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Poetella's Blog

~ "questo sol m'arde e questo m'innamora"- Michelangelo

Poetella's Blog

Archivi della categoria: J.S:Bach

dalla finestra, stamattina…

02 domenica Mar 2014

Posted by poetella in foto di poetella, J.S:Bach, luci, musica, neve

≈ 6 commenti

Tag

fotografia, J.S.Bach, luce, neve

SAM_1191

…lontano, la neve.

beh…musica!

.

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Va bene, dai, appendiamola lì…

25 martedì Feb 2014

Posted by poetella in amore?, aspettiamo la primavera, attesa, felicità, foto di poetella, innamorata pazza, J.S:Bach, musica, pazienza, poesia, primavera, storia d'amore

≈ 10 commenti

Tag

amore, attesa, bella da morire, bellezza, dimmi, gioia, J.S.Bach, poesia, serenità, sto bene, ti amo Belladonna

20140225_072106(foto di poetella)

 qui la voce di poetella

 

Va bene, dai, appendiamola lì questa voglia

di te senza cornice e senza vetro copriamola bene

con un pannetto

gabbietta di canarino

lasciamola lì a dormire buona buona calma

calma sogni belli.

 

Stiamocene zitti zitti, adesso

le pantofole ai piedi

vestaglia a quadretti camminiamo piano piano

piano piano aspettiamo

spegniamo la luce

ché tanto si farà giorno. Prima o poi. No?

 

 

Sì, dico, in fondo non mi piaceva come mi stavano i capelli, oggi.

E domani sarebbero stati peggio.

Magari la settimana prossima mi staranno meglio.

E poi magari riesco a perdere un chiletto di troppo, in una settimana.

E, ancora, magari a te viene più voglia di vedermi

A me, no, che, per quanto mi riguarda, ce n’ho già abbastanza.

 

Intanto ho una settimana o forse di più, per pensare che hai scritto quella bella cosa.

Quella frasetta stupenda.

Che mica l’hai detta “durante”.

O prima, magari, mentre…

L’hai detta così. A freddo, diciamo.

E che tu, se dici una cosa, la pensi. E anche se la scrivi.

Ché scrivi così poco, tu.

Non sei un venditore di parole. Tu.

E allora non devo avere paura che, se non scrivi, è perché non ti importa più niente di me.

Ché non è possibile.

 

Non mi devo mettere a pensare s’è dimenticato.

Ha qualcos’altro di più bello a cui pensare.

S’è stufato.

Annoiato.

Ho fatto il mio tempo.

Sto diventando vecchia.

No. Non ci devo pensare, ancora. C’è tempo. Vero?

 

A quando sarà. Ché io, intanto, sono felice.

…

…

…

(by poetella)

 

J. S. Bach – Prelude No 1

 

 

.

 

 

 

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Johann Sebastian BACH: Adagio, BWV 974

19 domenica Gen 2014

Posted by poetella in Bellezza, J.S:Bach, musica

≈ 7 commenti

Tag

bellezza, J.S.Bach, musica

per chi passa… una meraviglia…

trovata nel blog di

                                          Raul Bucciarelli

una meraviglia come la luce.

come l’amore

e la giovinezza.

e l’armonia infinita della Bellezza

Buon ascolto da poetella

.

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Dovremo aspettare …

30 lunedì Dic 2013

Posted by poetella in anima, atmosfere magice, attesa, basta!, Bellezza che salva, biografia..., cose consolanti, cose faticose, desideri..., diario, foto di poetella, indipendenza, J.S:Bach, le cose importanti, libertà, musica, non ne posso più, poesia, un po' di tempo per me

≈ 18 commenti

Tag

attesa, J.S.Bach, musica, poesia, silenzio, sto bene

20131103_105454(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

 

 

Dovremo aspettare le ore piccoline

e che le posate siano tutte nel cassetto

ben asciugate e lucidate

e che fuori smetta di piovere oppure no

che tanto

non si sentirà rumore qua dentro

con queste finestre sigillate che tengono fuori freddo e notte

 

gioia delle muffe

che dai a ripulire

dai a ripitturare. Questa casa  che è tutta una muffa

che lo diceva Cetto: I funghi ci sopravviveranno.

Come chi era Cetto? Lo so io. E lo sanno anche i fungaioli.

Ma lasciamo perdere che perdiamo il filo.

 

Dovremo aspettare le ore piccoline, dicevo

e che si cominci a sentir russare di là per mettere

piano piano

un po’ di buona musica, di quella che ti consola

di quella che ti dimentichi del dammi e del dimmi e del fammi

di quella che dentro la stanza c’è  un roteare d’astri

azzurrini

crome e biscrome e chiavi di violino

e chiavi di porte segrete

con dentro parole tutte in fila

scartate come caramelle pronte per essere succhiate

sciolte assaporate. Gustate sorridendo.

Con la testa reclinata un po’ indietro e i capelli che diventano più lunghi

 

E i minuti che diventano più lunghi

Proprietà privata, cancello sigillato da dentro.

