliate, di legno, con quella lacchetta verdolina un po’ scolorita, le gambe graffiate dalle unghie di generazioni di gatti di famiglia, con la macchietta bianca sul muso.

Che poi, mica basterebbe la seggiolina.

A metterla in balcone non viene bene. Non soddisfa.

Ti devi sporgere. Guardare giù. Posa innaturale per chi ama le nuvole.

 

Ci vorrebbe dico un bel patio con davanti alberi e alberi e lontano il profilo imbronciato del Soratte. E nubi a ventaglio.

E profumo di salvia, di timo, di rosmarino. E maggiorana. Hai messo anche la maggiorana? Non ricordo.

 

Accendiamoci una sigaretta, va’. No. Dopo.

 

Quando matura il melograno? Mi fa pensare a un frutto autunnale. Non so. Non me ne intendo di frutti. Poco anche di fiori. Comunque mi sembra autunnale. Con quei rossi, quei bruni. Quell’oro.

Quanti saranno i suoi grani?

Più di settantasei, sicuro. Settantasei giorni che non ti vedo.

 

Io me l’accendo, adesso. Ma no, dai

 

che poi non riesco a scrivere e se la fuma tutta il posacenere. Certo, si potrebbe considerare l’eventualità di passare alle sigarette elettroniche. Pare sia quasi uguale. Pare ci si abitui.

Mai abituata ai quasi uguale.

O così, o niente.

 

E tu, tu, amore mio! Se proprio ti venisse fame, nel frattempo, magari un pezzettino di pizza bianca. Che sarà mai!

 

Intanto, che si prepari il festino barocco!

Tutt’altro mangiare, no?

Dai che il destino progettista sta innalzando la grande macchina.

Guarda che brulichio!

Si preparano le luci.

Guarda come cuciono già i sarti, desiderio a desiderio, arditi, sofisticati. Tessuti preziosi, telai antichi rimessi in moto, belli e saldi come quelli di Lucca. Fermi da un bel po’.

 

Guarda i carpentieri che battono e forgiano le attese, guarda come cesellano i bronzisti. E i doratori dorano. Mi brucia gli occhi tutto questo brillare di voglia!

Arriveranno piatti da parata carichi di frutta e carni tiepide.

Arriveranno grondanti grappoli di attimi da succhiare. Leccare. Impiastricciarsi tutti.

 

O magari preferiresti vassoi in maiolica? Antichi?

Antonibon, Albissola, Faenza, Cafaggiolo o Urbino. O anche Lodi.

Lode a te, amato mio! Lode a te, perfettissimo!

Che preferisci, allora? (Sempre schiavo del fascino delle donne mature, eh, ragazzaccio?)

 

Beh, tutti sì. A te, sempre sì. A tutto sì. Lo sai.

 

È quasi pronta la festa. La notte prima, chissà se si dorme.

 

Ok. adesso si fuma, comunque. E si rilegge. Poi…click.

…

…

…

(by poetella)

Monteverdi – Toccata Orfeo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Parlo piano piano…

21 domenica Apr 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, desiderio, foto di poetella, nostalgia, passione, pazienza, poesia

≈ 21 commenti

isola

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

 

Parlo piano piano che mi si sveglia

l’amore che mi dorme dentro.

E poi fa i capricci

 

E prendimi in braccio, ti chiede

E stai qui che ti metto la bocca

sul collo

E stai qui che ti metto la mano sul petto

dentro la camicia sbottonata

a sentire il caldo della pelle

il battere del mio cuore

nel tuo cuore…

 

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

.

 

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Eccoti

09 martedì Apr 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, foto di poetella, parole, passione, poesia

≈ 2 commenti

Tag

amore

fuoco1

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Eccoti!

Ciao, Belladonna, dirai. Poi

non dirai più niente.

 

Tutte le parole dimenticate, tutte evaporate, tutte le parole

cancellate, cristallizzate, sprofondate, sotterrate

al centro del mondo seppellite

inaridite disseccate. Inutili.

 

Infine, dopo il tempo benedetto

quando parlerai di nuovo

sarà trascorsa ormai tutta la primavera

di attese fiorite di labbra di pelle

indorati inondati inebriati i pensieri

 

e l’estate infiammata di incendi

di mani di occhi

si ricorderà come tutto bruciasse nel sogno, poi

 

e l’autunno dolce dolce. Piano piano

come batteva lento il tuo cuore nel mio cuore

 

e sarà inverno di parole colme calme

 

confessioni indecenti davanti al fuoco

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

 

 

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Poi sarà uno scivolare della penombra…

03 mercoledì Apr 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, desideri..., emozione, foto di poetella, passione, poesia, tracy Chapman

≈ 23 commenti

Tag

amore, attesa, poesia, ti amo, tracy chapman the promise

SAM_0459

(foto di poetella)

 

 

 

Poi sarà uno scivolare della penombra

– già lo vedo-

Probabilmente un cadere a terra della borsa

e di tutte le attese. Un tonfo.

Magari anche l’ombrello se ne finirà a terra

– basta pioggia! –

nella fretta della fioritura.

 

Sarà un gettare il mondo dietro, la testa indietro

per prendere meglio l’amore sul collo

sulla fronte sulle guance sulle labbra

e poi le mani

svestile del peso dei giorni!

 

uno stringere un afferrare il tempo del ritrovarsi

uno stringere un afferrare le ore dello stupore

una ad una contarle

metterle in fila girarci attorno

 

sarà un cedere un annuire un corpo a corpo un roteare

 

un aderire allo stampo dei sogni.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

Tracy Chapman – The promise

 

 

 

 

 

 

 

.

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È scesa un’altra notte…

31 domenica Mar 2013

Posted by poetella in amore clandestino, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, desideri..., foto di poetella, nostalgia, passione, poesia

≈ 11 commenti

Tag

amore, attesa, nostalgia, notte, poesia, ti amo

SAM_0391

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

 

È scesa un’altra notte

sulla mia voglia di te di noi

di ardore e tumulto in questo silenzio pieno

vuoto di fiati di note di generose parole gonfie

rotonde come bolle di vetro

rivoltate smosse vive di neve che cade su un sogno.

 

È scesa un’altra notte

sulla mia sete di te di noi

di me viva completa cerchio perfetto richiuso

 

attorno al diamante lucente di grani d’amore.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

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