E guai a chi tenterà di…

via! Pussa via! Questo posto adesso è mio. Dirò. Ok?

…

…

…

(by poetella)

.

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Ma no, come faccio?

20 mercoledì Nov 2013

Posted by poetella in amiche, amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, emozione, felicità, fiabe, foto di poetella, Hymne à l' Amour...., J.S:Bach, le cose importanti, passione, poesia

≈ 17 commenti

Tag

Bella Venezia, dimmi

IMG_3758

(foto di poetella)

 

Qui la voce di poetella

…e ascoltate, che è più bello, no? dai…

 

 

Ma no, come faccio? Come faccio a raccontarti, amica mia.

Ieri, sì. Ieri.

Ti dico che no, non posso raccontare

l’indicibile.

 

Tu, piuttosto. Racconta tu.

Dimmi di Venezia, c’era il sole? Bella Venezia col sole, d’inverno

Dimmi  di voi, di te. Il dottore? Dimmi dei gatti  a rivederti e della casa

nuova.

E della cura. Parla.

Parlami tu, cara.

 

Dammi la mano e riportami su questa terra.

Ché ancora la testa mi gira, mi gira

per l’altitudine, la vertigine di quei miei mondi ritrovati

per un po’

e oggi è oggi.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

.

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Oggi. S’aspettava. Poche nubi…

28 lunedì Ott 2013

Posted by poetella in amore?, anima, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Bellezza della natura, J.S:Bach, morire d'amore, musica

≈ 20 commenti

20130827_073103(foto di poetella)

 

qui la voce di poetella

 

 

Oggi. S’aspettava. Poche nubi

grosse navi vaganti

in quella vastità fuori dai vetri, se mi voltavo un po’.

 

E il bianco l’azzurro il verde

dei pini,  ah! I grandi alberi e quelli e altri

che non so.

Miracoli di silenzio. Di bellezza.

 

Se ci fosse stato vento, e non c’era, solo mormorio.

 

Una preghiera da terra verso l’alto

Canto bambino dell’erba, dei rami, dei fiori, ancora fiori

ed è autunno. Pensa!

incontro allo sconfinato muto.

 

Sapremo mai da quaggiù il rumore degli astri?

 

Per conto mio preferirei pensarli silenziosi

o magari fruscianti un’ impercettibile melodia, come di fuga di Bach

in moto

perenne e armonioso

in divenire costruendo e distruggendo

 

consumandosi d’amore

 

come me.  proprio come me, per te.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

J. S. Bach – Prelude and Fugue in A Minor,

.

 

 

 

 

 

 

.

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Perché vedi, sì, sarà anche vero quello che …

25 domenica Ago 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, consapevolezza, crescere con l'amore, desiderio, forza, foto di poetella, J.S:Bach, nuvole, pioggia

≈ 17 commenti

Tag

bach prelude, energia pura

nubi bianche nere(foto di poetella)

 

 

 

Perché vedi, sì, sarà anche vero quello che dici.

Energia pura, dici.

Sei energia pura!

Ma lo vedi come sto appesa a queste nubi nere nere

mentre vanno a tuffarsi in quelle bianche, ingenue, sprovvedute

scolarette col grembiule nero e il fiocco rosa

e adesso  mi sporco le scarpette bianche e speriamo di no.

 

Lo vedi come aspetto lo scontro? Spio i moti del vento?

Alzo le tende in balcone che potrebbero strapparsi?

 

Che sia per ricaricarmi, questa voglia di burrasca?

Per aderire a quel poster con la Vittoria che  mi sono dipinta a tempera tra un pensiero e l’altro? Certe  volte non lo vedo bene.

E per copiare devi avere il modello ben visibile. Alla giusta distanza, poi.

Non so lavorare a memoria, io. Uno sguardo al modello, uno al lavoro. Che procede.

 

E basterà questo temporale a schiarirmi la tavolozza?

A sciacquare i pennelli e lavare le vaschette?

L’energia, ammesso che sia energia la mia, poi va utilizzata. Ovvio. E bene.

Immobili, non ti serve.

L’energia, ammesso che sia energia e che io la possieda veramente, va ricaricata, inoltre,

ogni tanto.

 

Ma tu sei così lontano, amore mio.

 

Dall’altra parte del temporale. Che ora scroscia.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

J.S.Bach-Prelude

nubi bianche nere 1

 

 

 

 

.

 

 

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L’anima. Ancora…

24 mercoledì Lug 2013

Posted by poetella in alchimia, anima, atmosfere magice, Bellezza che salva, consapevolezza, diario, emozione, foto di poetella, J.S:Bach, le cose importanti

≈ 17 commenti

Tag

discorsi

i colli(foto di poetella)

 

ascolta poetella

L’anima. Ancora?

Lasciami parlare. No, lasciami parlare. Adesso. A parte che con questa giornata, guarda che cielo. Ma come ti viene di metterti a fare questi discorsi dell’anima. E l’eterno. E ci si reincarna. Per compiersi. Ma quando la pianti con tutte queste storie? Ti ci diverti?

Tutti vorremmo avere un filino di speranza, certo, certo. Certo. Chi ti dice di no?

Tutti ci si attacca a improbabili costruzioni più o meno condivise, più o meno articolate.

A me basta questo cielo. Invece. Sì. Certo. Mi basta.

Eterno, non eterno. Sicuramente lui è eterno. No. Non  hai capito. Per quanto mi riguarda è eterno. Non credo proprio possa sparire finche resto viva. Eterno è tutto quello che continuerà ad esserci per il tempo in cui potrò percepirlo. L’aria, il sole, il primo tepore della primavera. I sogni. I desideri.

Quella è la mia eternità.

Le tombe Medicee a Firenze. Ci sono e ci saranno. Se qualche pazzo non le distrugge nel frattempo, ma non credo. Ci saranno e potrò vederle, se mi andrà. Se ce la farò ad andare a Firenze. Quelle, per me, sono eterne. L’anima.

Io non lo so cos’è l’anima. Se esiste qualcosa oltre le molecole. Gli atomi nervosi e mobili. O immobili. Cinica? Dici? Ma che cinica. Non sono cinica. E poi basta appiccicare definizioni! Etichette. Che ne so come sono. So che non mi voglio prendere in giro. Io. Ecco.

Guarda che cavolo di cielo, stamattina. Ma che mi frega dell’eterno.

La Bellezza. La Bellezza. Effimera  Bellezza. Fugace, inafferrabile, stupefacente Bellezza.

Il mio desiderio di bellezza è eterno. Il mio stupore davanti alla Bellezza. È eterno. Non mi lascerà finché vivo.

Tutto il resto…

 

Guarda quei vapori sui colli. Guarda quel mondo di fate all’orizzonte. Quei grigi, quei rosa. Spariranno.  Li  guardi ti giri li riguardi non ci sono più.

Cos’è eterno?

 

Il mio cuore veloce e la sua infinita fame d’amore. Ecco. È eterno. Sarà così fino a che si fermerà. Ma quando si fermerà, che mi frega. Non sentirò certo l’eterno silenzio del tutto. Non sentirò più niente.

L’anima?

È il corpo, non l’anima.

Infinite connessioni. Elettricità. Flussi di elettroni sollecitati, solleticati, spronati.

Tutti a vibrare  a girare a spostarsi a cercarsi a trovarsi… connessioni

Due occhi che ti guardano e scatta o non scatta

Fammi parlare. Ma sì, sto parlando solo io. Parli sempre tu. Fammi parlare. A che servono le sorelle, scusa?

Mica scatta sempre. Dici che è l’anima che si riconosce? Ma quale anima. È  solo magnetismo. Attrazione. Poli positivi e negativi. Sesso. Voglia. Vita.

L’eternità?

Un desiderio è eterno. Uno struggimento. È eterno.

Uno sguardo è eterno. Quando spegne tutto il mondo. Quando annulla l’orrore del mondo. Quando colora il buio del mondo. Questo è eterno. Dentro di me.

 

L’attesa di un orgasmo è eterna.

La voglia di innamorarsi è eterna.

Bach è eterno.

Non conosco la tua eternità. Non conosco la tua anima. Di cosa mi parli, ancora?

Conosco solo il tic tac dell’orologio e la sua carica…che prima o poi si scaricherà. E fine della corsa.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

.

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Si dovrà riempire. In qualche modo si dovrà riempire…

28 venerdì Giu 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, J.S:Bach, speranza

≈ 44 commenti

Tag

fluente, il tempo, la scala, limbo, respiro, s bach

images(foto dal web)

 

 

Si dovrà riempire. In qualche modo si dovrà riempire,

 

come il secchio sotto la fontana. E che l’acqua scorra.

Senza posa. Senza freni, né rubinetti. Imposti.

Chiavi e chiavette, tubi e tubetti. Filtri, tappi, colini.

Niente.

Uno scorrere senza tregua. Né respiro.

Che sia fluente, sfuggente, scrosciante. Vibrante.

Come  musica d’acqua.

 

Si dovrà riempire. In qualche modo si dovrà riempire

questo mio tempo, questo mio limbo di tempo.

e già due giorni sono passati. E non dovranno passare. [Più]

 

Dai che ce la fai! Siamo un passo avanti. Di formica.

E il tempo è un leone che rugge.

O gazzella che fugge.

Il tempo è un bicchiere di carta. Col buco sotto.

Conta, conta e riconta. Bevi. Finiscilo prima.

Un sorso e va giù. Un sorso e va giù.

Conta, conta e riconta. Bevi. Finiscilo tutto.

Dai che ci sei. Dai che manca poco. Poco un corno.

 

Si dovrà riempire. In qualche modo si dovrà riempire,

questa fila di ciotole rosse, su per la scala. Ognuna un gradino.

Ognuna un pochino d’attesa riempita, bevuta, assorbita, filtrata e poi…via!

 

Arriverà.  Tornerà il giorno dell’ Eccoti! Sei qui. Per me.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

L-S. Bach – Three Part Inventions XIII in A Minor.

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Bach. Ascolto…

02 giovedì Mag 2013

Posted by poetella in atmosfere magice, Bellezza che salva, da leggere, J.S:Bach, regalo, viaggi

≈ 18 commenti

Tag

fiero, violoncello

 

all'osteria di Giovanni

(foto di poetella)

 

 

Bach. Ascolto.

Violoncello. Che effetto, che strana sensazione, il violoncello.

Come una sospensione di tristezza. O un approfondimento. Uno scendere, poi un salire.

Se potessi, camminerei su queste note. Scivolando.

Una strada lastricata. Niente scalini. Niente sampietrini.

Odio i sampietrini. Mica solo Leopardi li odiava.

Vai un po’ a camminare coi tacchi sui sampietrini. Forse Leopardi portava scarpe coi tacchi.

O forse no.

Comunque, torniamo al violoncello.

È così lamentoso.  Ma è un lamento fiero.

Non come certi lamenti dei deboli. Di chi vuole consolazione.

Conosco uno che è un mago del lamento debole.

Gran noia. “Quando s’è come voi, non si vive in compagnia.”Boheme, secondo atto.

 

Il violoncello no. Lui no. Un lamento consapevole. Un grido taciuto. Un silenzio.

No, questo l’hanno già scritto.

È che mi vengono in mente frasi d’altri, ogni tanto. Che ormai sono mie.

Da allora i piccoli fili del quartiere tessero la tela

che copre, veste, si sdraia sul letto, dorme con noi.

Tessero la tela? Tessettero la tela? Tesserono la tela? come cacchio si dice? Non  mi suona.

 

È una buona traduzione, comunque, un bel lavoro, questo libro che sto leggendo.

Me l’ha regalato un cameriere, a Firenze. A Firenze i camerieri fanno traduzioni di libri sconosciuti di autori uruguaiani. Mauricio Rosencof. Mai sentito. Approfondirò. Merita.

I camerieri fanno traduzioni e poi ti regalano i libri. All’Osteria di Giovanni. A via del moro.

A Firenze. Magica città.

 

Il violoncello approva.

Titolo del libro? Certo:

 

– Il quartiere era una festa – Mauricio Rosencof – traduzione di David Iori .

Ed Noripios, marchio poi acquistato dalla neonata casa editrice Annozze. Firenze.

 

Merita davvero. Tessero o tessettero o tesserono a parte. Ma David Iori è un ragazzo…crescerà.

…

…

…

(by poetella)

il quartiere era una festa

 

 

J.S. Bach – Suite No. 1 in G major [BWV 1007]

 

 

 

 

 

.

 

 

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Come si consola, si tranquillizza, come se ne sta buono buono…

16 martedì Apr 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, auguri amore mio!, consapevolezza, foto di poetella, J.S:Bach, le cose importanti, malattia, pazienza, poesia, preghiera, speranza

≈ 14 commenti

Tag

amore, attesa, fammi sapere, J.S.Bach, paura, ti amo

 

nubi(foto di poetella)

 

Come si consola, si tranquillizza, come se ne sta buono buono,

 come s’affida e si dedica sereno poi alle sue faccende, come ritiene con speranza che ci sia qualcuno che pensi alla traiettoria delle nubi e delle rondini, uno che decida quando e perché far fiorire improvvisamente la gardenia, uno che dosi sapientemente il suo profumo,

 

come non si spaventa di nulla chi sa di poter consegnare in mani forti e competenti il suo bagaglio di paure e di impacci, chi possa delegare il saggio dei saggi a prendere tutte le decisioni più pungenti, più stringenti, più faticose, più fantasiose

come non vacilla mai chi ha una guida luminosa ad alto voltaggio e bassissimo consumo, anzi, quasi nullo consumo, per lasciarsi indicare fiducioso tutte le vie che portano alla felicità,

come vive facile chi sa che tanto potrà alzare gli occhi e chiedere, e gli sarà dato, sempre, va bene, via, quasi sempre e se non avrà sarà solo per qualche motivo superiore, incomprensibile ma sicuramente giustificabile,

come vive quieto chi crede di poter contare su un Dio, di poter  pregare un Dio che pensi a tutto, senza chiedere nulla.

 

Io, no.

 

Ma spero ugualmente che la vita sia vivibile e che tu, che per te, oggi, con le mani e i ferri nella tua carne, chi deve operi con coscienza. E competenza.

Anche se io non prego più. Da tanto.

 

Sta sereno, amore mio…e fammi sapere, appena puoi…

…

…

…

(by poetella)

 

 

J.S. Bach-Prelude and Fugue in A Minor

 

 

 

 

 

.

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C’è da fare. C’è sempre tanto da …

08 lunedì Apr 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, felicità, foto di poetella, J.S:Bach, poesia, primavera

≈ 14 commenti

Tag

amore, attesa, baci, musica, poesia, ti amo

alberi...mod

(foto di poetella)

 Ascolta poetella

C’è da fare. C’è sempre tanto da fare per tenere la terra in piano,

livellare la linea dell’orizzonte e tenere il cielo ben posizionato.

Cercare poi uno spazio tra le nubi  e ficcarci un richiamo d’amore.

 

Che tu lo sai che vuol dire camminare, vento in faccia, ripetendo il tuo nome, lo sai?

tante volte, mille volte, mille e mille volte fino a che pare che anche i muri lo sappiano

l’asfalto della strada, i cartelloni con i visi che sorridono, rassicuranti

quattro letterine dolci dolci

anche i ciuffetti d’erba che s’ostinano a crescere tra le crepe dei giorni

E anche le margherite e quei fiorellini rosa, e quelli viola-che viola impossibile!-

sembra che pure loro le sappiano e le ripetano, muovendosi piano. Nel vento.

 

Camminare e pensare che tra poco, noi…

Che poi non è poco. Non è mai poco.

È troppo anche il minuto in ascensore, pensa te, ma tra poco, diciamo tra poco noi…

 

E comunque…

Comunque, dicevo, se per caso, che ne so, le buche, gli ulivi, la mamma, la pioggia, il sole, la neve o che cavolo ne so, ci impedissero di vederci, questa settimana, o la prossima, o l’altra ancora

il solo fatto di aspettarti, di aspettare i tuoi occhi malandrini di ragazzo scapigliato, le tue labbra, i tuoi baci, che quanto mi piace il tuo modo di baciarmi, così selvaggio, così scalmanato, come se ogni volta fosse l’ultimo bacio, come se si fosse a un passo dalla fine del mondo, dal principio di un mondo nuovo,

il solo fatto di aspettare quel momento magico, da cuore che si ferma, neanche gli angeli respirano e tantomeno io, quel momento infinito in cui varco la soglia della tua porta e tu sei lì, col capo un po’ inclinato e quel sorriso, quel sorriso più bello di tutti i sorrisi del mondo, no, non esagero. Adesso non esagero, tu sei lì e mi abbracci… tu sei lì che mi aspettavi come io aspettavo te…

il solo fatto di avere quella luce di attesa che mi brilla nei pensieri e mi da forza, energia come fosse una centrale atomica piantata al centro del cuore…

già basta.

 

Ecco.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

Bach – Minuet In G Major

 

 

.

 

 

 

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Ovviamente, non è perché c’è così tanto tempo…

14 giovedì Mar 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, biografia..., Cèline- Viagio al termine della notte, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, J.S:Bach, malattia, pazienza, poesia

≈ 16 commenti

Tag

amore, attesa, J.S.Bach, musica, poesia, preludes, serenità

quadro mio(un olietto su tela di poetella)

 

 

 

Ovviamente, non è perché c’è così tanto tempo,

non è perché le ore si snodano lente e larghe, fiumi di pianura, scandite da filari di alberi e ombre

non è perché si vorrebbe il salto, la caduta libera, invece di questo rettilineo scorrere senza intoppi e incontri, questo sorridere alle nubi, oscurato il sole, ma presente.

 

Ovviamente, non è perché c’è così tanto tempo,

non basta questo motivo per andare a cercarsi i picchi di montagne innevate, le rapide, il ribollire d’onde. Si sta quieti.

Non si lanciano segnali di fumo e richiami d’aquila.

Non si cerca di tirarsi dietro fronde dalla riva, per muovere un po’ l’acqua.

 

C’è un tempo per lo schianto e un tempo per la quiete. Che lo si voglia o no.

S’impara a bastarci. Senza stare a chiedere soccorsi. Mai piaciute le persone che troppo chiedono.

Figuriamoci se…

 

Ovviamente, non è perché c’è così tanto tempo,

che stiamo ad implorare le tue parole e le labbra, le braccia, i tuoi occhi. Ce li teniamo in mente, gemme di grotta, e sappiamo la via. Conosciamo la mappa. Presto si riapriranno le chiuse.

 

E sarà cascata. Selvaggia.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

Preludes and Fugues transcription for piano (after_J._S._Bach)

 

 

 

 

 

 

.

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Stammi a sentire, tu…

02 sabato Mar 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, consapevolezza, crescere con l'amore, empatia, felicità, foto di poetella, J.S:Bach, le cose importanti, musica, poesia

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Tag

amore, amore vero, bach prelude, bellezza, energia vitale, il cielo, poesia, ti amo

SAM_0219

(foto di poetella)

 

 

Stammi  a sentire, tu.

Tu, da laggiù, laggiù dove muovi l’aria nel tuo fare e fare.

Da laggiù da dove m’arriva qualcosa nel cielo,

nel cielo che si muove lento come un bambino addormentato. Si gira piano e respira.

Senti il respiro del cielo?

Senti il mio, confuso al suo?

Siamo sotto lo stesso cielo, sai?

Lui ci vede.

Vede i nostri movimenti di pesci nel mare di faccende umide di fatica, fredde di doveri.

Vede le labbra che si muovono silenziose. Si legge sulle mie il tuo nome?

Sulle tue il mio?

 

S’intrecciano nell’aria i nostri nomi, collegati dal destino.

 

E sapessi, sapessi mio caro, quanto la dolcezza del tuo nome sollevi per un po’ quel grande peso, quella scimmia seduta sulla testa del mondo.

 

Sapessi come sia ristoro, come riscriva  coraggio,  speranza. Inimmaginabile forza.

Come ridisegni il sorriso, anche se la pioggia vorrebbe, potrebbe portarselo via, cancellarlo.

Forse per sempre.

 

Non ci riuscirà.

 

Il tuo nome è scritto sul fondo del mare.

Non teme pioggia. Né siccità. Né tempeste di superficie.

 

Il tuo nome riposa nel fondo del mio cuore e da lì produce eterno movimento dell’essere, onde di gioia.

 

E straordinaria, sfolgorante, inesauribile energia vitale.

 

Quella che tu leggi e canti in me.

…

…

…

(by poetella)

J.S.Bach-Prelude

 

 

 

 

.

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La pioggia spazzava via …

17 giovedì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, camminare guardando, dolore che guarisce, felicità, foto di poetella, J.S:Bach, pioggia, poesia

≈ 6 commenti

Tag

amore, cuore azzurro, gioia, poesia, ti amo

acqua dal vetro ridotta

(foto di poetella)

 

 

Ascolta poetella

 

 

La pioggia spazzava via ogni granello di passato

Forse anche di futuro

 

Lavava lucidava ravvivava.

La pioggia mi piace perché non da retta a nessuno.

Va dove vuole. Fa quel che vuole.

Cambia il mondo che lui voglia o no.

Poi se ne va.

 

E non riuscivo a non cantare sotto quell’acqua

Era come un invito alla gioia

O forse ero io che

 

Non riuscivo a camminare buona e diligente.

Quasi danzavo, cantando.  Cantando forte.

 

Tanto chi ti sente, nella pioggia?

col rumore delle macchine e del vento

E poi  chi mi sente mi sente pensavo.

 

Pensavo e cantavo. Camminavo

l’ombrello ben saldo nel vento

senza paura. Senza più paura in quella città tutta in grigio

col cuore azzurro. Sì, azzurro.

 

Ancora l’azzurro. Fino a che notte non ci separi.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

 

 

 

 

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Dunque, passato il dubbio primario

09 mercoledì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, attesa, Bellezza che salva, consapevolezza, inverno, J.S:Bach, le cose importanti, musica, paura di non amore, poesia

≈ 25 commenti

Immagine

(foto di poetella)

 

 

Dunque, passato il dubbio primario. Schiarito. Svanito.

Entri in una stanza buia. Pigi l’interruttore.

Ancora un attimo di buio. Poi, luce.

Va.

Ci si vede.

Tuttavia a volte non basta.

Pur vedendo, è quello che si vede che contiene in sé una certa mancanza.

Un’inadeguatezza.

Un’insufficienza.

 

Quello che si vede non basta.

Vorremmo occhi d’aquila. Di gatto. Di mago, di guru.

Occhi sovrumani.

La luce chiara dell’onnisciente divinità.

O un cannocchiale, magari. Che ingrandisse frammenti di mondo.

Di vita.

Fino a svelarne i particolari più minuti. Quasi insignificanti.

 

Un frammento del tuo pensiero. Parlavo di quello, se non si fosse capito.

Il tuo pensiero così lontano da me. Sconosciuto.

Eppure così urgente, quasi una febbre, questo mio desiderio.

Il tuo pensiero, sospettato, sì, ma in fondo sconosciuto.

I fondali marini, pensa! Con la loro vita inarrestabile e silente. M’hanno sempre affascinato.

E dire che ci sono stati giorni in cui c’è quasi parso di scorgerci un chiarore azzurrino. Addirittura.

 

Comunque, impossibile. La chiara conoscenza del tutto ci è negata.

Dobbiamo farci bastare quel click. Quel barlume.

La luce, pur tardando, poi s’è accesa.

 

Ci basta. Ci basta, dai. Amore ci basta. E ci conduce

…

…

…

(by poetella)

J.S.Bach – Prelude

 

 

 

 

 

 

.

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E, tuttavia…

08 martedì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, emozione, foto di poetella, inverno, J.S:Bach, le cose importanti, poesia, saggezza

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Tag

Bach, bellezza, cello suite, e io aspetto, il cielo, musica, poesia

SAM_0294SAM_0301

sarà pure nuvolo, burrascoso, corrucciato, oscuro

ma…

ci sono anche i fiori, no?

e dunque…

Bach – Cello Suite No.1 -Prelude.

.

.

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Ecco. Deve essere questo il destino …

05 sabato Gen 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, Bellezza che salva, consapevolezza, desideri..., dolore che guarisce, emozione, fine di un amore, foto di poetella, J.S:Bach, le cose importanti, libertà, poesia, saggezza

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Tag

amore, bach minuet in g, mark strand, poesia

voliridotta

(foto di poetella)

 

 

“La sensazione dei baci lanciati dal paradiso

che si sciolgono nell’istante che toccano terra”

Da Mark Strand

“L’uomo che cammina un passo avanti al buio”

Poesie 1964-2006

 

 

Ecco. Deve essere questo il destino delle nostre illusioni

le più morbide tiepide

Le più coccolate custodite accarezzate. Misera fine.

 

Dovrebbero restare su, invece, dove il cielo le veste e sveste

cangianti nuvole al tramonto

O all’alba.

Non dovremmo permetterci di lasciarle cadere  a toccare

quest’arida terra così assetata così

tutta una crepa di dolore ferite aperte

pieghe e piaghe del destino.

 

Prova a versare acqua sulla pietra calda del camino

Prova!

Poi dimmelo che ci resta.

Oltre a quel fremito quel sussulto quello stupore

Frrrrrrrrrrrrrr. Un attimo.

 

Poi, più niente.

…

…

…

(by poetella)

 

(che non riesce a registrare…sorry! Niente voce!)

 

 

Bach – Minuet In G Major

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.

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Che sia davvero un danno

01 martedì Gen 2013

Posted by poetella in amore?, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, consapevolezza, desideri..., dolore che guarisce, fine di un amore, foto di poetella, indipendenza, inverno, J.S:Bach, le cose importanti, libertà, poesia

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Tag

amore, dimmi, J.S.Bach, libertà, montagne russe, musica, perdere la memoria, poesia

SAM_0168

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

Che sia davvero un danno perdere la memoria?

Sbiancarsi spianare sganciare

questa nostra vita dal prima- da gorghi di ore

una legata all’altra una che senza l’altra no

sarebbe altra

 

e cancellare tutto il castello di ovvie o improbabili

motivazioni

coi loro binari ai nostri passi

dritti dritti inevitabili

o curvi e in salita e in picchiata e in virata

montagne russe da brividi (ti ricordi ancora i brividi, tu?)

 

Ah! ritrovarsi in piedi sull’orlo di un giorno

di un anno

tutto da costruire da disegnare senza legami

senza nastri e spille  senza guanti e cappello

magari con un piccolo ombrello rosso a palle bianche

largo largo come un paracadute di seta-di raso d’Oriente

di carta trasparente

che mentre ti lanci e ci voli ci vedi dietro il mondo

rotondo giocondo rubicondo

 

pazzo di gioia e un po’ furibondo. Dimmi tu, perché no?

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

 

.

 

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l’eternità ci è tanto nativa e profonda…

12 mercoledì Dic 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, Bellezza che salva, consapevolezza, crescere con l'amore, foto di poetella, J.S:Bach, musica, pensieri sparsi, Philippe Jaccottet, poesia, saggezza

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Tag

amore, angelus silesius, J.S.Bach, musica, philippe jaccottet, poesia

IMG_5261

(foto di poetella)

 

“l’eternità ci è tanto nativa e profonda

che non possiamo, volenti o nolenti, che essere eterni”

Angelus Silesius

 

Citato da Philippe Jaccottet in “E, tuttavia”

 

 

E, leggendo, io pensavo che (senza insisterci troppo, però, ché c’è un sole! Ed è Dicembre!)

dicevo, pensavo che noi, non avendo di noi stessi altra percezione che di noi vivi,

non essendoci, verosimilmente, percezione nella morte [ovvio, mio ingenuo parere non dimostrabile] potremmo allora sicuramente affermare d’essere, per noi stessi, eterni.

Sempre e solo vivi.

Nessun inizio, che, chi ne ricorda i particolari?

Nessuna fine. Suppongo non la ricorderemmo.

Eterni, dunque. Certo, per noi stessi.

 

Come l’amore. Il mio amore per…

Sempre esistito in me. anche prima dell’effettiva conoscenza.

Già quello amavo. Già quello stimavo. Già quello desideravo.

 

Anche prima di conoscere. Di scoprire esistere.

Sempre esistito quell’amore. E mai morto. Mai morirà.

Mai finirà.

Eterno. Di questo sono certissima.

 

Amore indiscusso ed eterno. Per te.

…

…

…

(by poetella)

 

J.S.Bach-Prelude in C No1

 

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La facciata laterale a cortina…

11 martedì Dic 2012

Posted by poetella in alchimia, atmosfere magice, autunno, Bellezza che salva, Bellezza della natura, camminare guardando, diario, foto di poetella, J.S:Bach, le cose importanti, musica, poesia, voli d'uccelli

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Tag

bellezza, camminare guardando, J.S.Bach, luce, macchina fotografica, ombre cinesi

cobalto

(foto di poetella)

La facciata laterale a cortina. Alta alta. In ombra. Nessun segno a marcare presenze.
Nessuna scrittura. Nessuna pagina da girare, mentre cammino. E guardo. Sempre.

Sorrisi o pianti, la dietro? Liscio liscio. Una muraglia forse rosa, dentro l’ombra. Forse viva. 

Con minuscole storie, magari, tra le fessure dei mattoni e dei giorni

che non sai neanche quanto. Quante. Chi.
Sconosciuti che si svegliano o ancora dormono.
O chissà che.
Un respiro lieve per tutto il palazzo. Pare di sentirlo, avvicinandomi. Condensa, fiati di bambini, all’interno. Gatti, forse, divinità della casa che dorme. E fuori, niente. Mattoni indifferenti. Opachi.

Poi, proprio su, in cima, in punta allo sguardo, un riquadro di sole e lì
l’ombra perfetta della chioma del pino
nero verde cupo contro il rosa. Un Carrà.

Il mio Carrà. Una personale d’autunno in omaggio. Gratuita..
Oppure ombre cinesi. Per quei piccoli movimenti meccanici.

Ecco. Sì, ombre cinesi.

Simultaneamente, inoltre, in cielo
[che cielo, com’è amabile. Come si potrebbe mai smettere d’amarlo?Che lastra di cobalto!]

simultaneamente, gli uccelli. A migliaia. Flusso di coscienza. Andirivieni di memorie.

 

Quasi un dolore lasciare la scena. L’insediarsi della nostalgia, seduta in petto.

Ed comunque, sazia, a conservare il fotogramma.

Mettere via per quando sarà notte

…

…

…

(by poetella)

(peccato non avere la macchina fotografica, stamattina…)

J S Bach – Partita No.2 in c minor- Sarabande.

 

 

 

 

 

 

 

.

.

 

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Glenn Gould 1932 – 1982 Bach The Well-Tempered Clavier.

06 giovedì Dic 2012

Posted by poetella in amore?, Glenn Gould plays Bach, J.S:Bach, musica

≈ 10 commenti

Tag

amica, buon giorno, Gleen Gould, J.S.Bach

 

 

prezioso regalo di una dolcissima amica…

e buon giorno!

 

 

 

.

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Una pioggerellina che …

15 giovedì Nov 2012

Posted by poetella in amore?, assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, autunno, Bellezza che salva, camminare guardando, diario, emozione, foto di poetella, J.S:Bach, malinconia, musica, nostalgia, pioggia, poesia

≈ 12 commenti

Tag

amore, attesa, il cielo, J.S.Bach, luce, poesia, tristezza

(foto di poetella)

 

Ascolta poetella

 

 

Una pioggerellina che entrava nelle ossa, fitta fitta

stamattina, minuscola, conficcata tra ricordi e aspettative, piccole lance di luce, spilli,

come pensieri d’appena svegli, col chiaro che ancora si nasconde.

Si sottrae al buio un filo d’attesa

Una pioggerellina  che s’infilava ovunque, inumidiva il passato, il futuro imprevedibile.

Il presente secco.

No, non ti stupire se mi veniva facile paragonarla a. Non ti stupire, sai?

 

Una pioggerellina che entrava nelle ossa, fitta fitta

 

e due ragazzi, poi, che se ne andavano camminando sotto due ombrelli aperti, stesso colore, tenendosi per mano. Tenendosi col sorriso e le promesse false. O vere. Non so.

Ombrelli identici. Nuovi nuovi. Solo uno più grande, uno più piccolo.

Stesso negozio, sicuro, stesso giorno insieme a comprarlo.

Fondersi. Arrivare a non vedere più dove comincia uno e finisce l’altro.

Ah! la giovinezza.

 

E noi? Dove andrà a finire tutto questo? Dove andremo mai?

 

Vedi, sto scrivendo da un po’ questa nostra storia.

Scrivo, cancello. Riscrivo. Leggo e rileggo. Correggo.

 

E dire che il bravo scrittore conosce sempre il gran finale.

Storia e resto. Sviluppi. Accadimenti vari. Epilogo, morale. Note e bibliografia.

Sa tutto dall’inizio, il bravo scrittore.

Non sono brava io, pare.

 

E questo mio quadernino a righe che scolora via, all’infinito, e lento si diluisce l’inchiostro,

questo mio quadernino scritto e riscritto.

Troppi fogli, troppi segni fitti fitti, pieni da cancellature.

Ma ormai, che cancelli a fare?

Come le spiani le righe e i monti.

Come riempi i fossati?

 

Ogni tanto c’è un disegno, sai? ci volo su.

Mi piace guardare i disegni belli. Mi ci metto dentro. Piccola piccola, sorvolo zolle di malinconia.

Sono un po’ stanca di farci il sole che ride, sui miei paesaggetti.

Ed è inutile, davvero inutile piantarci  margherite di plastica.

Mai avuto profumo, quelle.

 

Profumo intenso di rosmarino sulla Tiburtina, stamattina.

Strano. Come non chiedersi da dove venisse?

E per quanto ancora.

 

Bene. Lasciatemi qui, vi prego, un po’ qui, occhi socchiusi ad annusare la meraviglia.

 

Intanto potrei guardare un po’ al passato

contando le perle della mia collana.

…

…

…

(by poetella)

 

 

 

.

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stamattina…

10 sabato Nov 2012

Posted by poetella in assenza prersenza, atmosfere magice, attesa, Bellezza che salva, Bellezza della natura, foto di poetella, J.S:Bach

≈ 4 commenti

Tag

anima, bach prelude, il cielo, luce, musica, poesia, serenità, sto bene

(foto di poetella)

dal balcone…slargando sguardo e anima

 

J.S.Bach-Prelude

 

 

 

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